Epilogo

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La Gazzetta del Profeta, 25 Giugno 1995

La fine dei giochi

Il Torneo Tremaghi si conclude con la vittoria per la scuola di Hogwarts

L'incredibile chiusura della terza prova ha stupito ogni mago e strega in circolazione. Come è già di pubblico dominio, il Torneo Tremaghi fu indetto per la prima volta verso la fine del 1200. Continuò poi ad essere disputato ogni cinque anni, fino ai primi anni del XIV secolo, come un confronto amichevole tra le tre più prestigiose scuole magiche d'Europa: la Scuola di Magia e di Stregoneria di Hogwarts, l'Accademia della Magia di Beauxbatons e l'Istituto Durmstrang. Tuttavia, il tributo di morti divenne così elevato che si decise di sospenderlo. Quest'anno, però, l'Ufficio della Cooperazione Magica Internazionale ha deciso di ricreare l'evento, tentando di renderlo più sicuro, onorevole e sportivo. E così è stato. Le tre prove affrontate dai campioni hanno permesso di testare il loro coraggio, l'intraprendenza, l'intelligenza e le loro abilità magiche. Bartemious Crouch Senior, il direttore incaricato dell'organizzazione del Torneo, ha dichiarato di essere «Estremamente soddisfatto del lavoro e di quello di ogni dipendente delegato. C'è stata qualche complicazione iniziale, lo ammetto, ma è comunque andato tutto secondo i piani. L'obbiettivo era quello di un Torneo in onore dei passati, soprattutto delle vittime e dei caduti persi durante questi giochi.»
Per quanto riguarda i prossimi anni, ha ammesso di non sapere se verranno nuovamente celebrati, forse per paura di possibili ripercussioni o per i costi elevati. Di sicuro questa edizione del 1994-1995 verrà ricordata come caso eccezionale, vista la partecipazione di ben due campioni per la Scuola di Hogwarts del quale, in ogni caso, solo uno è riuscito ad arrivare in cima alla vetta: Cedric Diggory, Tassofrasso, 17 anni. Il giovane ha trionfato uscendo dal labirinto con in mano la Coppa, svelatasi una guida sicura che lo ha portato direttamente al traguardo. «Sono felice del mio percorso. Le sfide erano davvero toste e richiedevano un buon livello di concentrazione, ma le ho affrontate una ad una e alla fine sono riuscito a vincere.» ha risposto Cedric, una volta intervistato. «Dedico questa vittoria ai miei genitori, che ogni giorno mi accompagnano nel percorso della mia vita. Ma ringrazio anche gli altri campioni, con cui ho stretto un legame di amicizia che non mi sarei mai aspettato.»
La cerimonia si è poi svolta in presenza di tutte e tre le scuole, con enormi festeggiamenti e una ricompensa di mille galeoni per il campione in carica.

Hermione finì di leggere e sorrise. In allegato, bella in grande e al centro della pagina, una foto di Cedric con la Coppa scintillava tra i flash dei giornalisti. Ai lati, sua madre commossa e suo padre - visibilmente eccitato - facevano da cornice a quel terzetto famigliare davvero ben riuscito.

Era contenta per lui. Sapeva quanto tenesse al Torneo, e la vittoria era più che meritata. Ma era anche preoccupata: nessun articolo su cosa era accaduto realmente, su come i Mangiamorte fossero entrati ad Hogwarts e di come avessero annunciato il futuro ritorno del Signore Oscuro. Come le aveva già detto Silente, l'organizzazione e il Ministero si rifiutavano di credere che Voldemort fosse tornato.

Chiuse le pagine del giornale con una certa foga, quasi infastidita, e si concentrò su una piccola busta scivolata dalla sua tasca. La lettera di Viktor.

La prese velocemente tra le mani e l'aprì, senza pensarci troppo.

Hermione,
Non avrei mai pensato di incontrare qualcuno come te. Mi hai aiutato fin da subito. Sei un'amica straordinaria, e ti auguro il meglio. Tu e Cedric rimarrete sempre nei miei pensieri. Spero di vedervi presto, magari in circostanze migliori, anche solo per parlare.
In attesa di una tua risposta, ti lascio il mio indirizzo. La Bulgaria è stupenda e so che ti piace viaggiare. Se mai ti troverai nei paraggi, non esitare a contattarmi. Mi dispiace salutarti in questo modo. L'importante è sapere che stai bene. E mi raccomando, prenditi cura di te.
Con affetto, Viktor.

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