1. Changes

115K 2K 3K
                                    

Mi chiamo Louis Tomlinson, ho diciannove anni e sono un liceale del quarto anno. Sì, avrei dovuto essere già fuori da questa fottuta scuola, vista l'età, ma sono stato bocciato all'esame di fine anno, perciò eccomi qua, di nuovo in questa stupida classe a far finta di ascoltare questi stupidi professori che sembrano non aver nulla di meglio da fare nella vita se non rompere le palle a noi. Che poi, se facessero almeno finta che gli importasse di te e ti dessero gli incentivi giusti per invogliarti a studiare, forse ogni mattina non mi troverei stravaccato sul banco a scarabocchiare sui bordi delle pagine di quei libri fin troppo familiari... o forse sì, ma questi son dettagli.

Quel giorno, ad un tratto, la porta si aprì di scatto, alzai subito lo sguardo, osservando la scena dall'ultimo banco in fondo, dove mi trovavo, e quello che successe non lo avrei dimenticato facilmente.

"É questa la mia classe?" disse un ragazzo dall'aria fin troppo strafottente.

"Tu devi essere il nuovo studente. Harry Styles, giusto? Non ti hanno insegnato l'educazione? Innanzitutto, impara a bussare prima di catapultarti all'interno di una classe. E poi vedi di usare le buone maniere, visto che questo è il tuo primo giorno e, beh, la prima impressione conta e ti informo che non sei sulla buona strada" disse la professoressa, mentre il ragazzo nuovo sbuffava sonoramente.

"E adesso, trovati un banco e stattene buono" concluse lei, tornando a spiegare il nuovo capitolo di storia, come se niente fosse. La classe si era ammutolita, tutti ad osservare Harry Styles dirigersi verso... di me.

Mentre si avvicinava, ebbi tutto il tempo per fargli una radiografia come si deve e, cazzo, era fottutamente bello. Capelli ricci ribelli, alto, fisico slanciato, fianchi da Dio. Era sexy, decisamente troppo sexy per il mio autocontrollo.

Oh giusto, dimenticavo, sono gay e ritrovarmi con un compagno di classe del genere, addirittura seduto vicino, non sarebbe stato facile.

Tornando a noi, una volta finita la radiografia completa del suo corpo, mi decisi ad alzare lo sguardo sul suo e Cristo, che occhi. Non avevo mai visto un verde così esotico ed ipnotizzate. Probabilmente accortosi del mio sguardo adorante e inebetito, mi sorrise, e fu allora che mi imposi di distogliere lo sguardo, perché se mi fossi soffermato un secondo di più ad osservare le fossette apparse sulle sue guance, sarebbe stata la fine. Tornai a rivolgere la mia attenzione sui libri, fingendomi attento alla lezione e provando a fare il vago. Tentativo inutile. Sentii la sedia vicino a me spostarsi ed un braccio circondarmi le spalle. Sgranai gli occhi.

"Ehi occhi di ghiaccio, non dirmi che stai davvero ascoltando quella vecchia baldracca?" mi sussurró, vicino all'orecchio. Potevo sentire il suo fiato caldo sfiorarmi il collo e diedi addio alla mia buona volontà di provare ad ignorarlo. Pff, come se fosse stato possibile.

"Louis" riuscii solo a dire, schiarendomi la gola.

"Come?" chiese, confuso.

"Mi chiamo Louis e" gli tolsi il braccio dalle mie spalle "credo dovresti essere tu, a seguire quella vecchia baldracca, io ne ho già avuto abbastanza l'anno scorso di queste spiegazioni del cazzo" riposi, imitando le sue parole e tornando a scarabocchiare sul libro.

Lui ridacchiò, poggiandomi una mano sul ginocchio e facendomi sussultare, sbuffai, ignorando il brivido che mi provocò quel contatto.

"Oh, tranquillo Louis, a me non importa un cazzo e basta" sussurrò, mentre la sua mano era salita sulla coscia.

Cazzo.

"Harry" posai la mano sulla sua e "smettila" lo fermai, prima che esplorasse luoghi compromettenti.

"Davvero Loulou? Qui invece, qualcuno sembra non essere d'accordo con te" disse, prima di premere la mano sull'evidente rigonfiamento nei miei pantaloni.

Gemetti, mordendomi il labbro inferiore, e probabilmente questo gli piacque perché il suo sguardo si fece intenso e dannatamente malizioso.

"Fallo di nuovo." La sua voce era roca e calda. Mi sorrise, prima di stringere la mano ancora sulla patta dei miei jeans.

Fu impossibile trattenere il gemito che mi salì in gola.

"Cazzo, Louis. Sei talmente eccitante che ti scoperei qui, davanti a tutti." Quasi mi strozzai con la mia stessa saliva, sentendo la serietà nella sua voce.

Risi nervosamente.

Vuoi giocare, Harry?

"Ah sì? E chi ti dice che mi lascerei scopare da te?"

"Tu. Me lo stai dimostrando fin troppo bene, Loulou."

"Intendo, per quanto ne sai, potresti essere tu quello ad essere scopato."

Fu a quel punto che rise, beccandosi un occhiataccia dall'insegnante.

"Ehi prof, dovrei andare in bagno" disse, con un sorrisetto divertito.

"Non puoi proprio aspettare?" chiese lei, indispettita.

"Oh no, non posso più aspettare." L'occhiata ricca di doppi sensi che mi rivolse, mi fece salire un groppo in gola.

"Allora vada, Styles" gli concesse, sbuffando.

Harry si alzò, tirandomi su per un braccio e rivolgendosi di nuovo alla prof che lo guardava con un sopracciglio alzato.

"Mi porto Louis, così mi mostra dove sono i bagni. Sa, sono nuovo e non mi sono ancora ambientato qua dentro." Sorrise poi, con la sua faccia da schiaffi.

Cazzo.

Cazzo.

Cazzo.

E mentre mi trascinava fuori dalla classe pensai che, sì, proprio non me lo sarei dimenticato quel giorno.

Il giorno in cui Harry Styles iniziò a sconvolgermi la vita.

*****

Ciaaao ragazze/i!

Ecco un'altra mia folle idea, scritta direttamente dal telefono. É abbastanza cortino come capitolo (non sono abituata a scrivere tutto dal cell e non mi rendo conto della lunghezza, sorry :c) ma mi rifarò più avanti. So che September Ends è ancora in corso ma ehi, quando l'ispirazione arriva, arriva u.u

Beeene, che ne pensate? Vi prego di farmelo sapere perché ho le idee ancora confuse riguardo questo coso che è praticamente venuto fuori da solo haha.

Okay, ora mi dileguo aspettandomi pomodori volanti da ogni direzione.

Se vi interessa, mi trovate su Twittah @voglioloujs

Bacioni <3

Touch me || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora