𝘊𝘏𝘈𝘗𝘛𝘌𝘙 𝘍𝘐𝘝𝘌 ⸻ troppo vicini ma così distanti

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"I miss ya, I miss ya,
I really wanna kiss you
but I can't"

HARRY, PER QUANTO CI AVESSE PROVATO, NON RIUSCIVA A CAPIRE, perché mai non avrebbe potuto farlo?

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HARRY, PER QUANTO CI AVESSE PROVATO, NON RIUSCIVA A CAPIRE, perché mai non avrebbe potuto farlo?

"Non vuoi o non puoi?" chiese Harry.

"Senti Harry è complicato..." rispose Max, con una lacrima che le scorreva senza controllo sulla guancia. Il ragazzo non aveva mai visto piangerla prima ad ora e fu lì che capì che fosse una cosa importante.

"Permettimi di capirlo e..."

"Basta Potter! Ho detto di no!" detto ciò, Max si alzò velocemente lasciando Harry da solo.

Se fosse rimasta anche un solo altro secondo lì, probabilmente avrebbe abbattuto i suoi muri e abbassato le sue difese perché la voce di Harry calma e gentile l'aveva mandata in panico.
Come poteva una persona importargliene di lei? Cosa ci trovava Harry in lei da voler essere sua amica? Si rispose che Harry era solamente un ragazzo molto dolce e premuroso con tutti e che quindi lo era anche con lei.

Mille pensieri gli offuscavano la mente: Max doveva essere forte e piangere significava debolezza. Era arrabbiata, anzi furiosa ma anche tanto triste, triste di tenere dentro tutte le emozioni e soprattutto era spaventata perché prima o poi sarebbe scoppiata, ed era l'ultima cosa che avrebbe voluto che accadesse.

Harry nel frattempo, ancora seduto sull'erba, si malediceva per aver usato un tono troppo duro con lei. Anche se la colpa non fosse di Harry, lui se la diede lo stesso.

Tormentandosi per giorni.

-

Il giorno prima della partita di Quidditch, Oliver Wood riunì la squadra per una comunicazione e per un allenamento.

"Domani ci sfideremo con i Tassorosso, perché i Serpeverde hanno rimandato la partita per via di Malfoy che ha il braccio ingessato"

"Quell'imbroglione!" esclamò Harry "Malfoy non ha niente che non va nel braccio, è un attore!"

"Attore o meno hanno rinviato la partita" disse Wood fermo. "Su ragazzi, alleniamoci perché c'è una Coppa da vincere quest'anno!"

Dopo il piccolo allenamento pre partita, Harry andò a farsi una doccia passando prima per il suo dormitorio.

In sala comune si scontrò con una ragazza e , quando si guardarono negli occhi, capì che era Max.

A Maxine mancava parlare con Potter, per quanto dura fosse ammetterlo. Non parlavano più di tanto di solito, ma non si può dire neanche che non parlavano. Erano conoscenti. E a Max andava bene così, anzi benissimo.

D'altra parte ad Harry non andava bene, anzi andava malissimo. Non riusciva a darsi pace perché pensava che fosse tutta colpa sua. Forse aveva insistito troppo...

𝐒𝐄𝐂𝐑𝐄𝐓 || 𝘩𝘢𝘳𝘳𝘺 𝘱𝘰𝘵𝘵𝘦𝘳Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora