Centoventicinque - Capitolo di sfogo

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Penso di essere diversa. DIVERSA. Diversa in senso cattivo non buono. Quando ero piccola odiavo i piercing e i tatuaggi, pensavo che ci li portasse fosse un "drogato", ora invece li amo, e se potessi mi riempirei il corpo di essi. Invece, mi tocca aspettare i fatidici 18 anni per potermeli fare. Quando ero piccola credevo nel principe azzurro. Pensavo che un giorno il mio principe azzurro sarebbe arrivato, e mi avrebbe amato come volevo essere amata. Pensavo che sarebbe venuto con il suo cavallo bianco e in groppa ad esso, mi avrebbe portato lontano da qui, via da tutti. invece, a mie spese, ho imparato che il principe azzurro non esiste. Quando ero piccola, odiavo cadere, perché sapevo che dopo mi si sarebbe formate delle sbucciature sul corpo, che ci avrebbero messo settimane a guarire. Ora invece rovino il mio corpo, mi faccio degli squarci nella pelle, solo per il gusto di farlo, e perché gli altri mi fanno sentire solo una nullità, un peso, e questi una volta guariti lasciano segni, cicatrici. Penso di essere diversa ora. Io sono una convinta sostenitrice dei gay, e dei loro diritti. Io amo il mio ragazzo. Ma ora penso di essere diversa. E non in senso buono. Penso di essere lesbica. Penso che mi piacciano le ragazze. Io lo ripeto: sono una convinta sostenitrice dei gay e non penso che il loro amore sia sbagliato. Essere gay non è sbagliato, ma cavolo, su di me lo penso. Ogni volta che sono con il mio ragazzo, e soprattutto tra ieri e oggi l'ho notato, e vedo passare una ragazza, devo per forza guardarla, scrutarla, ammirarla, guardare il suo viso, le sue curve, le sue gambe, il suo corpo. Magari lo faccio perché penso solo che loro siano belle e io no, e quindi ne sono gelosa. Ma invece no. so che non è così. Le guardo in modo diverso. In un modo diverso, uno sguardo diverso, che una ragazza di sedici anni, non dovrebbe dare alle ragazze. anche se non è facile, se a complicarti la vita ci sono dei genitori omofobi, che odiano i gay, e per cui non voterebbero mai 'si' per i matrimoni gay, o per i loro diritti. Io con il mio ragazzo sono felice, ma ogni volta che sono in sua compagnia, non vedo l'ora che tutto finisca, come se fosse tutta una farsa, una bugia, e una copertura che devo tenere. Forse non l'ho mai davvero amato come pensavo. Se fosse davvero così, mi dispiacerebbe davvero tanto per lui, perché gli ho fatto solo sprecare del tempo prezioso in cui avrebbe potuto trovare l'amore della sua vita. Se fosse davvero così, nessuno mi guarderebbe più allo stesso modo. Le persone mi guarderebbero ancora più male di quello che già fanno. Anche i miei genitori non mi guarderebbero più allo stesso modo. Forse mi odierebbero. Ma, se fosse davvero così, io lo accetterò senza vergognarmi. Io non ho nulla di cui vergognarmi. Essere gay, lesbiche, bisessuali non è una vergogna. Dobbiamo solo essere fieri di ciò che siamo, perché amare lo stesso sesso anziché l'opposto non è una vergogna. Dobbiamo solo essere fieri di noi. Comunque sia, non credo che qualcuno abbia davvero letto questa pappardella, ma se tu lo hai fatto, sei davvero una persona speciale e mi scuso per lo sfogo e, ti prego, non mi giudicare se mi piacciono le ragazze (anche se è ancora da scoprire).

I Love You, Don't Forget 2 ☾Место, где живут истории. Откройте их для себя