Diana sembrava, all'apparenza, portare in alto l'origine del suo nome: lunghi capelli biondi incorniciavano un viso diafano, illuminato solamente dall'azzurro mare delle sue iridi, in grado di portare luce anche nelle notti più buie. Emanava un candore quasi letale, con il suo sguardo mieteva numerose vittime, scoccando con esso frecce che non colpivano il cuore di aveva davanti, ma miravano la testa, il fegato, lo stomaco. Dušan non sapeva che sarebbe anche lui rimasto vittima di una delle frecce scoccate da Diana, e nemmeno poteva immaginare di sopravvivere ad esse, ma ciò che riesce a salvarlo, in fin dei conti, è stato riuscire a rubare la sua anima, farla per sempre sua e renderla la sua metà.