The Hero's Secret

Von Kitta_Angel

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Dedicato a chiunque non abbia un buon rapporto col padre. Se non avete mai visto i film della Marvel, ATTENTI... Mehr

Iron Dad - Proverbio
Prologo
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You Know Who We Are
Spider Son - Proverbio
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Epilogo
Magissa - Proverbio
Prologo
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Von Kitta_Angel

Steve entra nell' ascensore assieme al resto della sua squadra e Clint preme il pulsante che porta al salone.
-A voi ha detto perché ci ha chiamati tutti quanti?-
-No, a me ha solo mandato un messaggio: "vieni subito, emergenza".- mostra il proprio telefono Bruce.
-Stesso messaggio mandato a tutti noi. Cos' avrà combinato?- Natasha si poggia con la schiena al muro di metallo e guarda i propri amici.
Sam fa spallucce. -Se è una roba di tipo legale, tocca a te aiutarlo con la multa, colonnello.-
-Ehi, sono io quello che lo ha aiutato a non finire arrestato negli ultimi dieci anni. Ora ci siete voi per questo.-
Le porte si aprono e subito sbiancano tutti uscendo; il pianto di un neonato sta risuonando per tutta la stanza. L' esserino si trova dentro a una piccola culla portatile azzurra, poggiata sulla penisola, e strilla coi lacrimoni sulle guance rosse e paffute.
Happy è seduto sul divano, sporto in avanti e con le mani a coppa su bocca e naso, i gomiti poggiati sulle ginocchia. Tony, invece, sta facendo avanti e indietro con gli occhi rossi e umidi. Quest' ultimo ha ferite recenti, sangue secco e cerotti addosso.
-Per il grande Odino.- pronuncia Thor, vestito con un abito elegante; ha dovuto abbandonare il suo appuntamento con la sua ragazza, Jane, per venire da Stark.
-Qualcuno lo faccia smettere!- grida stremato Happy, lasciandosi andare all' indietro sullo schienale e mettendosi le mani tra i capelli. Strizza forte gli occhi. -Non vuole smettere di piangere!-
La sua esasperazione di certo non aiuta il piccolo, né quello né il tuono della tempesta che proviene da fuori. E molto probabilmente neanche il buio della notte.
-Jarvis, abbassa le luci del cinquanta per cento.- richiede Steve e l' A.I. prosegue subito.
-Ah, grazie, capitano, non ci avevo pensato, purtroppo il mio mal di testa è ancora qui!- sbotta Tony, muovendo le braccia come se avesse un attacco isterico.
Natasha si muove in fretta e prende in braccio il neonato, non deve avere più di un mese. -Tony, chi è lui? E perché sei ridotto uno straccio?-
Stark alza le sopracciglia e sgrana gli occhi, tremando indica il bimbo. -Lui? Ah! "Chi è lui?", dici te. Quello, Agente Romanoff, è mio figlio.-
-Cosa?!- si strabilia Rhodey e la sua faccia viene imitata involontariamente da tutti gli altri.
-Già, mio figlio. L' ho scoperto circa tre mesi fa. Sua madre è morta, il marito di lei è morto e io sono rimasto da solo perché la mia compagna se n'è andata!- gracchia, tremando e muovendosi sul posto.
Il figlio di Stark lancia un latrato infastidito.
-Oh, sta' zitto, tu!- sbotta Tony, guardando male il bimbo.
-Stark!- lo richiama scioccato e furioso Thor, -Non prendertela con il bambino! E cos' è quest' odore, hai bevuto?-
-Mi ha chiamato completamente ubriaco, sono venuto qui il prima possibile.- spiega Happy, non osando ancora aprire le palpebre e massaggiandosi le tempie.
-Quante ore fa?-
-Quattro giorni fa.- replica allo scienziato.
-Sei bloccato qui da quattro giorni?- corruga la fronte Clint, vicino a lui.
