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Lorenzo Salvatore

Vederla così vulnerabile sotto il mio tocco mi faceva sentire "potente".

Mi piaceva vederla in quest'altra veste, vederla scoppiare e non poter gridare e far finta di niente era una scena così bella.

Il suo basso ventre era così bagnato e desideroso di essere toccato che mi invogliava a scoparla così forte da farle perdere l'abilità di camminare.

Cercai di rimediare al mio terribile sbaglio della volta scorsa, nella stanza rossa.

Non le succederà mai più qualcosa del genere, dopo aver saputo di ciò che ha passato a causa di quel verme del padre, non l'avrei più toccata in quel modo.

All'intervista, quando disse che le piaceva il mio lato perverso, quando mi avvicinavo a lei e le piacevano le mie mani mi fece alzare l'autostima ancora di più. Sapere che questo mio lato le piaceva mi fece solo capire che in fondo le piaceva essere toccata da me e ne fu una conferma un'ora fa in macchina.

<<Posso?>> mi dice Giorgio entrando nel mio studio.

<<Entra pure>> gli dico.

<<Come siamo raggianti Lorenzo>> mi dice facendomi notare di star sorridendo.

<<Sono felice che l'intervista sia andata bene>>

<<Solo questo?>> mi dice sapendo che c'era di più.

Lo guardai ma decisi di non raccontargli nulla.

Non mi piaceva raccontare la mia vita privata agli altri, sopratutto se si parla di Elèna.

<<Si. Ora che il web sa che io ed Elèna siamo una coppia, riceverò solo più fama>> dico contento.

<<A proposito di Elèna, una compagnia sarebbe disposta a pagarti un milione di euro se non di più, per farla ballare con loro.>>

<<Che dovrebbe ballare?>> domando curioso ma infastidito allo stesso tempo.

<<Che ne so io? Penso balli di coppia o assoli, non lo so.>> dice vago.

<<Fammi parlare con il capo>> dico serio.

<<Okay ti giro il numero.>> mi dice.

<<Pensa però che figo vederla ballare magari pure vestita in modo provocante, Loré. Faresti una fortuna>> mi dice.

È serio?

<<Spero che tu abbia bevuto oppure ti ritrovi morto qui ora. Prova a parlare di nuovo in questo modo di Elèna e ti ammazzo.>> dico arrabbiato.

Non voglio che le si parli in questo modo e sopratutto vederla in qualche vestitino troppo attillato ed essere toccata da altri uomini.

<<Mi hai infastidito ora>> dico posando violentemente il bicchiere di scotch, che stavo bevendo.

<<Dico solo che->>

<<Sparisci>> dico perdendo le staffe.

<<Anzi no me ne vado io>> dico prendendo il cappotto.

<<Dove vai?>> mi domanda.

<<Da Elèna, mi hai fatto venire voglia di lei cazzo>> dico voglioso.

Potei percepire un Giorgio divertito dal mio stato ma me ne fregai e sfrecciai verso casa.

Rincasato, mi diressi in camera ed entrai. Appena aprii la porta la vidi ballare, con le cuffie alle orecchie e gli occhi chiusi.

Rimasi per un momento fermo a guardarla.

Ineffetti si sapeva muovere davvero bene e questo stage le avrebbe potuto dare anche a lei un pó di fama.

Mi avvicinai cautamente a lei e la presi dai fianchi per far aderire i nostri corpi per bene.

Al mio tocco si spaventò e si tolse le cuffie.

Si mise una mano al cuore dallo spavento e mi guardò.

<<Mi hai spaventata>> confessa.

<<Scusa non volevo>> dico con voce tranquilla.

Ho davvero detto scusa?

Cazzo se cambio quando sono vicino a lei. Mi fa diventare un uomo migliore.

<<Dobbiamo parlare>> le dico.

Il suo volto cambiò e si sedette sul letto.

<<Ho il numero di un'agenzia che pagherebbe milioni per averti con loro. Loro vorrebbero che tu facessi anche un solo spettacolo. Ti hanno vista sul web e hanno detto che saresti una grande ballerina. Anche se non so se ti andrebbe bene>>

<<È fantastico Lorenzo. Posso finalmente occuparmi di qualcosa quindi per me è un si, dì all'agenzia che io ci sto.>> mi dice entusiasta.

<<Lo chiamo dopo ora vado a farmi una doccia.>> dico.

<<Forse dovremmo parlare di quello che è successo in macchina>> mi dice invece lei.

<<Di cosa vorresti parlare? Di quanto ti abbia fatta godere, muovendo semplicemente due dita dentro di te>>

Il suo entusiasmo dal volto si tolse.

<<Per te è stato solo un gioco quindi. A te è semplicemente piaciuto avere il controllo della situazione facendomi passare per quella vulnerabile e fragile>> mi dice.

<<No, Elèna>> dico.

<<È più di questo. Io l'ho fatto perché volevo farlo. Volevo toccarti e farti godere.>> le dico avvicinandomi a lei.

<<Non ti toccherei solo per gioco oppure con la forza Elèna>> le dico anche se era più una promessa che feci a me stesso che a lei.

<<okay>> mi dice semplicemente.

Poi notai che si legò i capelli in uno chignon e si iniziò a spogliare.

<<Che stai facendo?>> sta volta le chiedo io.

<<Mi sto andando a fare la doccia>> dice normalmente.

<<Ma devo farmela io>> dico.

<<Allora vieni>> dice lei andando in bagno.

Rimase in intimo ed ero così gasato neanche fossi un bambino con in mano il suo gelato preferito.

Entrai in bagno e chiusi la porta alle mie spalle a chiave.

Sta volta non si scappa principessa.

Entrò in doccia e aprì il getto d'acqua.

Rimasi fermo per un momento cercando di capire cosa stesse facendo ma veramente mi importava?

In realtà no. Vederla in intimo e bagnata mi faceva venire solo voglia di scoparmela per bene.

Mi tolsi i pantaloni e la maglia e potei notare il suo sguardo fissare i miei addominali.

Decisi di non togliermi i boxer, non sapevo cosa avesse in mente perciò era meglio avere il controllo di me stesso.

Iniziò a lavarsi e toccarsi normalmente.

Morivo dalla voglia di baciarla ed infatti mi fiondai sul suo collo.

<<No Lorenzo>> mi dice facendomi staccare da lei.

<<Hai detto che non mi avresti toccata con la forza>> mi dice.

Ed ecco che capii cosa aveva in mente.

Dovevo guardarla ma non la potevo toccare. Era una tortura insomma.

Si tolse gli slip e non potei che guardare il suo basso ventre con voglia.

Mi leccai le labbra e rimasi lì a guardarla.

Per tutta la doccia dovetti stare fermo.

Ma gliel'avrei fatta pagare questo era certo.

Non sarò mai tua?Where stories live. Discover now