.2."Isabelle"

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Quando finalmente raggiunsi la mia meta,era calata la notte.L'Istituto era un enorme cattedrale che,agli occhi di un semplice umano,sembrava una chiesa diroccata;mi avvicinai e bussai.Dopo qualche minuto,una ragazza mora mi venne ad aprire-"Perchè non sei semplicemente entrata?"-mi chiese aggrottando le sopracciglia-"Semplicemente...perchè non volevò essere scortese"-risposi,con un falso accento francese-"Ah...bè,devi entrare?"-spalancò la porta-"Oui,merci"-sorrisi.Lei si scostò,e io entrai-"Io sono Isabelle"-ricambiò il sorriso,anche se vedevo che si stava sforzando-"Piacere,io sono Grace"-feci un piccolo inchino,come avevo visto fare a molti mondani francesi-"Avevi bisogno di qualcosa?"-chiese richiudendo la porta.Ripensai alle parole di Max-"Oh,oui"-<<ti accoglieranno sicuramente>>aveva detto-"Avrei bisognò di un tettò per un pochino"-risposi-"Ovvio"-la sentii mormorare-"Credo che non ci sia alcun problema"-disse alla fine-"Merci"-per fortuna Max aveva ragione-"Da dive vieni?"-mi chiese mentre entravamo in un ascensore-"Da Paris"-risposi-"Naturalmente...è vivevi fissa nell'Istituto,oppure hai una famiglia...?"-domandó.Io scossi la testa-"No,la mia famiglia è morta..."-aabbassai lo sguardo<<Tranne mio fratello...ah,già,ma a lui è stata cancellata la memoria>>pensai-"Vivo nell'Istitutó di Paris da quando ho 4 anni"- -"Oh,mi...mi dispiace"-si portò una mano alla bocca.Uscimmo dall'ascensore,e Isabelle mi guidó per i corridoi bui dell'Istituto;in giro non sí vedeva anima viva,ma ero sicura che le cinque persone che vivevano lí erano tutte nelle proprie stanze-"Ecco,puoi stare qui"-aprí la porta di una delle tante stanze-"Oh,merci"-sorrisi-"Bé...se hai bisogno di qualcosa,io sono tre camere accanto alla tua"-indicó il corridoio-"Oui,merci" -entrai e Isabelle richiuse la porta.Mi guardai attorno,poi buttai lo zaino in un angolo e mi sdraiai sul letto.Rimasi a guardare il soffitto per un pó,infine mi spogliai e mi feci una doccia ghiacciata.

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