Capitolo Tredicesimo

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Buona lettura ❤️

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|| We Burn Together ||

Capitolo tredicesimo

BREE'S POV

Mi andai a sedere sul letto, poggiando la schiena sulla tastiera del letto e avvicinando le gambe al petto, cingendole con le braccia, mente appoggiavo la testa sulle ginocchia e incominciavo a piangere.

Perché non ricordo niente? Un'amnesia forse? Non credo, Jake me lo avrebbe detto, vero? Ormai non ne sono nemmeno più sicura. Io voglio ricordare, perché una persona senza un passato non ha nemmeno un futuro, e io un futuro lo voglio, anche se non è come l'ho sempre immaginato.

Nel silenzio tombale che mi rimbombava nelle orecchie si sentivano solo i miei singhiozzi. Avevo paura, diamine se ne avevo. Ero un mix di emozioni inspiegabile in quel momento, ero la tristezza, la confusione, la rabbia, la frustrazione e la paura fuse insieme. Ero un mix disastroso, senza ombra di dubbio.

Non appena incominciai a calmarmi, sentii una serratura scattare dal piano di sotto e una porta aprirsi. Immaginai che Ashton era tornato, così me ne restai lì, a non fare niente. Ad aspettarlo con la faccia china e la testa incasinata, pieni di pensieri, domande e nessuna risposta.

Sentii dei passi salire le scale, e avvicinarsi sempre di più a questa camera. Sospirai, stringendomi di più le gambe al petto, finché la porta non si aprii e lì strozzai gli occhi, immaginando che fosse solo un brutto incubo.

"Bree."

Sussurrò una voce tanto famigliare quanto sconosciuta, ma non era di certo quella di Ashton questa. La voce che era arrivata alle mie orecchie era quella di una ragazza. Alzai lo sguardo curiosa, asciugandomi il volto bagnato con il dorso della mano.

Davanti a me, sulla soglia della porta, vi era una ragazza dai tratti direi asiatici, con i capelli neri e le punte bionde lasciati liberi sulle spalle e due occhi di un nero intenso che ti perforavano l'anima.

La ragazza mi corse incontro, abbracciandomi. Sgranai gli occhi, non capendo perché mi avesse abbracciata, ma nonostante questo ricambiai l'abbraccio, sentendo qualcosa di sempre più famigliare invadermi la testa. Questa ragazza, già la conoscevo.

"C-chi sei?"

Chiesi, con un velo di tristezza nella voce e sul viso, una volta che l'abbraccio si sciolse. Non sopportavo non ricordare niente di alcune persone, era a dir poco frustrante. Lei mi guardò con compassione, prima di sedersi sul bordo del letto, accanto a me, prendendomi le mani tra se le sue.

"Io sono Amanda, Bree. Non ti ricordi proprio niente di me?"

Domandò lei, con la speranza evidente nella voce. Io abbassai lo sguardo, sentendomi in qualche modo colpevole di qualcosa che non avevo nemmeno fatto.

"Mi sei famigliare."

Risposi, sapendo però che questo non era di certo d'aiuto. Le mi sorrise tristemente, annuendo. Mi dispiaceva per lei, forse ero molto legata a questa ragazza e non ricordarla faceva male.

Una fitta alla testa mi obbligò e togliere la mani dalle sue per massaggiarmi le tempie, in cerca di sollievo. Un'altra fitta si fece sentire, facendomi urlare dal dolore.

Flashback

"Che ne dici di questo, Amanda?"

Domandai, sventolandogli davanti agli occhi un vestito abbastanza corto nero con uno scollo a cuore. Lei lo squadrò per bene, prima di rivolgermi un sorriso e annuì, in accordo con me.

We Burn Together - Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora