Capitolo 19

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Era stato un bene che Harry mi avesse detto, o meglio, ordinato di portarmi una giacca, perchè qui il vento soffiava davvero forte.

La terra era molto fine, sembrava quasi sabbia marrone, sicuramente proveniente da quelle dune che affiancavano la città. Emergevano proprio sulla sinistra, dove il paese veniva letteralmente interrotto da questo enorme spiazzo. Dovevano essere all'incirca mille metri di terreno desolato. All'orizzonte, dove sorgeva la parte nord si poteva notare che la situazione fosse di gran lunga migliore. C'erano edifici più alti, meno rovinati e poi una grande villa saltava subito all'occhio. Era completamente bianca, una di quelle in stile coloniale o almeno da qui sembrava lo fosse.

«Di chi è quella villa?» Chiesi continuando a guardarla mentre Harry si dirigeva verso delle grandi rocce.

«Dei Campbell.» Rispose infine sedendosi su una di esse. Erano piuttosto lisce e piatte, così lo imitai mettendomi su quella più piccolina.

«Perchè mi hai portata qui?» Domandai dopo un po' di minuti di silenzio, portandomi per l'ennesima volta i capelli dietro l'orecchio.

«Qui c'era una strada, ora è ricoperta dalla terra ma.. prima era una delle principali per raggiungere Detroit.»

Iniziai a fissare il grande terreno ma era quasi impossibile scorgerla.

«Come mai non viene usata più?»

«Era pericoloso passare da qui.. la gente si organizzavano per derubare i camion dei trasporti diretti in città e questo il più delle volte causava grandi incidenti, così l'hanno chiusa.» Raccontò prendendo il pacchetto dalla tasca.

«Ma che motivo avevano di farlo?» Chiesi accigliata.

«Per divertirsi e fare soldi naturalmente.» Parlò sfilando una sigaretta e mettendosela tra le labbra.

«E' una cosa orribile.» Mormorai.

Harry tentò invano di accenderla, il vento qui era troppo forte ma mi indicò facendo un gesto con la mano.

«Non ti aiuterò ad accendere una cosa che poco a poco ti sta uccidendo.» Aggrottai la fronte.

«Cristo.» Alzò gli occhi al cielo già irritato. «E' un mio problema, ora..» Continuò muovendo la mano sulla sinistra per indicarmi dove mi sarei dovuta mettere per bloccare il vento.

«Se ti metti a fumare verrà tutto dalla mia parte..» Borbottai. 

Si alzò con uno scatto e si venne a sedere alla mia sinistra. La roccia era già abbastanza stretta per me, ora con lui riuscivo a malapena a restare seduta.

Con gli occhi mi indicò la sigaretta che aveva tra le labbra e gli misi una mano vicino per far sì che riuscisse ad accenderla. Dopo due tentativi la carta iniziò a bruciare e così la tolsi per vedere Harry prendere una grande boccata.

Il fumo scorreva veloce alla nostra sinistra portato via dal vento, così non ne sentii la puzza.

«Ti ha mai detto nessuno che sei una grandissima rompi coglioni?» Mi chiese mentre sentivo le nostre spalle attaccata l'una all'altra.

«Tu, più di una volta.» Annuii. Non ero mai stata considerata elemento di disturbo da nessuno prima d'ora.

«Fa' male fumare..» Continuai, guardandolo.

«Già.. mi pare di averlo letto da qualche parte.» Rispose indisturbato.

Sospirai e guardai il cielo. Stava diventando di un arancione acceso, il sole stava per calare ed ero sicura sarebbe stato stupendo guardarlo da qui.

«Sta tramontando!» Sorrisi spingendolo un po'.

«Lo so, ma sta' ferma.» Borbottò guardandosi di lato.

Cinnamon Falls || h.s.Where stories live. Discover now