Proteggimi da te

Bởi Marty1025

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Dalla morte di Marilyn, Neil ha preso una brutta strada. Cattive compagnie, alcol, sesso lo hanno portato ad... Xem Thêm

Prologo
Capitolo 1: Amy
Capitolo 2: Neil
Capitolo 3: Amy
Capitolo 4: Neil
Capitolo 5: Amy
Capitolo 6: Amy
Capitolo 7: Amy
Capitolo 8: Amy
Capitolo 9: Neil
Capitolo 10: Amy
Capitolo 11: Amy
Capitolo 12: Neil
Capitolo 13: Neil
Capitolo 14: Amy
Capitolo 15: Neil
Capitolo 16: Amy
Capitolo 17: Amy
Capitolo 18: Amy
Capitolo 19: Neil
Capitolo 20: Neil
Capitolo 21: Amy
Capitolo 22: Neil
Capitolo 23: Amy
Capitolo 24: Amy
Capitolo 25: Neil
Capitolo 26: Amy
Capitolo 27: Amy
Capitolo 28: Neil
Capitolo 29: Amy
Capitolo 30: Neil
Capitolo 31: Amy
Capitolo 32: Neil
Capitolo 33: Amy
Capitolo 34: Amy
Capitolo 35: Neil
Capitolo 36: Amy
Capitolo 37: Neil
Capitolo 38: Amy
Capitolo 39: Neil
Capitolo 40: Amy
Capitolo 41: Amy
Capitolo 43: Amy
Capitolo 44: Neil
Capitolo 45: Neil
Capitolo 46: Amy
Capitolo 47: Neil
Capitolo 48: Amy
Capitolo 49: Neil
Capitolo 50: Amy
Capitolo 51: Neil
Capitolo 52: Amy
Capitolo 53: Neil
Capitolo 54: Amy
Capitolo 55: Neil
Capitolo 56: Amy
Capitolo 57: Neil
Capitolo 58: Amy
Capitolo 59: Neil
Capitolo 60: Amy
Capitolo 61: Neil
Capitolo 62: Neil
Capitolo 63: Amy
Capitolo 64: Neil
Capitolo 65: Amy
Epilogo
ANNUNCIO: Il futuro di PDT

Capitolo 42: Neil

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Bởi Marty1025

Sono 6 giorni che Amy mi evita.

Quanto vorrei spaccare la faccia del biondino. Com'è possibile che quei due siano finiti insieme? Ripenso a tutti i momenti passati con Amy e a tutte le volte in cui l'ho sentita così vicina da pensare che fossimo diventati la stessa persona. Erin non ha potuto vivere tutte queste cose con lei, non ha potuto conoscerla come la conosco io. Io ho intravisto le sue fragilità, ho provato a curare le sue ferite. Lei non mi ha permesso di avvicinarmi troppo e ora temo che sia stato per la presenza di quel figlio di puttana. Continuo a chiedermi cosa abbia lui di speciale o, per lo meno, cosa ho io di sbagliato per non meritare un briciolo di felicità. Sono stato così occupato tutti questi anni a pensare di non meritarla che quando mi si è parata davanti mi sono finto cieco e ora che i miei occhi erano aperti l'avevo persa.

Rimugino tutta la mattina. Sei ore filate di sensi di colpa e domande irrisolte.

La cosa che finalmente mi distoglie da tutto il caos nella mia testa è la voragine che ho al posto dello stomaco.

Scendo velocemente in mensa e individuo il tavolo che la squadra è solita occupare.

È seduta sulle gambe di Erin e lui le sposta una ciocca di capelli per infilarla dietro l'orecchio. Non mi accorgo di avere stretto i pugni fino a quando non sento la pelle sulle nocche tirarsi fino a fare male.

"Come va?" chiede James.

"Una meraviglia" sussurro a denti stretti mentre guardo Erin. Lui non si è accorto di nulla in quanto è troppo rapito dagli occhi di Amy per sentire la mia minaccia di morte.

