Principe Spartano

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Language: Italian/Italiano [🇮🇹]

Per tanto non spirò il vento da ponente,
che l'estivo aere divenne arido e soffocante.
Speme poi si spense di un tempo sereno,
chessì boati e rovesci dominasser un inverno alieno.

Col miser Zèfiro morì il soffio di primavera,
ora precluso in una greca, umida caverna,
in cui perfino il respiro mi è gravoso.

Dal petto mi accorgo premer su un cuor stanco,
pulsante, ma controvoglia, insensibile, mai titano,
che per gli Dèi si fosse rotto il giorno in cui
di tanto amor che vitalità ti privai, O Giacinto.

Principe Spartano...

Sempre eterno mi parve il nostro amore,
perfetto, ideale, mi rapiva così come
catturava il messager dal qual ottenesti
tanto sapere.

E con egli giocasti in contesa e in accordo,
e l'amasti tutto col tuo corpo di forme
piacenti e definite.
Lontano, dall'alto io miravo e di astio ardevo,
tormentato dalla gelosia virai le correnti da occidente.

Ma qual delirio, quale follia! Che mi tagliasser le piume,
ché rammento la carne tua cadente, inerme, smorta senza riflessi,
coltati dal maledetto disco al capo.

Giacinto, di te non ho che un fior di color cremisi,
come la passione che mai condividemmo.
Ma non m'è sufficiente, poiché l'animo brama ciò che non gli è dato,
e si dispera, brucia, e a me...

non rimane che giocar con le ceneri.

-Fran | 30/09/2021

-Fran | 30/09/2021

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