Mattino - (1/3)

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Scarlett si svegliò. L'orologio sul comodino indicava le 10:25. Fuori, il tempo era caldo e soleggiato. Scarlett si alzò assonnata, desiderando di poter dormire più a lungo, ma non le era concesso: era il momento di tornare ai suoi doveri. Essendo la domestica doveva provvedere a che tutto fosse sempre in ordine. Era il suo lavoro, era la sua vita. Per fortuna poteva contare sull'aiuto di suo fratello Green, il maggiordomo che lavorava in quella villa insieme a lei. Lei e Green erano fratelli gemelli ed erano sempre molto uniti; Scarlett non poteva fare a meno di lui, gli voleva molto bene. Green era l'unica persona di cui Scarlett si fidasse davvero.

Riordinò le coperte. Una volta finito, uscì dalla sua stanza e iniziò a camminare lungo il corridoio aprendo le finestre ai lati per fare entrare l'aria del mattino. Doveva fare una ronda dei due piani e assicurarsi che tutto fosse come lo aveva lasciato la sera prima. Entrò anche nello studio del signor Blue e aprì la finestra, come gli era sempre stato raccomandato. La luce inondò la stanza e illuminò i quadri alle pareti, gli scaffali, la scrivania in mogano e una teca accanto ad essa.

A Scarlett piaceva quello studio, ma ciò che catturava il suo sguardo ogni volta che vi entrava, era la grande libreria all'angolo, colma di libri di ogni tipo. Dai classici latini e greci, ai capisaldi della letteratura occidentale e orientale; il signor Blue aveva dozzine di libri che avrebbero accontentato qualsiasi lettore. Scarlett adorava la letteratura inglese, quindi non poté fare a meno di dare una scorsa ai titoli sullo scaffale e un libro in particolare attirò la sua attenzione: il "Macbeth" di Shakespeare. In quel momento avrebbe voluto sedersi sul divano in salotto per poi perdersi nella lettura di quel capolavoro, ma aveva molto da fare e non poteva permettersi di perdere tempo. Uscì dallo studio e, alle 10:40, si diresse in cucina.

Lì trovò Green, che guardava fuori dalla finestra. Quando Scarlett gli si avvicinò, lui si voltò a guardarla e sorrise. Avevano lo stesso colore degli occhi, un blu vivido, con una leggera sfumatura tendente al verde.

<<Ciao sorellina>> disse Green.

<<Ciao fratellino>> gli rispose Scarlett.

<<Oggi è il gran giorno>> disse il fratello mentre tornò a guardare fuori dalla finestra. <<Pensi di essere pronta?>>

<<Sì, non preoccuparti. Ormai ho superato quella mia debolezza.>> disse Scarlett con determinazione. Green la guardò e alzò un sopracciglio.

<<Non è una debolezza, e lo sai. E' una ferita che non potrai mai dimenticare o guarire. Non capisco perché continui a fingere che non sia successo nulla.>>

Scarlett non voleva affrontare quell'argomento. Cambiò discorso, evasiva.

<<Grazie, ma va tutto bene. Posso farcela. Ora devo preparare il pranzo, puoi andare ad apparecchiare il tavolo nel frattempo?>>

Green intuì che Scarlett non intendeva discuterne oltre, perciò non disse più nulla. Si diresse verso la sala da pranzo a preparare tutto.

Sarebbero arrivati tre ospiti quel giorno: White e Grey, i fratelli della signora Violet, e una sua amica, la signora Purple.

Scarlett iniziò a cucinare. Gli era stato chiesto di assicurarsi che il pranzo fosse perfetto. La signora Violet ci teneva alle apparenze.

Verso le 11:05 i preparativi erano quasi ultimati. Green tornò in cucina.

<<E' tutto in ordine. Ho apparecchiato come al solito.>> disse il fratello.

<<Posso contare sempre su di te>> rispose Scarlett sorridendo. <<Hai apparecchiato per cinque, vero?>>

Cronache di un crimine imperfettoWhere stories live. Discover now