Saturday Killer, Salmo

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È l'una di mattina, entro in questo club con la mia solita camminata da fattone: lenta e con un sorriso da idiota stampato in faccia. Tutti stanno a bere qualcosa e a parlare, ci sono ragazze sedicenni pronte per darla al primo che passa. Passa in fretta questa notte, sono già le 3. Il neon del locale risalta una bionda al balcone.

Beve birra calda e parla della libertà del suo sabato. Parlare con lei è come parlare con Pai Mei di Kill Bill. Questa deve stare tranquilla perché io sono calmo, sono Salmo, deve lasciare che la violenti con lo sguardo. Ha i capelli lisci scalati e il trucco leggero. Pantaloni bianchi, gli intravedo tra le chiappe un filo nero. Mi guarda negli occhi e le dico provocante: "Stregami".        Si morde il labbro e mi risponde:"Seguimi". Mi porta nel parcheggio, sono già nervoso, mi tremano le mani e rimango silenzioso. La porto alla mia macchina e le dico di aspettare, apro lo sportello e tiro subito fuori il crick. La colpisco in testa, lei sviene all'istante, cade a terra sanguinante, questa volta ci sono andato davvero pesante! Mi guardo attorno, tutto normale. Imbavaglio sta puttana e la sbatto dentro al cofano.

Un altro "Sabato Killer", il mio solito sguardo da psicopatico. Tra la folla scoppia il panico ed il weekend si trasforma in drammatico. C'è un massacro nel tuo after se dentro si trova Salmo, aka jeff Dahmmer.

Ritorno dentro al club, sono tranquillo. Ci entro con le mani in tasca perché ho i palmi pieni di sangue. Chi mi vede abbassa lo sguardo, nessuno capirà mai che ho appicciato fuoco alla mia macchina con quella troia dentro. Mi avvicino al bar ma non voglio ordinare, guardo in faccia la barista poi la afferro per il gomito. Le vomito in faccia e le dico che la potrei uccidere senza lasciare prove e dopodiché le sorrido.

Entro nella folla e poi entro al cesso, nella testa flash di immagine di sangue come se stessi giocando a Doom. Esco dal bagno ripensando al tizio a cui ho squarciato la gola, quello stronzo mi stava guardando, lo meritava. Mentre moriva lo osservavo, gli ho sorriso tutto il tempo, fino a quando il suo corpo non è diventato un misero ammasso di carne. Vedo una rissa in centro alla pista, la folla è in delirio. Mi infilo in mezzo e pijo a calci in faccia chiunque mi capita. Non ho lo spazio per uscire ma una voce concentra su di essa la folla gridando che c'è un cadavere in bagno. Ops, chissà chi l'ha ucciso. In questo mondo di deficienti non fidarti di quelli che all'apparenza sono calmi. Se cerchi il colpevole, il suo volto è evidente. Tutti si girano verso di me e iniziano ad osservarmi: "Cazzo volete? Io non ne so niente!"


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⏰ Last updated: Oct 04, 2018 ⏰

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