-Siamo bloccati qui.- lo corregge Tony, sorridendo in modo fasullo. Si avvicina alla rossa, che stringe il corpicino a sé con più determinazione, e parla a lui. -Questo poppante non vuole capire che deve cucirsi la bocca.-
-Quanto avrà, un mese? Come può capirlo?- domanda ovvio Steve e prende l' amico per una spalla, allontanandolo dal figlio per sicurezza. -Tony, ascoltami, devi bere tanta acqua e sudare, fatti passare questa sbronza.-
-Ha ragione.- concorda Rhodey, -Sapevo che prima o poi avresti messo incinta qualcuna, ma mai mi sarei aspettato di vederti ridotto in questo stato per un bambino.-
-Non dovresti bere con un neonato in casa.- parla finalmente Bucky, la voce cupa, seria e arrabbiata.
Tony mostra i denti e per poco non gli salta alla gola, tenuto dall' uomo vicino a lui. -Tu che cazzo ci fai qui, eh?! Non ti ho mandato alcun messaggio, fuori da casa mia!-
-L' ho portato io qui.- lo avverte il biondo americano.
Il miliardario lo guarda ferito. -Non ce la fai proprio a non stare senza di lui, giusto?- lo incolpa, poi si tiene di colpo un fianco e tenta di non cadere. Lo prendono in tempo prima che caschi. -Sto bene, sto bene...-
-Cos' è successo?-
Stark sospira e torna dritto. -Avrete visto tutti al telegiornale, la settimana scorsa, che uno dei miei aerei si è schiantato al suolo ed è andato in fiamme. Ho dovuto fermarli.- alza la testa per rivolgersi a Bruce, -Otto Octavius è morto.-
-Oh, mio Dio.-
-Peter era su quell' aereo, ce lo aveva portato Toomes, un tizio con cui lavoravo e che poi ho licenziato. Penso che tornerà.- sospira e di nuovo rischia di finire sul pavimento.
Steve e Sam lo aiutano a mettersi seduto su una delle poltrone, non accettando scuse.
-Steve, Steve...- richiama l' uomo, prendendolo per una manica della giacca. -Portalo via. Porta via il bambino.-
-Thones...- non capisce il suo migliore amico, scuotendo la testa.
Natasha si avvicina ai due, cullando il bimbo che non vuole smettere di lagnare.
-Non sono bravo, non posso farcela da solo. Posso costruire cose, posso inventarle, ma questo bambino... questa persona innocente, non posso tenerla con me. Vi prego. Se mi volete bene, tenetelo lontano da me. Portatelo ai servizi sociali, trovate dei parenti o che ne so, ma fatelo uscire da questa torre.- lo supplica, guardandolo fisso negli occhi e ansimando. Una lacrima gli finisce sul profilo. -Fa' come ho detto, per favore. Howard aveva ragione: gli Stark non sono fatti per essere padri.-
-Non puoi farlo.- dice sconvolto Happy. È distrutto anche lui a causa del neonato, ma non per questo se ne sbarazzerebbe.
-Ti aiuteremo noi.- sorride incoraggiante Thor, -Ti aiuteremo a crescerlo, potrai tenerlo. Siamo gli Avengers, possiamo prenderci cura di un piccolo midgardiano. Nel frattempo, non so, vedremo se ha qualche parente.-
-Non servirà a nulla.-
-No, Thor ha ragione. Siamo una squadra, i problemi di uno sono i problemi di tutti.-
-Cap, questo non è un problema qualunque...-
-Ma non ti dà il diritto di cacciarlo, Tony! Quindi no, non te lo porterò via.- Steve si volta e poggia una mano sulla schiena di Natasha, avvicinandola. -Tony, guardalo.-
-No.-
Lo prende e lo fa alzare con la forza. -Guardalo, Tony.-
-Piantala, Rogers.-
-È tuo figlio, Tony.-
-Chiudi il becco!-
-Guardalo! Guarda tuo figlio!-
-Ragazzi!- li sgrida Clint, dato che il loro litigio sta innervosendo Stark Junior, il quale urla a squarciagola.
