Assassin Love

由 djrachi

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Un polizziotto e un assassino. Il beniamino della giustizia e il peccatore. Che cosa succederebbe se un giorn... 更多

Chapter 2
chapter 3
Chapter 4
Chapter 5
Chapter 6
Chapter 7
CAST!!!
Chapter 8
Chapter 9
AVVISO IMPOOORTANTE
Chapter 10
Chapter 11
Chapter 12
Chapter 13
Chapter 14
AVVISO CORTO
Chapter 15
Chapter 16
Avviso nuova storia

Assassin Love

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由 djrachi

"Questa è la tua ultima occasione per confessare ed evitarci tutto un inutile lavoro, perché lo sanno tutti, che prima o poi, verrò a sapere la verità. Quindi perché dilungarci molto in fatti e non risolviamo il tutto a parole?"

Ero seduta nella comoda sedia imbottita del mio ufficio e stavo letteralmente per perdere la pazienza.

L'indagato individuo, se posso dirlo, orribile, si alzò sbattendo i pugni sulla mia scrivania e facendo cadere alcuni fascicoli e giornali.

"E questa è l'ultima volta che glielo ripeto, non sono io l'assassino di Zoey. NON.L'HO.AMMAZZATA.IO."

Si era allungato verso di me soffiandomi le ultime parole letteralmente a due centimetri dal mio viso e potevo decisamente giurare che quella mattina a colazione aveva magiato un panino alle cipolle e una patata americana accompagnata da un caffè, senza zucchero. Un mix uhm..schifoso.

Poggiai le mani sulle sue spalle e lo allontanai leggermente, solo lo spazio necessario per potermi alzare e dirigermi verso il grande portone in fibre di legno.

" Non penso che lei sia l'assasino, l'avrei capito subito se così fosse stato, ma so per certo che sta nascondendo qualcosa, come lei deve sapere, che io scoprirò cosa, e non la passerà liscia"

Uscì dal mio ufficio battendo i piedi per terra così rumorosamente, che riuscì a sentitlo pure una volta che fu del tutto fuori all'enorme palazzo.

Mi risedetti dietro l'esageratamente enorme cattedra sistemando il casino che aveva lasciato Brand. Quel ragazzo era una vera spina sul fianco, insisteva sul fatto di non essere l'assasino, quando non l'avevo mai accusato di niente del genere. Che poi, una persona tanto orribile e disgraziata non potrebbe mai essere un vero pericolo, con il tempo avevo capito che spesso, molto spesso, è l'erba buona ad avere un passato contorto e incasinato.

Il portone si riaprì facendo entrare Stant, niente popò di meno che in un'elegante completo Armani blu notte.

"Sbaglio o Brand era leggermente incazzato"

Attraversò la stanza con in una mano un cartone di caffè e con l'altra indicando dietro le spalle con il pollice.

" Solo un"altra sfuriata. Giuro che se mi ripete un'altra sola volta che non è l'assassino, lo sbatto dentro solo per non averlo più intorno"

Si sedette difronte a me pasandomi il caffè, una zolletta di zucchero e cannella, come piace a me.

Stant era un agente di polizia delizioso, il mio migliore amico, il classico donnaiolo sexy e spericolato.

Capelli biondi, occhi azzurri, alto si e no due metri e quaranta. Un vero gigante. Insomma, Un gigolò nel verso senso della parola, ed era tutto mio, il mio unico, vero, amico.

" Penso che questo sia proprio quello che vuole. Da quando lo abbiamo preso, ha questa strana ossessione per la cella, qualcosa di estremamente strano direi"

Quel giorno c'era davvero un rumoroso via vai per il Sicurity Central di Washington, gente che entrava, usciva, pazzi che si dimenavano legati alle manette, altri ancora più pazzi che le mordevano cercando di strapparle...

"Comunque, siamo in borghese oggi?"

Scherzai bevendo un sorso del caffè e accendendo il computer. Stant mi guardava con un sorriso che andava da un orecchio alla'altro, che dico, da un capello all'altro.

" Indovina, indovina Avril, questa sera, ho un appuntamento"

Disse allungando fin troppo l'ultima parola e alzando la voce battendo le mani eccitato. Era bello vederlo così, felice e spensierato. Era una felicità contagiosa e non riuscivo a togliermi dal viso quel sorrisetto stupido.

" Sono felice, chi è la fortunata?"

Stant faceva strage di cuori sin dalle medie, ma le ragazze che ha avuto si possono contare sulle dita di una mano. Non era un tipo da relazioni serie, ed ero davvero felice di sapere che finalmente poteva avere una donna accanto  lui.

Vidi gli angoli della sua bocca abbassarsi leggermente, mentre gli occhi perdevano quel colorito azzurro che ero arrivata ad amare.

" Il fortunato, vorrai dire"

Sussurrò abbassando la testa. Che significava? Il fortunato? Stant non era..non lui non..non poteva essere...

"Sono gay Avril"

La sua vice era a malapena udibile e se non fosse stato per la sua espressione, avrei giurato diaver capito male.

