I copioni della nostra vita...

By iamsosad2205

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Lei una ragazza timida, ma stronza unica cosa ereditata dalla madre, dopo un duro trasferimento si ritroverà... More

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By iamsosad2205

Quel giorno eravamo rimasti a cena a casa di Caprio, a parte il figlio, i genitori erano davvero due persone amabili e forse compresi il motivo per il quale mio padre fosse così legato a loro. Insensata trovavo invece la nuova amicizia che si stava creando tra mio fratello e Leonardo, non conoscevo Leonardo abbastanza da giudicare il modo in cui si comportasse negli spazi pubblici, magari privatamente quando eravamo solo in famiglia si comportava in questa maniera, e a scuola? Come si sarebbe comportato? Questa domanda prendeva posto nella mia mente giorno e notte da quando l'avevo conosciuto.

***

«Sweetie!» urló mio padre da fuori la mia camera, bussando subito dopo.

Gli diedi il permesso di entrare e appena lo vidi il mio giorno si fece più luminoso, senza la mamma era decisamente molto più felice e radioso.

«Hai visite» disse solamente lasciandomi confusa.

La mia confusione però venne sostituita da un immane senso di gioia, quando vidi le mie due amiche di infanzia sullo stipite della porta della mia camera.

Spalancai gli occhi per la sorpresa, mi alzai dal letto velocemente e corsi ad abbracciarle, il loro profumo era rimasto sempre lo stesso, profumo di casa.

«Sei una bomba sexy!» mi disse Selena una volta entrate in camera, dopo aver chiuso la porta.

«Concordo» affermò dolcemente Ariana.

«Anche voi non scherzate» risposi saltando addosso a entrambe e facendoci cadere sul letto, come usavamo fare quando eravamo più piccole.

«E quindi felice di venire nella nostra bellissima scuola?» mi chiese Ariana.

«Di bellissimo nella scuola ci sono solo i ragazzi» aggiunse Selena prendendosi un'occhiataccia da Ariana.

«Dai Ari non iniziare a fare la guastafeste» la punzecchió Sel.

«Ah taci» le rispose scontrosa focalizzandosi poi su di me.

«Com'è andato il trasferimento? Ti trovi bene?»

«E quel manzo di tuo fratello dov'è?»

«Mio fratello è un coglione Sel, dovrebbe essere in camera sua. Il trasferimento pensavo peggio, però si sa che sono stata creata per vivere nel casino delle metropoli perciò New York la amo» dissi tutto d'un fiato come una bambina che era andata in overdose di zuccheri e caramelle.

«Sono felice!» urló Ari entusiasta.

«E a ragazzi?» mi chiese Sel. Lei era la classica ragazza che amava i maschi, la vita secondo lei se non ci fossero stati anche loro, sarebbe stata incompleta, e forse quest'atteggiamento poteva sembrare da ochetta, ma si faceva rispettare , eccome se si faceva rispettare.

«A ragazzi potrebbe andare meglio ecco, ero fidanzata a Roma, ma lui non l'aveva presa bene la notizia del mio trasferimento perciò mi allontanó il più possibile dalla sua vita» dissi nostalgica perchè in fondo, quel ragazzo un po' mi mancava.
«E voi?» chiesi con un sopracciglio alzato.

«Ariana è una cazzo di suora mi servivi tu per farla risvegliare!»

«Vaffanculo! Ho una relazione stabile da due anni al contrario tuo!»

«E chi è il fortunato?»

«Fortunato? Ma chi sarebbe fortunato a prendersi questa piccola rompi palle?» disse ironicamente Selena facendoci ridere a tutte.

«Beh si devo ammettere che sono un po' rompi palle, non so se lo conosci, magari hai sentito il suo nome, Hero, Hero Fiennes quello che ha girato after e che ha fatto molto successo, era all'ultimo anno l'anno scorso.»

«Santo cielo sorella! Oh si che ne ho sentito parlare!» esclamai al settimo cielo, il ragazzo che aveva fatto Hardin nel film after era davvero bello.

«Si si è bello e tutto ma la loro relazione non tanto, l'ho dovuta consolare io tutte le 5 volte che si sono lasciati»

«Ora però va bene da un paio di mesi» si giustificò arrossendo.

«E tu Sel?»