-È tuo figlio, Tony.- ribadisce.
-Non posso tenerlo, lo rovinerò.-
-No, noi non te lo permetteremo. Abbi fiducia, sei sconvolto, se adesso te ne sbarazzi te ne pentirai non appena tornerai lucido.-
-Io non lo voglio.-
-Stronzate.- sbotta Natasha, conoscendo il suo amico.
-Voi non capite, non sapete quello che gli ho fatto, non lo merito.-
-Qualunque cosa sia accaduta, tu sei suo padre.-
-Non ho alcun diritto di farmi chiamare padre da lui!- gli ruggisce in faccia, stringendo i pugni.
-Non puoi abbandonarlo.- si arrabbia Sam.
-Non mi vorrà.-
-Siete una famiglia adesso, nelle famiglie ci si perdona, rassegnati!- lo strattona Steve quando tenta di andarsene.
-Non posso tenerlo con me, non mi amerà mai!-
-Perché? Perché no?!-
-Se non mi ha amato mio padre, come può amarmi mio figlio?!-
Nella sala cade un silenzio doloroso, comprensivo e profondo. Steve scuote il capo, sconsolato, e prende il piccolino dalle braccia della donna. Il suo pianto non cessa.
-Guardalo. Questo non è Howard. Questo è tuo. Lui non c'è più, non può rovinarti anche questo. Tu lo amerai, com' è giusto che sia. È tuo figlio, Tony, questo è tuo figlio. È. Tuo. Figlio!- preme sulla questione, temerario nel non lasciarsi convincere.
Tony osserva in viso il suo amico, poi suo figlio. Le braccine si muovono nell' aria, singhiozza triste e fa una smorfia desolata. Lo prende in braccio con delicatezza, stando attento e lo culla lentamente. Lo straziante pianto che pareva non finire più cessa poco a poco e, finalmente, la smette.
-Ecco, visto? Voleva solo te.- sorride Steve, commosso come tutti.
Si avvicinano per poterlo finalmente ammirare e pian piano se ne innamorano.
-Ha i tuoi occhi, Tony.- si accorge Rhodey, ridendo leggermente.
-Qual è il suo nome?- domanda Bucky.
-Peter.- risponde tranquillo Stark, improvvisamente di nuovo in sé stesso e non più arrabbiato. -Si chiama Peter.-
-Ciao, Peter.- lo saluta Banner, lasciandosi racchiudere un dito in una delle sue manine. -Sono lo zio Bruce.-
Gli amici ridono dolcemente e decidono di imitarlo.
-Sono lo zio Thor.- sorride il Dio e mette la mano sopra quella di Peter e Bruce.
-Io sono lo zio Sam.- fa lo stesso Falcon e così via tutti gli altri.
-Sono lo zio Clint.-
-Sono la zia Natasha.-
-Sono zio Bucky.-
-Sono zio Rhodey.-
Happy sente il cuore nelle orecchie e poggia anche la propria mano. -Sono lo zio Happy.-
Captain America vede un sorriso uguale al suo nascere su quello di Stark. -Sono lo zio Steve.-
Tony è rimasto senza parole, contento ed eccitato. Copre con la sua mano quella di tutti gli altri. -Sono papà.-
Steve Rogers ha le pupille azzurre che gli brillano come stelle quando si rivolge al bimbo: -Benvenuto in famiglia, Peter.-
Quasi abbia capito, Peter sorride e ridacchia felice.

-Tony? Tony!-
Stark sobbalzò e guardò negli occhi la russa che lo stava scuotendo da una spalla. -Che c'è?-
-Abbiamo bisogno di te per trovarli. Sappiamo che sei sconvolto, ma fissare il vuoto non porterà a nulla.-
Si alzò dal gradino delle scale e si diresse in cucina, dove sul tavolo avevano sparso tutte le mappe di New York e i suoi quartieri. -Non abbiamo trovato il loro covo per mesi, cosa vi fa credere che lo troveremo adesso? Il localizzatore di Peter non funziona per via di quella strega, ne sono certo!-
-Non ci arrenderemo comunque.- fece Steve, intanto dall' ascensore uscì Clint, seguito da Sam e Bucky. Avevano fatto il prima possibile non appena avevano scoperto del rapimento.