"Ma non é possibile. Insoma tu sei..sei stato c-con mlte donne e-"

Mi stavo solo rendendo ridicola così fermai il mio discorso, aspettando che lui mi desse spiegazioni.

" Giuro di non saperlo neanche io, pensavo di essere etero, fino a quando non l'ho incontrato. Ho incontrato l'amore della mia vita Av, ed è un uomo."

Non capivo perché si vergognasse tanto a parlarne, ero la sua migliore amica, sapeva tutto su di me, come io di lui..bhe quasi tutto.

"Sei arrabbiata con me?"

Mi chiese dopo un attimo di pausa. Arrabbiata? Ero arrabbiata? No, no di certo. Sorpresa si, ma arrabbiata no.

"No Stant, non potrei mai arrabbiarmi per questo. Sono solo stata colta di sorpresa, davvero, mi scuso per la mia reazione di prima, ma vedi, ero davvero spaesata. Sono felice per te e spero che sia quello giusto finalmente. E dimmi, come si chiama?"

I suoi occhi non potevano essere più lumimosi e provai egoisticamente un morso di gelosia verso il ragazzo, per non essere io la causa di questa sua felicità.

"Il suo nome è Liam, Liam Payne"

Il modo in cui i suoi occhi si accendevano pronunciando il suo nome non poteva passare inosservato. Si era innamorato, come nelle favole, come nei romanzi, nelle fiabe, nei film, nelle commedie. Era innamorato ed era strano..strano in modo positivo.

" Bene, sono davvero molto felice e ti auguro il miglior appuntamento di tutto il mondo. Spero di incontrare prima o poi questo favoloso ragazzo?"

Stant non la finiva di sorridere e di conseguenza non ci riuscivo nemmeno io, la mascella doleva e sentivo che il labbro inferiore si sarebbe spaccato se avessi continuato.

" Certo, almeno si spera, adesso vado, c'è un casino di lavoro da finire"

Si alzò dalla sedia e uscì dall'ufficio, lasciando la stanza assorta nel suo profumo di vanillina.

Guardai in alto verso l'orologio, mancava ancora un'ora all'orario di chiusura ma non me la sentivo di restare li.

Buttai i gornali del giorno insieme ad alcuni fogli nella borsa, gettai il cartone di caffè vuoto nel cestino, prima di affrettarmi fuori dalla porta e dal palazzo.

Harry's pov

" Diavolo, diavolo Brand una cosa ti abbiamo chiesto, una dannata cosa, e neanche giusta la fai"

Zayn era fuori controllo e continuava ad aggredire il minuto ragazzo che tremava spaventato con la testa bassa. Era una scena tanto divertente quanto pericolosa, una parola di troppo, e Brand si sarebbe ritrovato steso sul pavimento senza sensi. Io mi estraevo stando seduto nella sudicia poltroncina scricchiolante di merda dello scantinato dove stavamo, fumando una canna e sorseggiando birra di tanto in tanto.

" I-io ci ho provato, ma lei dice che non pensa che io sia l'assasino per qualche strano motivo"

Brand stava ormai letteralmente piangendo. Checca. La cosa mi spazientiva molto, non sarei finito in gatta buia per uno stronzetto che non sapeva nemmeno fingere di essere un assasino. Zoey sapeva troppo, doveva morire, tutto qui.

La gente muore tutto il tempo, ne stanno facendo un grande affare ormai. La puttanella non sarebbe comunque mancata a nessuno, non vedevo dove stava il problema.

"A questo punto ci manca solo una cosa da fare perché la polizia non arrivi a noi. Harry-"

Zayn parlava con me e questo mi portò a sollevare la testa in sua direzione intimandogli di continuare. Avrei fatto qualsiasi cosa pur di non andare in prigione, qualsiasi cosa..

" Devi far innamorare di te l'agente Gatzy"

Ma non questo.

"Che cazzo Zayn, mai sei fuori? Innamorare? Me la posso sbattere se vuoi, ma non la farò innamorare di me, con la minchia"

Ero in piedi davanti a lui e gesticolavo come un pazzo, ma non mi importava niente. Una ragazza innamorta era quello che ci mancava. Pft.

" Va bene, okay allora, lasciamo che la polizia venga da noi e una volta dentro, col cazzo che ti puoi sbattere qualcuno"

Stava urlando e le vene sul suo collo stavano per scoppiare. Sembrava star per mutare in un mostro orribile.

Valutai le opzioni:

1) avere una donna che posso farmi 24h su 24h, completamente innamorata di me e la libertà.

2) la galera.

" E va bene"

Non avrei comunque vinto una gara a chi urla più forte contro Zayn.

" Bene, cominci domani, Harry, quando dico innamorata, intendo proprio innamorata, tipo...innamorata"

Le capacità di Zayn di spiegare mi sorprendevano sempre.




Spazio rompipalle:
Weheheeii dolcezze, torno con una nuova storia, una nuova protagonista, un nuovo svolgimento delle azioni, ma con sempre il vostro amato Harry.
Allora come sempre non voglio stare a tartassarvi dicendo 'commentate e votate',ma davvero ci terrei se lo faceste :).
Ok, buon proseguimento di serata
Rachele ©°

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