«Io sono uno spirito libero lo sai, non ho bisogno di una dannata relazione.» rispose con un sorriso buttandosi a peso morto sul materasso.

«Sono dell'idea che tutti ne abbiano bisogno» dissi seriamente guardandola bene.

«È difficile trovare un ragazzo New yorkese che ci tenga, ormai pensano tutti ai piaceri fisici e non più a tenersi stretti una ragazza»

«Questo è un po' dappertutto, la mentalità è cambiata, però lo troverai»

«Non penso di averne bisogno piccola Pitt, almeno per ora.»

Continuammo la chiacchierata, mi raccontarono dei vari viaggi che dovevamo fare durante l'anno, delle lezioni, di come si comportavano i professori e infine dei gruppi principali che presiedevano in quella scuola, mi fecero vari nomi ma non capii il motivo per il quale non citarono neanche una volta Leonardo.

Entró mio padre per dirmi che sarebbe uscito e dopo io e le mie amiche decidemmo di scendere al piano di sotto per mangiare qualcosa.

Il maggiordomo fortunatamente era arrivato un giorno prima, era di bella presenza, capelli mori ben sistemati e occhi verdi, avrà avuto 35 anni.

Scendemmo la scalinata e la scena che vidi mi lasció interdetta. Mio fratello e Leonardo a petto nudo ad urlare ed imprecare per colpa di un stupido videogioco.

«Perché c'è Di Caprio a casa tua?» mi chiese Ariana leggermente infastidita, magari non lo trovava simpatico.

«Meglio se non ne parliamo» sussurrai mentre scesi come una furia parandomi davanti ai due coprendo la visuale.

«Aiden!» urlai inferocita.

«Cazzo spostati Al!» disse innervosito cercando di intravedere lo schermo.

«Non dovevi andare a lavorare?»

«Di pomeriggio non ora, levati dal cazzo!» disse rudemente.

Un'idea balenó nella mia mente, se avessi spento lo schermo mi avrebbero ascoltato, perciò mi guardai intorno per vedere dove fosse il telecomando, e finalmente lo trovai, stanziava sulla poltrona vicino al divano dove erano loro.

Leonardo notó il mio spostamento e lo seguì.

«Leo! Gioca!»

Sentì mio fratello urlare ma il suo sguardo rimaneva puntato su di me per capire cosa volessi fare. Quando vide che avevo in mano il telecomando e lo puntai alla tv cambió totalmente espressione.

Ridacchió portandosi le mani alla fronte, pensando sicuramente a quanto infantile potesse essere stata la mia mossa.

«Alessia Pitt! Stavamo facendo un fottuto torneo!» urló invece mio fratello su tutte le furie lanciando il joystick a terra.

«E io ho ospiti, quindi gradirei che non vedessero questa scena, a mio parere alquanto imbarazzante»

«Chi sarebbero?» chiese mio fratello appoggiandosi allo schienale del divano.

Le mie due amiche si rivelarono ai ragazzi una leggermente infastidita, Ariana, l'altra euforica come sempre, Selena.

«Ariana!» mio fratello scattó in piedi andandole incontro, gli era sempre piaciuta, in realtà anche Selena, ma Ariana come diceva lui le faceva un altro effetto.

La mia amica fece una faccia scandalizzata quando venne travolta dall'abbraccio di mio fratello.

«Amico è fidanzata e il ragazzo è molto geloso» si sentì la voce di Leo che rimbombava nella sala.

«E tu come lo sai?» chiese velenosamente Ari, staccandosi mio fratello da dosso.

«Ariana, io e Hero siamo amici d'infanzia lui mi dice tutto.»

«Ah. Me n'ero dimenticata» disse sovrappensiero.

«E tu Sel Sel?» chiese mio fratello prendendola in braccio e facendola girare.

«Santo cielo Aiden!» dissi dandogli un pugno sulla schiena.

«Non posso salutare una mia grande amica?» mi chiese offeso posando Selena a terra.

«Certo che puoi Aiden» rispose Selena, che era sempre stata infatuata di mio fratello, sin da piccoli. Alzai gli occhi al cielo.

«E tu con il mio amichetto Justin?» chiese Leo rivolto a Selena.

«Non ci parliamo da quando è iniziata l'estate, e tu con la tua troietta?»