-Neanche io voglio arrendermi, Cap! Però siamo sinceri, quante chances abbiamo contro Amaranta? Avete visto tutti cos' è in grado di fare. Oh, a proposito, qualcuno vuole spiegarmi per quale accidenti di motivo ha rapito anche quella ragazza, Quinn?-
-Conoscendo Peter, l' avrà presa in ostaggio per usarla come esca. Tipo puntandole un coltello alla gola, costringendo lui a seguirle.- Anya aveva la testa china sulle mappe, in piedi e le braccia incrociate. -Tuo figlio non lascerebbe mai morire nessuno a causa sua.-
Tony gemette per la frustrazione e si scompigliò i capelli. -Dannazione a lui e al suo senso di sacrificio. Perché ha preso anche questo, da me?!-
Prima che qualcuno potesse rispondergli, un tuono e dei fulmini fecero impazzire il cielo.
-Temporale?- presuppose Sam.
-No, questo è Thor.- scosse il capo Bruce. E in effetti...
Aprirono una porta finestra e lasciarono entrare il Dio del tuono. -Ho fatto più in fretta che ho potuto, ringraziate che non fossi ad Asgard.-
-E dov' eri?- chiese Clint.
-Da Jane.-
-Vi siete rimessi insieme?-
-Possiamo parlarne un' altra volta?!- li interruppe Tony, preso da una cartina del Queens.
-Giusto, scusate. Quindi? Cos' è successo esattamente?-
-Amaranta ha rapito Peter e una sua amica ieri sera, non siamo neanche andati a dormire per cercarli e abbiamo ispezionato parecchi posti senza ottenerne nulla.- gli spiegò in breve Rhodey. -Sotterranei industriali, vecchi vagoni treni abbandonati, niente di niente.-
-Non per dire, ma odio tua sorella.- si rivolse Thor ad Anya.
-Non per dire, ma odio tuo fratello.-
-Non saresti la prima. Dunque non abbiamo niente?-
-Ahimè, no. Neanche io che la conosco come conosco me stessa riesco a capire dove potrebbe essersi nascosta. Mia sorella è furba, troppo furba, eppure... ahio!- saltò sul posto e guardò in basso, il micio di Peter le aveva appena graffiato un polpaccio. -Severus, cattivo!-
-Ma gli avete dato da mangiare? Prima, sul divano, mi ha lasciato questo.- Bruce alzò il braccio in direzione di Tony e Steve per far vedere loro un graffio sul gomito.
-Sì, ci ho pensato io stamattina.- brontolò il biondo.
-Ragazzi... chi è?- alzò un sopracciglio Thor, andando dal micio. Costui zampettò verso il salone.
-Ah, è solo Severus, il gatto di Peter.- disse con nonchalance Natasha e sia lei che gli altri si irrigidirono: Thor aveva chiamato a sé Mjölnir.
-Thor?- alzò una mano per prevenzione Clint.
-Quello non è un gatto!- Thor alzò in alto il martello e una luce blu accecò tutti. Lanciò il fulmine contro il micio, il quale urlò di dolore e si contorse.
Sul pavimento ebbe una mutazione, si trasformò e divenne un uomo. Tornò la luce normale di quel giorno nuvoloso e gli Avengers rimasero a bocca aperta nel vedere chi si era appena alzato in piedi davanti ai loro occhi.
-Loki?- si lasciò sfuggire Steve.
Il Dio sorrise a trentadue denti e alzò le braccia. -Sorpreeeesa.-
-Ecco perché la mia allergia faceva cilecca con te.- capì Bruce.
