SOS

5.4K 377 441
                                    

Haley

Lo zaino sulle mie spalle è scomodo e il tempo che passa lo rende ancora più pesante. Siamo partiti all'alba e ci siamo messi in marcia verso le montagne che dividono a metà l'isola, creando una sorta di barriera che protegge ulteriormente la Base 1. 

È ancora una meta lontana, ma quando arriveremo su quelle cime che si intravedono all'orizzonte, vorrà dire che saremo a tre quarti del viaggio. Per ora non ci resta altro che seguire il fiume, che scorre tranquillo accanto a noi, regalandoci acqua fresca a volontà.

Dal pomeriggio prima non abbiamo più incontrato Vuoti sul nostro cammino, ma tutti sappiamo che è solo questione di tempo. Come è stato fatto notare da Samantha, è impossibile che i Consiglieri non sappiano della nostra presenza e del nostro arrivo. Magari non sanno la nostra posizione esatta, ma una vaga idea a volte basta per sguinzagliare i Vuoti alla nostra ricerca. 

"È quasi ora di pranzo...propongo una pausa." dico dopo un paio di minuti, lo stomaco che ha iniziato a brontolare da più di un'ora ormai. 

"Siamo indietro con la tabella di marcia-" mi risponde Samael controllando l'orologio che tiene al polso con sguardo critico. È in testa al gruppo e anche se non è stato ufficializzato da nessuno, è diventata la nostra guida e capo di questa spedizione. 

"Andiamo Sam, stiamo tutti morendo di fame." interviene Samantha, appendendosi alle spalle del Compagno come una bambina troppo cresciuta. 

Il loro comportamento è completamente cambiato da ieri sera, la stanchezza e il malumore lavati via da qualche ora di sonno.

"D'accordo ma non possiamo fermarci troppo." Samael non ci mette molto a sciogliersi come neve al sole quando si tratta della Compagna, e dopo qualche altro passo nell'erba che si sta sempre più accorciando, ci sediamo, chi grugnendo e chi sospirando.

Fortunatamente l'ombra della boschetta ci ripara un po' dal sole dell'una di pomeriggio che è implacabile. Nonostante la dimensione non molto vasta, gli alberi si ergono dal terreno in modo fitto, impedendo di vedere il fondo del bosco, ma solo un ammasso di arbusti e tronchi scuri.

Il cielo oggi è perfettamente limpido e il sole scotta sulla testa, costringendoci a trovare dei metodi per coprirci: Samantha ha tirato fuori una fascia chiara con cui fasciarsi i capelli, mentre noi altri stiamo utilizzando il cappuccio in dotazione con la divisa. 

Non è la soluzione migliore, ma è anche l'unica che abbiamo.

Ognuno tira fuori dal proprio zaino il cibo che è rimasto, facendo in modo da non consumarlo tutto in una volta. Ovviamente non abbiamo provveduto a portarci dietro cibo a sufficienza per il la durata totale di questo viaggio quando neanche noi sappiamo quanto staremo via. 

Abbiamo portato quello che potevamo infilare in un unico zaino insieme ai vestiti e oggetti indispensabili e Sahar ci ha invitati a cacciare o pescare dove possibile.

Per ora purtroppo non abbiamo visto molti animali, e quelli che si sono mostrati a noi erano troppo spaventati dalla nostra presenza per farsi avvicinare.

"Forse è meglio avvisare Sahar di ciò che abbiamo visto fino ad ora, dato che abbiamo tempo per farlo. Non sappiamo cosa potrebbe succedere dopo...possiamo approfittare di questo momento di calma."  interviene Ardin dopo qualche minuto di silenzio, masticando furiosamente su un pezzo di carne secca. È un po' pallido in viso, come se avesse mangiato qualcosa di andato a male e a giudicare dall'aspetto di quella carne, forse la realtà non è poi così lontana.

"Mi ero quasi dimenticata di lei." commento con tono freddo, sapendo benissimo che non è colpa sua se ci siamo ritrovati in questa situazione, ma prendersela con qualcuno aiuta a sopportare la stanchezza del corpo e mente.

Compagni Di Guerra - CicatriciKde žijí příběhy. Začni objevovat