Chapter 53 -Be mine-

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Quanto vorrei ucciderlo. Ucciderlo di una morte lenta e dolorosa. No, forse sto leggermente esagerando; ma tutta quest'attesa mi fa salire ancora maggiormente l'ansia.

É di 20 minuti in ritardo e ho ricevuto esplicitamente le direttive da Alaska: se provo ad uscire dal bungalow, non rientro piú.

Non so di che cosa abbia paura quel deficiente. Non conosco ancora del tutto il Camp, quindi anche se volessi, non saprei dove andare a cercare.

Continuo a camminare avanti e indietro per la stanza, cercando di smaltire la tensione.

Non appena sento bussare alla porta, faccio un salto sul posto per lo spavento per poi fiondarmi ad aprire.

"Pronta principessa?"
Il suo sorriso mi fa immediatamente dimenticare le ore passate a chiedermi cosa avesse organizzato e soprattutto perchè non potessi uscire, facendomi sorridere a mia volta.

Non appena peró realizzo veramente che ho passato tutte queste ore a continuare a pensare a tutto ció, smetto di sorridere.

"Sei uno svergognato"
Esclamo incrociando le braccia al petto. Vorrei tanto sbattergli la porta in faccia; ma non penso mi convenga.

"Non fare la solita rompi palle e smettila di parlare"

"Io non sono una rompi palle"

"Si infatti, sembri davvero una bambina"
Lo guardo truce prima che mi sbatta la porta in faccia.

Oltre ad avermi dato della bambina ha anche osato fare questo?

Non appena appoggio la mano sulla maniglia, Luke dall'esterno la apre.

"Pronta principessa?"
Il mio sguardo infuriato si trasforma in uno palesemente interrogativo.
Che diamine sta facendo?

"Rispondimi di si e basta"
Esclama quasi esasperato, porgendomi la mano.

"Si"
Rispondo afferrandogli la mano, facendo in modo che mi trascini fuori dal bungalow.

Dopo aver chiuso la porta prende una specie di fascia dalla tasca posteriore dei jeans; ma prima che possa parlare, spiegandomi lo scopo di quel pezzo di stoffa, lo precedo.

"Non esiste che me la metta"
Affermo incrociando le braccia al petto.

A queste mie parole Luke apre nuovamente la porta del bungalow, spingendomi al suo interno.

"Fino a quando non sarà tutto come dico io, fino al luogo che ho scelto, rifaremo la sequenza degli eventi"
Anche se non puó vedermi, spalanco gli occhi a questa sua affermazione.
Faremo notte. Notte fonda, inoltrata, passata, mattina direttamente.

Lo sento bussare un paio di volte e non posso fare a meno di ridacchiare prima di aprire la porta.

"Pronta principessa?"
Annuisco solamente, prendendo la sua mano.

Non appena tira fuori la benda mi verrebbe da ribattere; ma mi limito a mordermi il labbro inferiore.
Lo vedo sorridere fiero mentre io alzo gli occhi al cielo. Perchè cavolo devo fare questa cosa?

"Voglio che sia una sorpresa fino alla fine"
Ribadisce prima di posizionarmi la benda intorno agli occhi ed iniziare a condurmi verso una meta della quale non so ancora nulla.

"Se mi fai cadere sei spacciato"
Lo avverto alzando un dito in aria, come faceva mia mamma quando ero piccola.

"Sei bellissima"
Mi sussurra ad un'orecchio, lasciandomi un leggerissimo bacio sul collo.

Sorrido automaticamente a queste sue parole, continuando lentamente ad avanzare.

Ogni tanto Luke mi dice dove andare oppure se ci sono qualche ostacoli di mezzo, ma per il resto nessuno dei due parla molto.

Stubborn -Luke Hemmings-Where stories live. Discover now