Clint si mosse in fretta e prese arco e frecce da dietro la sua schiena. Mirò dritto alla sua testa. -Muoviti e sei morto.-
-Non abbiate timore, Amaranta mi ha rubato i poteri mesi fa. Ho usato quel poco del mio potenziale che mi era rimasto per diventare un gatto e venire sulla Terra, così da tenere d' occhio il figlio di Stark. A quanto pare ho fatto bene, dato che hai lasciato che venisse rapito, Tony.-
-Maledetto.- si infuriò Iron Man e dovettero tenerlo per non fargli fare pazzie.
-Te l' avevo detto.- sputò velenosamente nel suo abito da sera nero, -Ti avevo detto che con me sarebbe stato salvo e non me l' hai lasciato prendere. E adesso dov' è? In pericolo, nelle mani di quella strega.-
-Tu sapevi che Amaranta sarebbe venuta a cercarlo?- fece dei passi avanti Anya.
La guardò con ovvietà, -Lo sai quanto io e tua sorella siamo legati.- e fece un giro generale nell' osservare le facce degli altri. -Abbiamo avuto... una storia, in passato. C' è sempre stata della chimica tra di noi.-
Natasha sgranò gli occhi, Clint scosse la testa confuso e disgustato e Tony finse di avere un rigurgito.
-Grazie di averci resi partecipi della tua vita sociale. Adesso o ti rendi utile e trovi mio figlio o ti faccio volare fuori dalla finestra.-
-Come desiderate. Ma vi avverto: Amaranta ha questa nuova capacità di rubare i poteri altrui, a quanto pare. Per tanto, potrebbe prendere i poteri del ragazzo o forse li ha già presi in passato.-
-Per questo Peter non è riuscito a liberarsi o a salvarsi quando Amaranta ha preso in ostaggio lui ed Elijah.- ricordò Bucky, -Ma è durata poco, dopo è tornato come prima.-
-Esatto, perché per toglierli completamente necessita del permesso della persona stessa.-
-Perciò, fammi capire bene, tu le hai dato i tuoi poteri volontariamente?- si stupì Rhodey, affiancato da Sam e confuso come tutti.
-Abbiamo avuto uno scontro e mi ha lasciato vivere in cambio della mia magia. Quel dieci per cento l' ho sfruttato per assumere le somiglianze di uno dei vostri animali domestici, così che potessi proteggere Peter da vicino. A proposito Capitano, quelle crocchette che mi hai dato facevano schifo.-
-Potrebbe avere i poteri di Peter, in questo momento?- Anya sentì la paura in circolo nel sangue.
Loki piegò la testa e battè la lingua contro il palato. -Di questo non ne sono sicuro, potrebbe prenderglieli con l' inganno, ma dipende anche dal suo tipo di gioco. Ad esempio, se adesso non ha nulla di divertente tra le mani...-
-Sta per riattivare Venom.- lo informò il fratello.
-Bel casino, siamo spacciati.-
-Non se prima li troviamo.- Tony gli si fece vicino e lo fronteggiò, -Hai detto di essere qui per proteggere mio figlio, dimostralo. Dov' è?-
Loki puntò il pavimento e sporse il labbro nel pensare, prima di osservare Stark e alzare un sopracciglio. -Mettiamola in questo modo, ad Amaranta piace far andare fuori di testa le persone e io questo lo so bene. Vi ho sentiti dire che avete cercato dappertutto, ma di questo non ne sono molto sicuro. Il luogo più buffo e spassoso dove quella streghetta si nasconderebbe è sotto il vostro naso.-
Anya sorrise, capendo. -Ma certo!-
-E quindi? Dov' è? Dove sono?- richiese Tony.
Il Dio dell' inganno ghignò. -Domandina di tipo retorico, Stark: non hai una nuova struttura per voi Avengers, un compound, in via di ristrutturazione sospesa in periferia?-

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Commentate, grazie! :)

-Kitta♡

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