Ricordi di Parigi

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RICORDI DI PARIGI ***

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EDMONDO DE AMICIS

RICORDI DI PARIGI

MILANO FRATELLI TREVES, EDITORI. 1879.

DELLO STESSO AUTORE:

_La Vita militare_. (Milano, Treves, 1868). Esaurito. _La Vita militare_. (Firenze. Lemonnier, 1869). _Ricordi del 1870-71_. (Firenze. Barbéra, 1872). 4.ª ediz. _Spagna_. (Firenze. Barbéra, 1873), 6.a ediz. _Ricordi di Londra_. (Milano. Treves, 1874). 6.ª ediz. _Olanda_. (Firenze. Barbéra, 1874), 4.ª ediz. _Pagine sparse_. (Milano. Tip. Lombarda, 1875). 4.ª ediz. _Marocco_. (Milano. Treves, 1876). 5.ª ediz. _Marocco_. Edizione illustrata. (Milano. Treves, 1879). _Costantinopoli_. (Milano. Treves, 1877). 9.ª ediz. _Novelle_. (Milano. Treves, 1878) Nuova edizione riveduta e ampliata.

DI PROSSIMA. PUBBLICAZIONE:

_Cuore_.

EDMONDO DE AMICIS

RICORDI DI PARIGI

MILANO FRATELLI TREVES, EDITORI.

1879.

Milano. Tip. Fratelli Treves

_Gli editori hanno compite tutte le formalità richieste dalla legge e dalle convenzioni internazionali per riservare la Proprietà letteraria e il diritto di traduzione._

IL PRIMO GIORNO A PARIGI

Parigi, 28 giugno 1878

Eccomi preso daccapo a quest'immensa rete dorata, in cui ogni tanto bisogna cascare, volere o non volere. La prima volta ci restai quattro mesi, dibattendomi disperatamente, e benedissi il giorno che ne uscii. Ma vedo che la colpa era tutta mia, ora che ci ritorno

.... composto a nobile quiete,

perchè guai a chi viene a Parigi troppo giovane, senza uno scopo fermo, colla testa in tumulto e colle tasche vuote! Ora vedo Parigi serenamente, e la vedo a traverso all'anima d'un caro amico, che mi fa risentire più vive e più fresche tutte le impressioni della prima volta.

Ed ecco quelle del primo giorno, come le può rendere una mente stanca e una penna presa ad imprestito dall'albergatore.

Prima d'esser condotto all'Esposizione, bisogna che il lettore entri con noi in Parigi; daremo insieme un'occhiata al teatro prima di voltarci verso il palco scenico.

Siamo discesi alla stazione della strada ferrata di Lione, alle otto della mattina, con un tempo bellissimo. E ci trovammo subito imbarazzati. Avevamo letto nei giornali che i fiaccherai di Parigi spingevano le loro pretese fino al punto di non voler più trasportare persone grasse. Io feci osservare al Giacosa che noi due eravamo fatti apposta per provocare e giustificare un rifiuto sdegnoso dal più cortese dei fiaccherai. Egli s'impensierì, io pure. Avevamo indosso, per giunta, due spolverine che c'ingrossavano spietatamente. Come fare? Non c'era che da tentare di produrre un po' d'illusione avvicinandosi a una carrozza a passo di contraddanza e interpellando l'uomo con una voce in falsetto. Il tentativo riuscì. Il fiaccheraio ci rivolse uno sguardo inquieto, ma ci lasciò salire, e si diresse rapidamente verso i _boulevards_.

Dovevamo andare fino al _boulevard_ degli Italiani, ossia diritti al centro di Parigi passando per la più ammirabile delle sue strade,

La prima impressione è gradevole.

È la grande piazza irregolare della Bastiglia, spettacolosa e tumultuosa, nella quale sboccano quattro _boulevards_ e dieci vie, e da cui si sente rumoreggiar sordamente il vasto sobborgo di Sant'Antonio. Ma s'è ancora intronati dallo strepito della grande Stazione lugubre, dove s'è discesi rotti e sonnolenti; e quel vasto spazio pieno di luce, quei mille colori, la grande colonna di Luglio, gli alberi, il viavai rapidissimo delle carrozze e della folla, s'intravvedono appena. È il primo soffio impetuoso e sonoro della vita di Parigi, e si riceve a occhi socchiusi. Non si comincia a veder nettamente che nel _boulevard_ Beaumarchais.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 16, 2008 ⏰

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