era una persona completamente diversa.
ero entrato tante volte in quella camera, o in quella casa. Ogni giorno lo trovavo nel garage, con una birra e la sua adorata moto. Altre volte lo avevo trovato irritato, ma che faceva azioni dolcissime come medicarmi le ferite.
Ma oggi, oggi avevo visto per la prima volta Jungkook completamente distrutto, e la cosa non sapevo come decifrarla: era sempre stato molto forte davanti a me, forse proprio per sentirsi piú sicuro di sé, ma ora lo vedevo umano, normale.
"kook?"
alzó presto la testa verso di me, spalancando gli occhi e per un attimo mi ritrovai a sorridere intenerito davanti ai suoi occhi rossi, esattamente come il suo naso; era una visione carina quanto distruttiva. vederlo cosà distrutto mi stava facendo aprire il cuore in due.
"c-che ci fai qua?"
"volevo scusarmi e chiarire certe cose."
dissi serio, anche se dentro desideravo solo poterlo abbracciare e urlargli che lo amavo.
"Beh, non vedi che non sono dell'umore adesso?"
si puntó un dito contro e ironizzó la cosa, prese un fazzoletto e si soffió il naso. guardai a terra solo per poi andargli incontro e sedermi sul suo letto.
"lo so e mi dispiace molto, p-perché in parte è anche colpa mia…"
lui annuÃ, anche se non mi guardó mai negli occhi e la cosa mi fece stare male. "Dispiace anche a me di averti ferito. Ma… Adesso non sono davvero dell'umore. Perciò, scuse accettate, ora puoi anche andartene a casa"
"no aspetta, non ho finito!" mi stava già spingendo via dalla sua camera e io lo fermai, lui alzó gli occhi al cielo irritato.
pure quando era distrutto continuava a tenere la sua postura. i nostri occhi si incontrarono e io arrossisco, ma mi imposi di stare calmo. Portai le dita ad accarezzargli le guance per poi arrivare ai contorni delle ciglia e togliergli quei liquidi cristallini. Il suo sguardo finì alle mie labbra per un momento e sapevo che mancavano ad entrambi.
ma prima di baciarlo, dovevo chiarire certi fatti.
"Jungkook, - presi un bel respiro - sin dal momento che ci siamo conosciuti, non credevo nemmeno che potessi importarmi qualcosa, siccome tu eri il mio bullo e io ero una cosiddetta preda. Ma, da quando hai iniziato a fare parte della mia vita, tutto è diventato colorato, e purtroppo non ho mai avuto modo di confessartelo, ma se c'è una cosa che mi hai fatto cambiare, è che ogni giorno diventava sempre piú difficile fare finta di niente."
presi una pausa per deglutire, per guardarlo negli occhi e lo trovai solo attento alle mie parole, così ripresi a parlare.
"Dopo quello che è successo, ho dovuto prendermi del tempo per me stesso anche se avevo voglia di risposte, ma non te le ho mai cercate perché sapevo che non me le avresti date. La colpa è stata in parte anche mia, ho sbagliato ad allontanarti dopo che ti sei mostrato sincero delle tue scuse, ma io non ti ho dato un opportunità per lasciarti parlare e spiegare. Tra noi non c'è mai stata una vera conversazione, è sempre bastato guardarti negli occhi per leggere certe cose."
gli presi le mani e gli feci un mezzo sorriso.
"So che è tardi per rimediare, e forse ormai la nostra 'relazione' è persa, ma… non voglio lasciare tutto indietro e avere dei rimpianti… Ho capito che posso cambiare il futuro con piccole azioni. Sto meglio, ma da egoista ho pensato solo a me, lasciandoti indietro. - lo guardai negli occhi, puntando il mio triste e pieno di rimorso nei suoi ancora leggermente confusi e ingenui. Sorrisi intenerito e giurai di averlo visto arrossire. - possiamo ricominciare? perché io muoio dalla voglia di conoscerti. Per davvero stavolta."
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ČTEŠ
uragano di stelle. | TAEKOOK ✓
RomanceBully Au Kookv Jungkook ha una malattia, la schizofrenia e i disturbi del comportamento. Taehyung è un ragazzo depresso con problemi di autolesionismo e viene bullizzato da Jungkook. Leggere il glossario per i TW. [Triggered Warning] e il disclaime...
34 ─ 𝐰𝐡𝐚𝐭 𝐮 𝐜𝐚𝐥𝐥 𝐭𝐡𝐚𝐭
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