𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟏

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Hen era rimasta ai margini del bosco per tutto il tempo. Vigliacca, si era detta. Ma era stato suo compito fornire le giuste informazioni e ora era suo compito mantenere l'anonimato, per continuare il suo lavoro. Il gruppo dei guardiani di quella foresta era stato trattenuto con l'inganno lontano da lì, così che all'arrivo dei cacciatori - totalmente inaspettato - nessuno sarebbe stato in grado di aiutarli. Nessuno, tranne lei. La donna era poggiata contro uno dei tronchi che non erano in fiamme. Guardava in lontananza il fuoco inghiottire la vita di chi le aveva tolto il passato. Era giusto, continuava a ripetersi. Era quello per cui aveva lavorato per anni. Eppure il suo stomaco era stretto in una morsa. Le urla, l'odore di bruciato, e poi il silenzio. Aveva la nausea, ma stringeva i denti. Andava bene così. Fu solo quando fu sicura che il suo arrivo non avrebbe potuto cambiare le sorti dei druidi, che si decise ad avanzare verso il fulcro di quella tragedia. Indossava la divisa dei guardiani, in pelle rossa e aderente abbastanza da permetterle ogni movimento con agilità ed efficienza. Sul fianco sinistro portava la spada, la sua arma personale. Solo lei poteva impugnarla perché solo lei aveva imparato a gestire il dolore che l'elsa faceva riverberare in tutto il suo corpo. Si era addestrata per anni, per riuscire a sopportarlo. Fu a quel punto che vide la chioma rossa di qualcuno ancora in piedi, ancora viva, che si rifletteva tra le lingue infernali di un fuoco che aveva strappato la vita alla sua famiglia. I cacciatori era già scomparsi all'orizzonte, probabilmente si erano lasciati sfuggire una preda.

< Sophia...>

Le sfuggì così, d'istinto, riconoscendola come una delle giovani druide che aveva - in teoria - giurato di proteggere. La voce si quella donna, che Sophia aveva clriconosciuto subito. Era arrivata per proteggerla? Era arrivata troppo tardi. Con le lacrime agli occhi, la ragazza si volta vedendo dinnanzi a sé la donna, che nel suo abito rosso non sembrava poi così sconvolta. Sgrana gli occhi accorgendosi che quella divisa era dei cacciatori di druidi, per un millesimo di secondo il cuore si ferma, le era crollato, di nuovo, il mondo addosso. Non poteva credere che la donna che le aveva giurato protezione fosse al cospetto di quelle persone, che per decenni, cacciavano la razza della ragazza. Fa un passo indietro spaventata, non poteva e non doveva fidarsi di colei che le era sempre stata vicina; della persona che aveva mangiato al tavolo insieme alla sua famiglia e aveva dormito insieme a lei. Non poteva credere di esser stata ingannata dalla persona che reputava sorella. Non dice una parola, la guarda con gli occhi di chi era amareggiato e probabilmente, non le avrebbe mai più rivolto la parola. Quel dolore atroce stava ampliando il suo potere, come se sa un momento all'altro si sarebbe trasformata in qualcosa di più pericoloso. La donna non poteva immaginare cosa il dolore stesse mostrando agli occhi della druida. Non percepí come quel fraintendimento potesse essere pericoloso. Così avanzò di un passo, quando la vide indietreggiare. Perché si allontanava? Forse aveva capito qualcosa, anche se Grethen era rimasta ai margini per tutto il tempo. Doveva essersi tradita, non c'era altra spiegazione. Non immaginava che il colore delle fiamme stesse giocando un brutto scherzo, illuminando eccessivamente la sua divisa che altro non era che quella dei Guardiani. La domanda più importante rimaneva solo una. Perché lei si stava avvicinando? Doveva andarsene, lasciare che tutto si riducesse in cenere. Aveva ottenuto ciò che voleva, e sapeva che prima o poi avrebbe sentito il senso di giustizia e felicità. Anche se ora sentiva soltanto amarezza. Indurí lo sguardo, cercando di cogliere altri movimenti nel campo. Ma sembrava che solo Sophia fosse rimasta in piedi. Forse era persino ferita: da quella distanza non sapeva dirlo. Mise la mancina sull'elsa della spada, estraendola con fare guardingo. Non sembrava minacciare la druida, ma tenersi pronta ad un attacco su altri fronti.

< ...cosa è successo? >

La ragazza con gli occhi il lacrime cade a terra mettendosi le mani fra il viso. La sua mente stava facendo brutti scherzi quando capì che Hen aveva la sua divisa da guardiana e non quella dei cacciatori. Iniziando a singhiozzare prova a rispondere a quella semplice domanda, che semplice per lei, non era. Cosa doveva fare adesso? Era rimasta da sola, nessuno so era salvato se non lei. Come se qualcuno l'avesse protetta. Il fuoco non l'aveva minimamente sfiorata, non aveva ne ustioni, e ne tagli. Non so dava una spiegazione a tutto ciò. Prendendo quel poco dibrespiro che le rimaneva in corpo, alza il viso guardando negli occhi Hen.

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⏰ Last updated: May 21, 2023 ⏰

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Sophia Thomson Where stories live. Discover now