24 (H) - Il bambino che voleva una famiglia

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Nessuna citazione sulla mitologia

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Nessuna citazione sulla mitologia.
Vorrei, invece, dedicare questo capitolo a tutti i figli che hanno sempre guardato le altre famiglie con invidia, chiedendosi perché non potessero avere anche loro dei genitori presenti. O dei genitori che li trattassero con amore.
A voi. A me.
E, in fine, a mia madre, che colma da anni ogni vuoto che continua a lasciare mio padre.


— I watch the fathers with their little girls
And wonder what I did to deserve this
How could you hurt a little kid?
I can't forget, I can't forgive you
'Cause now I'm scared that
everyone I love will leave me
I was a kid but I wasn't clueless
(Someone who loves you
wouldn't do this)

🍎
H A D E S '
P O V


Aristotele diceva che l'uomo saggio non persegue la felicità, ma l'assenza di dolore. Aristotele era un grandissimo coglione, eppure mi sento di dargli ragione.

La felicità dura poco e neanche te ne accorgi che l'hai provata, non fino a quando è già svanita. L'assenza di dolore la senti, eccome. Lo sai quando non stai soffrendo. Te ne rendi conto e speri con tutto il cuore di non provarlo più.

Se la felicità si trova in ogni angolo della terra, io sono bloccato dentro una rotonda, in un loop infinito.

Non sono mai stato felice, ma ho sempre agito in modo da non provare dolore. Ogni cosa che ho fatto, ogni cosa che ho detto, ogni scelta che ho intrapreso, è stata non per arrivare alla felicità, ma per non provare dolore.

A volte penso che essere stato abbandonato a poche ore dalla mia nascita, sia stato il regalo più generoso che la vita mi ha fatto. Perché è una sofferenza che non ricordo, al contrario di tutte le altre.

Ricordo fugaci momenti in orfanotrofio. Di come gli altri bambini mi stessero alla larga.

Ricordo un viso sfocato, appartenente a una bambina che, invece, giocava con me ed era una grande seccatura. Ricordo anche che non è rimasta a lungo.

Ricordo la prima volta in cui ho visto Crono insieme a Rea, di come mi hanno sorriso e detto: «La vuoi una famiglia, Malakai?»

Ricordo anche il momento in cui ho capito che non sarebbero mai stati la mamma e il papà che tanto desideravo.

Ricordo gli sculaccioni, le urla, i rimproveri, gli schiaffi e le punizioni.

Ricordo le notti passate a ideare piani per scappare da quella casa, per poi realizzare che, là fuori, nel mondo, non c'era posto per me. E forse era meglio appartenere una famiglia, piuttosto che stare da solo.

Ricordo il desiderio di venire abbracciato e accarezzato. Non avevo la pretesa che accadesse ogni giorno, mi bastava una carezza sul viso, di tanto in tanto. Una mano tra i capelli o un bacio sulla fronte.

Game Of Titans. Ascesa al Paradiso. (Game Of Gods 2) Where stories live. Discover now