Soldato

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Urla più forte

ma fallo in silenzio

per non disturbare 

l'indifferenza della gente.

Tutti ti sentono ma nessuno ti ascolta:

preferiscono ascoltare i colpi di mortaio 

e la puzza dei corpi bruciati

alla flebile richiesta di aiuto 

di una diplomazia martoriata 

dai barbari missili

disumanamente lanciati

sulla tua città natale.



Bombardati per l'ideologia di un popolo

o per la follia di un uomo solo?



Ti chiamano soldato 

ma non hai mai imbracciato un'arma.

Ti chiamano soldato 

ma non hai mai ucciso nessuno.

Ti chiamano soldato 

e ti mandano a morire.



Hai solo diciott'anni

e dovresti sfondarti i timpani in discoteca,

non col cacofonico suono delle sirene

o con le strazianti urla della gente!



In questo mondo di merda,

dove solo il vile denaro la fa da padrone,

io mi chiedo,

dal profondo del cuore,

se dalla storia del secolo scorso 

abbiamo davvero imparato qualcosa

o se il futuro di pace 

di cui tutti parlano,

e in cui tanto io spero,

è fatto solo di belle 

ma false parole.




ANGOLO AUTORE


A differenza della precedente poesia sulla guerra questa è stata scritta dopo l'invasione dell'Ucraina.  

Io ci spero davvero in un mondo migliore fatto di pace ma dal secolo scorso non so se abbiamo imparato davvero qualcosa. È una cosa che mi sono chiesto spesso dopo quel 24 febbraio ma ho paura della risposta che mi sono dato.

 Secondo voi invece?

le mie piccole poesieWhere stories live. Discover now