-Hermione. Psst, Hermione.- Draco Malfoy sussurrava piano il nome della sua ragazza.
Aveva le mani strette attorno alla mazza da Baseball, un gioco babbano che aveva conosciuto quell'estate, ed era nascosto dietro la porta della stanza a Malfoy Manor che condivideva con la sua ragazza.
-Che c'è Draco? Perché bisb...-Hermione non finì la frase, perché una mano si posò sopra la sua bocca, tappandola, e la trascinò indietro.
-Sssht! Stai zitta!- terrorizzata, la ragazza si voltò.
-Che hai? Cosa c'è di così tanto pauroso da chiamarmi dal bag..?- tacque quando Draco le portò un dito sulle labbra.
-Siamo in pericolo. C'è qualcosa che continua a far rumore, sul letto.- puntò alle sue spalle, verso il letto. -Credo sia una bomba, Hermione. Dobbiamo scappare.- la ragazza lo fissò storto, convinta che la stesse prendendo in giro.
Ma il biondo non era mai stato più serio.
Lo sguardo era impaurito e serio.
La mascella era serrata e i capelli erano scompigliati.
-Draco, stai scherzando?- il biondo scosse la testa.
Allora, la mora, cominciò a spaventarsi.
Si voltò verso il letto ma non vide nulla.
L'unica cosa che c'era sulle lenzuola bianche era il suo cellulare, che continuava a vibrare ed emettere piccoli bip all'arrivo dei messaggi.
-Ma non c'è niente sul letto!- protestò.
-Guarda bene. Quella cosa nera, rettangolare, con la cornice rossa.- sollevò alta la mazza da baseball.
-Draco. Non c'è assolutamente niente sul letto. Solo il mio cellulare.- sollevò gli occhi al cielo.
-Il tuo cosa?- Hermione sbuffò e si allontanò dal biondo.
-Il mio cellulare. Vieni, ti faccio vedere.- lo prese per mano e lo trascinò fino al letto.
Prese il telefonino e lo mise in mano al ragazzo.
-Vedi? È solo il mio cellulare.- proprio in quel momento l'aggeggio vibrò e lo schermo si illuminò, segnando l'arrivo di un altro messaggio.
Draco lanciò un urlo e tirò il cellulare più lontano che poté.
Afferrò Hermione e si buttò a terra con lei.
-ESPLODE!- chiuse gli occhi stretti, attendendo la sua fine che, naturalmente, non arrivò.
Hermione, rimase un attimo scioccata e, quando si riprese, scoppiò in una fragorosa risata.
-D-PUAHAHAH-DRACO MALFOY HA...AHAHAHAH...PAURA DI UN... AHAHAHAHAH... DRACO MALFOY HA PAURA DI UN CELLULARE?- la mora stava letteralmente rotolando a terra dalle risate, tenendosi la pancia per il troppo ridere.
Draco, ancora steso a terra, si alzò e la fissò malissimo, incrociando le braccia sul petto.
Hermione, dal canto suo, continuava ad indicare prima Draco, poi il telefono, buttato dall'altra parte della stanza, e a farfugliare cose non capibili ridendo.
L'ex Serpeverde si sedette sul letto con le braccia incrociate e il broncio.
-Avvisami quando hai finito, eh.- Hermione, sempre ridendo, gli fece un cenno con la testa e continuò a ridersela.
Dopo circa mezz'oretta, torno in sé e si alzò, afferrò il cellulare e si sedette accanto al fidanzato.
-Vedi, Draco, questo si chiama cellulare. È un aggeggio tecnologico che serve per chiamare e mandare messaggi.- lo spiegò gesticolando, come se stesse parlando con un bambino di cinque anni e non con un dicianovenne.
-Quindi... vuoi dirmi che i babbani comunicano con....con stupidi aggeggi luminosi di plastica?- aggrottò le soppraciglia.
-Beh, diciamo di sì.- Hermione annuì.
E, sotto lo sguardo stranito della ragazza, il biondo scoppiò a ridere talmente forte che cadde dal letto, trascinandosi dietro anche la Grifondoro.