"Meno male" risponde Brianna ribattendo alla mia ironia. Guarda il tavolo pensierosa, forse neanche a lei piace Erin, forse anche lei sa che per Amy non è la persona giusta. Mi giro a guardarla e sento un "Oooooleh" da parte dei ragazzi.

Erin e Amy si stanno baciando con una passione che generalmente si riserva a luoghi più appartati e intimi di una mensa universitaria.

"Un altro soldato caduto in battaglia. Lo ricorderemo con affetto durante tutti gli allenamenti a cui non si presenterà per scopare con Amy"

La rabbia bolle nelle vene e scorre in tutto il corpo, una volta arrivata al cervello non c'è più muscolo che io possa comandare.

Con soli tre passi copro la distanza che c'è tra me ed Erin. Lo afferro dalla manica della sua stupida giacca di pelle nera e lo spingo fuori dal tavolo della mensa costringendolo a scavalcare la panca.

"Io e te dobbiamo fare una chiacchierata"

Lui non si scompone e con una mano indica l'uscita della mensa, così la nostra discussione ancora cominciata potrà proseguire sotto la pioggia di fine autunno.

"Senti so che c'è stato qualcosa tra te ed Amy e se ti da fastidio mi limiterò a non baciarla davanti a te" inizia lui sulla difensiva allargando le braccia e sgranando gli occhi come se stesse cercando di farmi capire che la mia reazione è esagerata "la bacerò solo quando saremo soli su un letto, o in una macchina, o in un bagno pubbl.."

Dritto sul naso. Spero di averglielo rotto e quando vedo uscire un rivolo di sangue scuro godo.

"Neil!" mi urla Amy sulla soglia della sala mensa. Stringe le labbra in un'espressione di disapprovazione e corre da Erin per stringergli il naso con un fazzoletto.

"Tu ti faresti scopare in macchina da uno come lui?" chiedo incredulo. Cazzo, nella macchina ci porti chi non vuoi far salire a casa, chi non incontrerai mai più, quelle a cui non tieni abbastanza. Amy non merita una tappezzeria ruvida e sporca o ancora peggio un bagno pubblico come degli adolescenti in piena crisi ormonale.

Amy abbassa lo sguardo. Sul serio?

"Cazzo Amy! In macchina? Sul serio?"

"Chi mi faccio e dove non sono cose che ti riguardano, Neil. E non puoi presentarti e menare chi ti capita perché non hai ottenuto quello che volevi" vederla puntarmi il dito contro fa male, soprattutto perché ogni parola che dice è obiettivamente vera. Ancora più doloroso è il fatto che lei sia così vicina a me e non poterla toccare.

"Ti chiedi ancora perché ha scelto me?" rivolgo il mio sguardo di nuovo ad Erin che si sta togliendo il sangue dalle mani con lo stesso fazzoletto con cui si è tamponato il naso.

"Non esagerare!" gli abbaia Amy

"Non difenderlo!" urla lui con lo stesso tono rabbioso, per poi tornare a rivolgersi a me "Credi davvero che un ragazzo che alza le mani alla prima occasione sia ciò che vuole?"

Questa accusa è infondata. Non farei mai del male ad Amy. Io non sono come suo padre. La biondina gli lancia uno sguardo di fuoco per rimproverarlo di aver fatto leva su un tasto dolente della sua vita... Allora lui sa. Lei gli ha raccontato di suo padre e in così poco tempo che si conoscono! La voglia di mandare Erin al tappeto in questo momento è più forte che mai, ma se lo facessi gli darei solo ragione.

"Amy sai che non ti toccherei mai..." inizio a dire, ma il biondo ossigenato mi parla sopra.

"Ecco bravo, non toccarla. E già che ci sei non guardarla neanche. Se ti vedo di nuovo vicino a Amy ti mando in carcere"

Cerco lo sguardo di Amy, ma quando lo incrocio lei lo distoglie e lo punta su Brianna che mi fissa disgustata con le braccia incrociate.

