Prologo

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Prologo
«Margaret, oggi è il grande giorno, finalmente apriremo
la clinica».
«Sì, Jennifer, ma non è una clinica, non una di quelle con-
venzionali, almeno per me!»
«Giusto, siamo in ritardo».
Sono felicissima!
Oggi, finalmente, il sindaco avrebbe inaugurato il Dreamhou-
se, un posto dove avrei aiutato le persone affette da patologie
collegate al cibo come anoressia, bulimia e autolesioniste.
A pensarci bene forse, la gente mi crede fuori come un balcone.
Io, ex bulimica, che sostenevo persone con questi disturbi?
Beh, perché no? Chi meglio di chi ci è passato può sostenerli?
I disturbi alimentari e l'autolesionismo sono conseguenze
che derivano da stati d'animo ed emozioni che provocano pro-
fonde sofferenze inconsce.
Finalmente arriviamo, il Sindaco taglia il nastro... sono tal-
mente emozionata che il cuore batte fino alla gola.
Non appena viene tagliato il nastro della struttura entro per
vedere le stanze, una per una. Sono colorate con colori caldi.

Sono contenta che siano così pitturate, perché voglio che tutti
coloro che entrano abbiano la sensazione di essere a casa, e
non all'interno di una clinica.
Essendomi ricoverata numerose volte, ricordo bene quanto
accettare di trovarsi lì fosse difficile, soprattutto inizialmente.
Mentre continuo a guardarmi in giro, i ricordi riemergono
nella mia mente... le lacrime iniziano a scendermi sul viso.
È incredibile come la bulimia possa farti rinascere anco-
ra più forte, ancora più viva. Mangi per non affrontare le tue
emozioni più profonde, perché sei convinta che serva... poi ci
ripensi e corri in bagno perché ti senti un macigno nello stoma-
co, ti infili le dita in gola, vomiti e solo allora «ti senti meglio».

La ragazza di vetro (disponibile in tutte le librerie e online)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora