Capitolo 2

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Passato qualche giorno, superata la tristezza del funerale, era ora di pensare all'eredità lasciata dalla nonna. I nostri genitori andarono al lavoro presto mentre noi dovevamo preparare i bagagli per andare in vacanza alla casa di campagna della nonna.
<<Kio, oggi pomeriggio ti va di uscire con gli altri?>> <<ok.. chi c'è?>> chiesi come se non sapessi la risposta; usciamo con gli stessi quattro amici da quando siamo nati << i soliti: Marisol, Diego, Nora e Theo>> <<ovviamente. Va bene dai vengo anche io>>.
La mattinata passò tranquillamente fra pulizie, pause tiktok, preparazione delle valigie e chiacchere; poi andai a cucinare mentre Kai preparava la tavola.
ci preparammo per uscire, mi vestii in maniera comoda con dei pantaloncini corti da pallavolo e una maglietta larga di Stitch uguale a quella di mio fratello, andammo al luogo dell'appuntamento e trovammo già tutti là. Il pomeriggio passò tranquillo e divertente, andammo a prendere un gelato e poi al centro commerciale; già nel parcheggio iniziammo a fare danni salendo in 5 su un carrello spinti da mio fratello, siamo stati rincorsi da una guardia e siamo caduti con tutto il carello sull'asfalto ridendo come degli idioti. Una volta scappati dalla guardia siamo entrati nel centro commerciale e siamo andati in un negozio dove c'erano dei vestiti eleganti da donna, di quelli con la gonna lunga che si usano a matrimoni o diciottesimi e li abbiamo fatti indossare ai Bro della compagnia: mio fratello stava davvero da dio con quel vestitino lilla con la gonna medio-corta in tulle e il corpetto ricamato da fiori gli faceva risaltare i suoi bellissimi occhi verde smeraldo, ma anche Diego non scherzava con il vestito rosa antico dalla gonna lunghissima a campana e il corpetto in pizzo con le spalline a fiori ricadenti sulla sua pelle candida come la neve, i capelli neri come la cenere e le labbra rosse come le rose; non assomigliava affatto a Biancaneve, ma quello davvero bello era Theo con un vestitino bordeaux lungo con la gonna a sirena e i brillantini, con i capelli biondi e lunghi sciolti sembrava davvero sua sorella più grande Natasha; poi Kai, geniale come al solito, nel togliere il vestito face uno strappo sulla schiena; facemmo finta di niente e uscimmo di fretta dal negozio sperando che nessuno ci avesse visto. Alla fine Marisol e Nora si fermarono a una di quelle macchinette dove si pescano i giocattoli e riuscirono a vincere un pupazzo di kung-fu panda gigante che poi regalarono a me e Kai.
Decidemmo di stare fuori a mangiare al Mc e di andare poi a vedere un film alla sera al cinema, quindi chiamammo nostra madre che ci diede il permesso e ci dirigemmo al Mc; mentre mangiavamo io e Nora notammo un tipo carino al tavolo di fronte al nostro e volevamo chiedergli l'instagram, un'ora per decidere chi sarebbe dovuta andare e alla fine ci cacciammo brutalmente Kai che con una sfacciataggine non da tutti gli chiese l'Instagram, ricevendolo con annesso un "amico non sono gay" seguito da delle risate da parte di entrambi; poi non so cosa si siano detti ma Kai rimase a parlare con lui ancora per un po' prima di ritornare al tavolo dandoci vittorioso l'Instagram di quel ragazzo. Finito il Mc andammo al cinema a vedere, udite udite, ELEMENTAL scelto da Diego, Marisol e Nora; io non ero molto convinta, ma mi sbagliavo: fu spettacolare e davvero bello. Alla fine tornammo a casa e, stanchi com'eravamo, ci addormentammo appena toccato il cuscino, dimenticandoci di quello che ci aspettava domani.


















Nagatora Where stories live. Discover now