Mi giro e mi dirigo nell'aula della prima lezione pomeridiana.

***

"No, non lo faremo"

Sono sul balcone di casa di Taylor a fumarmi la quinta sigaretta nel giro di due ore.

"Perché?" chiedo nervoso, mentre lei lancia lontano il pacchetto per evitare che gliele chieda ancora una.

"Non farò sesso con te solo per aiutarti a dimenticare un'altra ragazza! Non sono la tua puttana"

"Vuol dire che troverò un'altra più disponibile di te" vorrei raccattare tutta la mia roba per uscire da questa casa al più presto possibile, ma non ne ho le forze.

"E non proverai niente!" mi urla in faccia lei con tutta la rabbia che ha in corpo "loro non sono lei, io non sono lei. Quando la smetterai di stare fermo a guardare? Vuoi la felicità ma non sei disposto a lottare! Quando capirai che le cose non piovono dal cielo? La vuoi? Valla a prendere!" riprende fiato e si avvicina alla porta "ed esci da questa casa e non tornare mai più!"

Salgo in macchina sperando di trovare delle risposte nell'alcol.

In meno di cinque minuti arrivo al Raven's e appena entro la ragazza dai capelli rossi mi accoglie con un sorriso.

"Bentornato Nate, bourbon?" chiede. L'ultima volta che sono stato qui le avevo dato un nome falso solo per alienarmi dal mondo e per portarmela a letto, per cui lascio che questa farsa continui.

"La cosa più forte che hai" le suggerisco senza neanche guardarla in faccia.

Taylor aveva ragione, come sempre. Non ha una relazione vera e stabile, ma sa esattamente dove mirare per farti sentire una merda.

Non confido neanche più nel fatto che James abbia parlato con Brianna, e lei non mi aiuterà certamente ad aggiustare le cose con Amy, quindi dovrò fare tutto da solo. Bevo per cercare una strategia per riportare Amy da me o per farle capire per lo meno che Erin non è la persona giusta per lei.

Lo sono io?

Forse. Sicuro meglio di quel biondo ossigenato che lei crede di conoscere tanto bene.

Se l'è sicuro portata a letto. Immaginare il corpo di Amy sopra un ragazzo che non sono io mi dà i nervi, così finisco per calare il quarto bicchiere di qualunque cosa la rossa mi stia rimettendo ogni volta che lo vede vuoto.

"Vuoi parlarne?"

All'inizio penso di non averne voglia, ma magari un parere femminile è quello che mi serve.

"Ho fatto una cazzata. Ho allontanato l'unica ragazza che volessi davvero e ora lei sta con uno che non la merita."

La ragazza si gira a rimettere al suo posto la bottiglia di vetro tra le altre affilate lungo il muro e penso che forse non voglia sentire le mie prediche per un'altra ragazza. Non so, ma parlare della ragazza di cui sei innamorato ad una con cui sei andato a letto non mi sembra moralmente etico.

"Qual è la domanda?" dice appoggiando i gomiti al bancone e unendo le mani.

"Come faccio a rimettere le cose apposto?"

"Dipende da cosa le hai fatto"

"Tecnicamente niente" inizio a dire.

"Risposta sbagliata!" mi interrompe lei levandomi il bicchiere da sotto il naso "Voi maschi credete di non aver fatto nulla, ma la mente femminile è contorta, rimugina e si logora fino a quando non scova qualcosa per mettervi alla prova"

"Beh allora se sono stato messo alla prova ho fallito miseramente. Diciamo che ci sono cose di me che non volevo dirle"

"E ti chiedeva di aprirti con lei, immagino"

"Non l'ho fatto e alla prima discussione me l'ha rinfacciato"

"Perché non vuoi dirle nulla?"

"Sono cambiato e non volevo che la persona che ero in passato influenzasse il mio rapporto con lei."

