Missione impossibile?

167 10 22
                                    

Il mio nome è: Ana - Ana Derol.
Come professione faccio l'investigatrice, un po' privata.
Si vede che non ho niente da fare.
Beh no... da quando ho intrapreso questa missione ho tralasciato tutto, ma proprio tutto .
La mia missione è cambiare il mio mondo, perché all'altro mondo non ho ancora intenzione di andarci.
Mi ritengo più una "Profile", per il modo in cui riesco ad immedesimarmi nelle persone; non sempre mi piace, spesso mi fa solo star male sentire il dolore, la rabbia, i tradimenti... però mi aiuta a capire i motivi per cui si agisce in un modo invece che in un altro.
Perché c'è sempre una ragione ( a parte alcuni casi patologici ).

Vi racconterò un caso di tanto tempo fa.

Una signora, "di cui non faccio nome ma cognome....No! Nemmeno quello", continuava a tartassarmi con la storia del marito " bello " dicendo che aveva dei dubbi. La conversazione andò così.

Lei: "sono convinta che mi tradisce".
Io: " perché pensi questo?"
Lei: "non parliamo più come una volta. Il sesso è calato...ha sempre qualcosa. E poi ha sempre la testa altrove. E quando inizio il discorso di noi... se ne va senza dire una parola."
Io: "non è detto che ti tradisca. Sarà solo stanco, un momento no."

Veramente non ci credevo nemmeno io. Ma cosa le avrei dovuto dire? Però volevo aiutarla, e così cominciai ad indagare.
Mi dispiaceva sentirla piangere, e da buona amica lo feci. Aspettai che passasse qualche giorno, giusto il tempo di organizzarmi, anche psicologicamente. Così arrivò il momento di agire.
Presi il mio binocolo, una Coca-Cola, e le sigarette.
- Non sapevo quanto tempo avrei dovuto aspettare sotto casa sua! - pensai.
Intanto mi metto a girare per il paese nella mia macchina ultra vecchia sperando di passare inosservata.
- Io a lui lo conosco di vista, non ci siamo mai frequentati nonostante sono amica di sua moglie, così per me sarà più facile seguirlo, e osservare i suoi spostamenti.-

Lo vidi uscire dal portone di casa sua, - la moglie era stata molto precisa nel darmi gli orari in cui di solito lui usciva.-
Così, mio malgrado e anche un po' a disagio per quello che stavo facendo ( anche se a fin di bene ), lo seguii.
Essendo presbite non avevo nessun problema a seguirlo a distanza, è da vicino che non vedo un accidente.
Dopo un lungo percorso vedo che si ferma davanti ad un bar, scende dall'auto e va direttamente incontro a delle persone sedute al deor. Presumo siano suoi amici. Ridono, scherzano...- forse Nensy ha esagerato- pensai - forse ha solo voglia di stare per conto suo e non sentire la solita tiritera...-
Sempre fortunato l'uomo, le responsabilità le lasciano sempre alle mogli: figli, casa, poi si lamentano e nessuno dice niente! Come si dice...è maschio!

Sta di fatto che dopo una mezzoretta ad aspettare...ho finito la mia Coca-Cola con le sue conseguenze; stomaco gonfio e... Meno male che sono sola...perché dalla mia bocca all'improvviso e senza avviso ne esce un rumoraccio che, oltre essermi spaventata, fa tremare l'abitacolo. Ma che ci mettono dentro a ste bibite.

Finalmente saluta i suoi amici, io sono distante quindi non mi vede. Entra nella sua auto, mette in moto e parte, mentre io mi accingo a seguirlo dinuovo.
Noto un'altra auto che lo segue.È una Audi nera con finestrini oscurati, molto bella, ma non posso vedere il conducente. Peccato.
Ad un tratto si fermano in un parcheggio adiacente a un Hotell.

- Cavolo conosco quel Hotel. Mi sa che qui si mette male.-
Da ragazza ci lavoravo, e so con certezza che ci sono sotterranei dove vanno i clandestini. Però c'è anche un bar all'interno, forse non è come penso.
Di fatto sta che vedo uscire prima Bob ( nome inventato. Va beh...dovrò pur dargli un nome no?) entra dentro il portone e sparisce.
Dopo un po' la persona misteriosa esce dalla sua Audi nera. È un uomo, molto elegante, solo non lo vedo in faccia, è buio, anche lui entra dentro. Penso sia una coincidenza e aspetto.

Missione impossibile?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora