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SEQUEL di "Game of Gods. Discesa agli Inferi"
Da quando Haven ha incontrato la pazza famiglia Lively, la sua vita è cambiata. Dopo aver rinunciato all'incontro con Hades e ai soldi, la ragazza...
Ordine lettura: 1) game of gods (haven e hades) 2) game of titans (haven e hades) 3) game of desire (prequel ambientato prima di game of gods su Aphrodite) e game of chaos (spin off su un altro personaggio, ambientato dopo la fine di titans) !Game of desire e game of chaos possono essere letti in contemporanea! 4) game of lust (spin off su hermes)
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"In principio, per i greci, vi era Chaos, una Voragine senza né inizio né fondo, senza direzione nella quale precipitare, né possibilità di orientarsi, un luogo di vertigine e confusione. Il caos, appunto. In esso nulla vi era di ordinato né di comprensibile, né di creato. Esso esisteva, e in esso tutto era già contenuto, ma non aveva forma né nome né identità. Tutto era confuso in un'unica notte indistinta.
Poi apparve Gaia, la Terra. Essa sorse dal seno stesso di Chaos, e questa creazione mutò l'ordine, o meglio il disordine, delle cose. Tutto quello che prima era senza orientamento, si ritrovò inserito in un ordine che, seppur primitivo, faceva la differenza con quanto esisteva prima. Vi fu un alto e un basso, un sopra e un sotto, un prima e un dopo. Le cose divennero visibili, solide, delineate."
— It's wrong but surely worse to leave She hits like ecstasy So free up the cheaper seats Here comes a Greek t r a g e d y
Esistono due tipi di persone al mondo: quelle che vedono il bicchiere mezzo pieno e quelle che lo vedono mezzo vuoto. Io ho sempre scelto di vederlo come un semplice bicchiere con dell'acqua dentro, a prescindere dalla quantità.
Mi sono sempre fatta bastare ciò che la vita mi dava, con la segreta consapevolezza che fosse, in effetti, poco. Ho chiuso in un angolo della mia testa la vocina che sussurrava: «Il tuo bicchiere è mezzo vuoto, Haven. Hai un dito d'acqua e devi dissetarti con quello.»
Poi è arrivato Hades Malakai Lively, con la sua famiglia di pazzi e amanti dei giochi. E mi ha mostrato che, in fondo, non c'è nulla di male nell'ammettere di volere un po' di più.
Ho avuto l'occasione di ottenere il mio bicchiere pieno, fino all'orlo, al punto da vedere l'acqua straripare. Tredici milioni di dollari per colpire Hades, in ginocchio davanti a me e senza alcuna intenzione di difendersi, fino a mandarlo al tappeto. E non l'ho fatto.
«Voi sareste la parte sana della famiglia? Sul serio?» esclama Crono, con una botta improvvisa d'ilarità.
Riporto la mia attenzione su Ares. Su quello che ho sempre conosciuto come Percy. Ha le braccia incrociate al petto; le maniche della camicia che indossa sono arrotolate fino al gomito. La sua pelle è così pallida che si vedono le vene bluastre.
