Tommaso (1)

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Cara Clarissa,                                     21 Ottobre 
Oggi è una giornata grigia, come tutte da un mese a questa parte, la pioggia cade incessante da una settimana ormai e quasi ogni giorno mi chiedo a cosa pensi, a te che la pioggia non è mai piaciuta e che Ottobre è sempre stato il tuo mese più odiato.
È poco più di un anno che non ho tue notizie, chissà se alla fine studi storia o psicologia, se hai passato tutti gli esami del primo anno o se alla fine hai deciso che l'università non fa per te.
Nonostante sia passato un anno, non riesco a metterti da parte, a non domandarmi cosa diresti se mi vedessi prendere tutte queste decisioni che da qualche tempo mi sembrano così terribilmente sbagliate.
Ti sei insinuata sotto la mia pelle, dentro ad ogni organo interno e hai reclamato parte del mio cuore come tua.
Ogni tuo dettaglio è rimasto impresso in me; l'odore dello shampoo ai frutti rossi, lo yogurt alla banana che mangi prima di andare a dormire, l'ossessione per Botticelli, il sole tatuato sulla schiena, il profumo di Giorgio Armani che fregavi sempre a tuo fratello, i libri di poesia di tua madre che tieni sul comodino, le canzoni di Peter White che cantavi a squarciagola e dicevi che ti ricordavano me.
Esco con un'altra ragazza da diversi mesi ormai, chissà se ne sei a conoscenza, se qualche nostro amico te l'ha detto.
Sai, lei è così diversa da te, è gentile, è premurosa, mi salva in quelle giornate in cui non voglio ricordare nemmeno il mio nome.
Con lei non ho avuto paura ad avvicinarmi, a parlarle, anzi mi è venuto naturale iniziare una conversazione e dirle che mi sarebbe piaciuto rivederla.
Con te era sempre un salto nel vuoto, una sfida continua.
Dietro il tuo viso angelico celavi un'anima fredda e disillusa, spietata ed incomprensibile; quante volte mi sono perso nel labirinto che avevi nella tua mente e quante volte ci siamo detti addio con un'asprezza e un astio che non credevo possibili.
Con lei invece mi sforzo di essere migliore, di ammorbidire i miei spigoli.
Tu eri un tornado e io uno tsunami e ci siamo annientati a vicenda.
Credo di amarla Clarissa, con lei mi trasformo, mi lascio illuminare dalla sua luce.
Non credevo che avrei potuto amare un'altra donna, credevo che tutto l'amore che avevo in corpo appartenesse solo a te.
Spero che anche tu stia amando un altro uomo e che lui abbia le capacità di calmare quell'uragano che hai dentro, e non di alimentarlo come facevo io.
Anche se io e te non ci amiamo più, resterai l'unica per cui il mio cuore salterà un battito, per cui le mie gambe cederanno, per cui il mio stomaco si annoderà.
Ho tatuate su di me le coordinate di Copenaghen, il nostro ultimo viaggio insieme; resterai impressa sulla mia pelle come in ogni centimetro del mio corpo, perché nonostante tutte le grida, l'odio, il risentimento, i morsi, i graffi, gli spasimi, io e te siamo stati, per un lieve istante, infiniti.


                                                                Tommaso

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⏰ Last updated: Nov 13, 2019 ⏰

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