Il mio cuore si fermò per un attimo, non sapevo neanche io il reale motivo ma così fu.

Lo sguardo di Leo saettò sul mio e poi riguardó Selena.

«L'ho lasciata, mi aveva stancato» rispose con nonchalance e il mio cuore rinizió a battere.

«Dov'è Jason?» chiesi a mio fratello non vedendo il maggiordomo da nessuna parte.

«Sta facendo una commissione per me»

«Andiamo a fare un giro allora?» chiesi alle ragazze dato che di cucinare, non ne avevamo intenzione.

«Dove?» chiese mio fratello.

«Aid non sei stato invitato» gli dissi acida, se mio fratello fosse venuto, sicuramente anche Leonardo e di stare con lui, non mi andava.

«E dai sorellina! Sel di qualcosa!»

Guardai Selena in modo truce e nel momento esatto in cui aprì la bocca per parlare, la richiuse istantaneamente.

«Vi accompagno con la mia macchina dove volete e offro tutto io»

«Ci potrei pensare su» risposi con un sorrisetto.

Alla fine accettammo, salimmo sulla Mercedes nera di mio fratello, che sarebbe diventata mia, e sfrecciammo fino al Westlight, a Brooklyn.

Il Westlight era davvero un locale per bene, esclusivamente pub, e il direttore era un grande amico di mio padre perciò non ci avrebbe causato problemi se avessimo preso qualcosa da bere.

«I Pitt sono ritornati!» disse il direttore venendoci incontro e stringendoci la mano.

«La piccola Pitt e Aiden, siete cresciuti ragazzi miei. Avete qualche preferenza su dove sedervi?» ci chiese.

«No Paul decidi tu per noi, non penso che qualcuno abbia preferenze.»

Il direttore ci diede un tavolo abbastanza riservato che si affacciava davanti al ponte di Brooklyn. L'atmosfera era piacevole su ogni tavolino c'era una candela gialla che riprendeva i colori dei divanetti. I tavolini su cui erano appoggiate le candele erano fatte interamente in vetro e l'atmosfera era tranquilla e piacevole.

Il cameriere ci portò il menù dei cocktail e ci lasciò subito per farci decidere.

Io ero seduta sul divanetto piccolo vicino a Leonardo, nonostante quest'accoppiata non mi piacesse tanto. Mio fratello da play boy qual era si era messo in mezzo alle mie due amiche.

«Che prendete?» domandó mio fratello sfogliando uno dei menù.

«Non saprei, suppongo che farò scegliere al barman»

«Anche io» mi seguì Leonardo e alzai gli occhi al cielo provocandogli una risatina.

Una volta che tutti ebbero deciso, il cameriere arrivò nuovamente, prese le ordinazioni e dopo qualche minuto tornò al tavolo con i cocktail, gli stuzzichini e una grossa bottiglia di Champagne, offerta dalla casa.

«Come vi siete conosciuti voi tre?» chiesi portandomi la cannuccia alla bocca.

«Abbiamo quasi tutti i corsi in comune» mi rispose Sel.

«Scienze, letteratura inglese, matematica, storia e tutti i corsi di recitazione e animazione. Poi io e Ari invece che fare altri corsi di materie basi, andiamo 3 volte alla settimana nella parte del conservatorio.»

«Visto che noi abbiamo anche musica non so come vi organizziate voi con recitazione e cinematografia.» aggiunse Ariana.

Guardai Leonardo come per farlo parlare.

«Per quelli che hanno scelto recitazione,oltre quelle materie in comune ne abbiamo altre tre base e due volte alla settimana facciamo solamente recitazione in teatro con degli attori che ci giudicano.» disse tutto d'un fiato.

Il sistema scolastico americano era tutta un'altra storia rispetto a quello italiano. Molto più organizzato e sicuramente molto più all'interno del mondo cinematografico.

«Sembra bello» disse mio fratello guardandomi.

«Già» risposi con un sorrisetto, continuando a sorseggiare il liquido dolce e alcolico nel mio calice.

«Non vedo l'ora di iniziare!» esclamai entusiasta posando il calice sul tavolino in vetro.

«Sono sicura che ti troverai benissimo tesoro» mi disse Sel sporgendosi verso di me e stringendomi la mano.
Lo spero tanto anche io...
Continua...

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