"E perché vorresti stare con una ragazza che non ti accetterebbe per come sei?"

"Bella domanda. Quando ho provato ad aggiustare le cose e a parlarle del mio passato lei mi ha respinto... come se pensasse che avrei preteso la stessa cosa da lei. So che anche lei ha delle ferite ed è stato più facile per entrambi tenere tutto per sé, ma questo ci ha allontanati"

"Di solito alcuni ragazzi aspettano che l'avversario faccia un passo falso così da riprendersi la ragazza. Tu sei disposto ad aspettare?" è una domanda retorica ovviamente e ho come l'impressione che lei e Taylor potrebbero essere grandi amiche. Due spiriti affini che rubano cuori e fanno shopping insieme.

"Mi manca" è l'unica e sconsolata frase che riesco a dire e mi sento così patetico.

"E ora saresti disposto ad aprirti con lei?" Ecco il punto della questione. Il mio sorriso di gratitudine è già una risposta. Poggio qualche banconota sul bancone 

"Grazie, Alexandra" ecco come si chiamava!

Cerco le chiavi della macchina nella tasca della giacca e faccio rotta al dormitorio.

Busso tre volte sulla porta rosa e la moretta minuta mi apre.

"Neil, che ci fai qui?"

"Brie, c'è Amy?"

"No Cassidy è tornata un secolo fa ed Amy è tornata all'appartamento, perché?"

"Posso entrare?"

Brianna butta un occhio dentro, probabilmente per vedere se Cassidy è d'accordo, e spalanca la porta.

"Comann!" urla la ragazza che era già in pigiama dentro il letto "Non mi avevi detto che Neil fosse QUEL Neil!"

"Tu non dovresti rimettere in ordine il bagno visto che hai appena finito di fare la doccia? O vuoi lasciarmi una spasa come ogni volta?"

La mora scosta violentemente le coperte certa di non essere desiderata in questa conversazione privata. Quando sparisce dietro la porta del bagno, Brianna torna a rivolgere la sua attenzione a me. Le sue braccia incrociate non promettono nulla di buono, così come l'espressione severa del suo viso.

"Bella la scenetta di stamattina. Puzzi di alcol, dove sei stato?"

"Dov'è Amy?" ignoro bellamente la sua domanda.

"Dove sei stato?" ma mi rende le cose più difficili.

"A un bar" confesso guardando automaticamente la punta delle scarpe.

"Hai guidato dopo aver bevuto!"

"Ahi, pazza!" mi aveva tirato davvero un rovescio sulla bocca dello stomaco? Pazza. Voleva forse farmi rivomitare tutto? "Ho bevuto qualche bicchierino, ma non sono ubriaco."

"E cosa ci fai qui? Hai bisogno di avere la mente annebbiata per parlare con Amy?" è palesemente incazzata e capisco perché, ma non giustifica perché lo sia così tanto.

"Mi sta evitando, volevo sapere perc.."

"Perché sei un coglione! E se non te lo dice lei te lo dico io"

"Lo so"

"Senti Neil, io ed Amy abbiamo passato le pene dell'inferno e l'ultima cosa che voglio per lei è un coglione che la abbandoni a se stessa. Non ora che sta ricostruendo la sua vita pezzo dopo pezzo. Se tu non sei in grado di garantirle questo allora lascia che sia qualcun altro a darle quello che cerca" se un paio d'occhi potessero fulminare io sarei già morto.

"Non c'è niente che non farei per qualcuno che amo"

È la mia unica confessione e quando la pronuncio negli occhi di Brie si spegne il fuoco della rabbia.

"Tu la ami?"

Non è a lei che devo rispondere.

"Dille solo che mi dispiace per come stanno andando le cose tra noi, che vorrei che ci riavvicinassimo. Soprattutto dille che so che sono un coglione e non le farei mai del male" senza aspettare la sua risposta esco dalla porta rosa e torno nell'altra ala del dormitorio.

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