Estratto: "Ora non posso più tornare indietro" penso chiudendo la porta alle mie spalle. Un gemito di dolore cattura la mia attenzione: mi volto di scatto e la vedo. Un rivolo di sangue le ricade dalla tempia. Poi il suo sguardo si incatena al mio e come sempre un brivido mi attraversa la schiena Rimango immobile mentre le sue iridi policrome mi catturano rendendomi possibile leggere quello che hanno sempre celato, tutto il dolore, tutta la sofferenza del suo passato: i suoi demoni riaffiorano pian piano e mi rendo conto di come portino il mio nome. Lei era come il vetro, così resistente e allo stesso tempo così fragile. Poteva rimanere in balia delle onde ,mentre la tempesta infuriava, per millenni e restare intatta; eppure bastavano pochi centimetri di altezza e cadendo si sarebbe scheggiata,o andata in frantumi. Tutte quelle cadute che l'avevano resa inafferrabile e letale per chiunque tentasse di tenerla tra le dita. Eppure lui, come un mare in tempesta l'avrebbe travolta e levigato ogni suo lato, avrebbe amato profondamente le schegge di vetro insinuatesi sotto la pelle. Eira e Ayden erano questo: ciò che corrode e ciò che viene corroso, ciò che viene ferito e ciò che ferisce. Erano l'uno per per l'altra l'arma più fatale e allo stesso tempo l'unico antidoto capace di rendere invulnerabile ciò che era stato spezzato. Erano entrambi insieme ombra e luce, una fimma che arde incessantemente senza consumare né distruggere. Ma i fuochi sono fatti per estinguersi, e quelle fiamme che lambiscono i cieli col tempo si affievoliscono per poi sbiadirsi nelle loro stesse ceneri. Certi legami sono tanto inevitabili quanto fragili, suscettibili ai ricordi, ai demoni dell'anima, all'orgoglio e alla consapevolezza che una luce radiosa cela molto più dolore e pericolo di una qualsiasi ombra. Copertina realizzata da @GirlOnBookC