"Non sai quanto darei pur di soffrire almeno la metà di quanto soffri tu e risparmiarti tutto questo dolore" con il dito andò a carezzare piano la sua guancia, scendendo lentamente verso la mandibola, tracciando il contorno della mascella, spostando i suo tocco quasi impercettibile verso il collo, finendo quasi sotto l'orlo della maglia, sulle clavicole decorate di nero da quei tatuaggi dei quali non si sarebbe mai stancato di sentire la loro storia nelle nottate passate interamente in bianco. Zayn tentò con tutte le forze di sorridere, lasciandogli un leggero bacio nell'incavo del collo e sospirando di felicità tra i singhiozzi per quei tocchi che lo stavano inebriando, sperando che Niall riuscisse ad apprezzare quei minuscoli gesti, gli unici che riusciva a permettersi in quello stato. Pensò che la sua scelta di andare dal biondo quel sabato sera di otto mesi prima fosse stata la migliore che fosse mai passata per la sua testa.