L'ho perso per sempre.

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Non posso più nascondermi così.
Devo lottare per ció che voglio, per ció a cui tengo, per questo sfonderó le porte di casa di Alis se ce ne sará bisogno.

Posso perdere Logan, ma non Alis, ormai da giorni che mi evita, ora basta, arrivi un certo punto in cui devi tirarti su, smettere di piagnucolare e iniziare davvero a combattere per vivere.

Inizio a correre verso casa di Alis determinata, voglio spiegazioni.

Una volta arrivata suono e risuono al citofono, senza risultati.
Forse non è a casa o forse si sta nascondendo da me.

Mi avvicino alla porta d'ingresso, ma come pensavo è chiusa a chiave, allora decido di andare a vedere se la finestra che si affaccia sulla cucina è aperta.
Fortunatamente lo è, e senza pensare alle conseguenze entro in casa, ma con la mia grazia casco per terra come un elefante facendo cadere mezzo mondo.

Mi rialzo subito, nascondendomi sotto al tavolino, è tutto buio, quindi dubito che ci sia qualcuno.

Decido lo stesso di controllare in giro, salgo sopra e noto che la stanza di Alis è chiusa.

Metto un orecchio vicino alla porte per ascoltare meglio.

Sento solo singhiozzi, quindi deduco che è in casa.

Istintivamente apro la porta, ritrovando una Alis piangente in ginocchio sotto la mansarda della finestra, ma cosa più orribile è il disordine della stanza, sembra quasi che ci sia passato un uragano.

-Alis- sussurro avvicinandomi a lei preoccupata.
Non risponde, ma continua a piangere e ad abbracciarsi le ginocchia, come spaventata.
Le accarezzo la schiena dolcemente mettendomi vicino a lei.

-Julie vattene ti prego, lui è qui- sussurra con voce spezzata.
Alla sua affermazione mi metto in allerta ma cerco di tranquillizzarla.

-Lui chi? Cosa è sucesso?- chiedo alzandomi e dando un'occhiata in giro.

-Non te l'ho detto per non metterti nei guai, ma Zack ha ricominciato ad approfittare di me, Dasy ci ha beccati e io l'ho supplicata di non farne parola con nessuno e in cambio io avrei dovuto evitarti e farti soffrire- mi spiega.
-Da Dasy me l'aspettavo, ma ora Zack lo castro- ringhio arrabbiata.
-Chi vorresti castrare?- sento una voce conosciuta alle mie spalle.

Mi volto e una serie di brividi mi percorrono il corpo.

Eccolo lì, difronte a me.
Zack.

-Ciao Zack, che bello vederti- dico nervosa facendo la finta tonta.
-Alis mi hai portato la tua amichetta, ma tranquilla hai fatto bene, a tre mi divertiró di più- dice senza rispondere alla mia affermazione e prendendo da un cassetto una corda.

-Mi avevi promesso che non gli avresti fatto nulla, quindi lasciala andare- dice alzando il tono della voce la rossa.
-Scordatelo- ribatte Zack sorridente.

-Stronzo-sputo lì.
Mi prese con violenza il polso sbattendomi contro il muro.
-Non alzare il tono di voce con me, stronza- ringhia.
Resisto all'impulso di tiragli l'intero letto in testa o direttamente buttandolo dalla finestra, perchè so che non ci sarei comunque riuscita.

Senza fiatare mi sbatte di nuovo al muro con più forza, buttandomi infine a terra.

-Lasciala-urla Alis in mia difesa.
Per fortuna che a Zack squilla il cellulare e dalla faccia che fa, sembra piuttosto importante.
-Non vi muovete- ci ordina prima di uscire.

-Che facciamo?- sussurro ad Alis aiutandola ad alzarsi.
-Non volevo metterti in mezzo a questa storia, scusa- dice abbassando lo sguardo.
-Tranquilla lo sai che ci saró sempre con te- dico sorridendole.

Vaffanculo, ti amo.Where stories live. Discover now