Il mio coinquilino è uno stro...

By Jessicamal16

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Un appartamento in condivisione con altre quattro persone. Una donna che perderà la testa per il suo coinquil... More

1.Come un pinguino
2. Sei ugualmente strano.
3. Sei impegnata?
4.Le tue lenzuola profumano
5. Bacio mancato
6. Invadente
7. Mi piace la comodità
8. Amo mangiare.
9. L'uomo perfetto.
10. Sei solo un gioco
11. È lui il mio eroe
12. Maledetta torta al cioccolato!
13. Ottimo padre
14. Tua madre è invadente.
15. Sei tu quella bugiarda!
16. Sei quello intelligente.
17. Hai la mia parola
18. Sei gradevole.
19. Caterina
20. Non voglio nemmeno sentire il tuo profumo
21. Il Sign. Robert
22. Lui é solo il mio coinquilino.
23. Mi devi un altro favore
24. Hai rovinato il mio risveglio
L'inferno
25. Sei una donna interessante.
26. Tutta colpa di Brian!
27. Hai pessimo gusto.
28. Piange perchè si sente in colpa.
29. Perché altrimenti saró costretto a farti licenziare.
30. Non si spreca il cibo.
31. Non devi parlare.
32. Lui chi è realmente?
34. Ti stavo aspettando.
35. Tutti meritiamo la verità
36. Quell'uomo è mio!
37. La mia droga.
38. Maledetto panino!
39. Perdonami.
40. Epilogo
Prologo

33. Ma lui chi?

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By Jessicamal16

<<Scusami Andrea, che stai dicendo? >>chiedo nascondendo la sorpresa che mia scaturito questa rivelazione.

<<La verità, adesso fammi dormire>> sbotta, nascondendo il viso, nel cuscino.

<<Andrea ciò che dici non è normale>> insisto, togliendogli il cuscino, lanciandolo.

<<Perché quello che ha fatto lui lo è?>> ribatte, alzando il tono della voce più del previsto.

<<Ma lui chi?>> ripeto, trattenendo la rabbia che affiora.

<< Omar mi ha rovinato la vita, mi ha tolto mio figlio, mi ha tolto la donna che amo. Ed io come un coglione gliel'ho lasciato fare>> sbraita, il viso tutto rosso, le lacrime che scivolano sul suo viso, mi obbligano a interrompere questa conversazione.

<<Riposati>> gli ordino, facendolo sdraiare nuovamente sul letto.

<<Mi dispiace>> sussurra, accarezzandomi il viso.

Cerco di mostrarmi tranquilla, ma le sue parole rimbombano nella mia testa.

Ci sono troppe cose che non mi quadrano.

Troppe verità di cui io non sono a conoscenza.

Andrea è la persona che potrà dirmi la verità.

<<Riposati>> ripeto, trattenendo l'ira che emerge al solo pensiero che Omar mi abbia mentito per tutti questi anni.

Sono stata la marionetta, di tutti.

<<Dormi con me?>> chiede, afferrando il mio polso per trascinarmi nel suo letto.

<<Non oggi>> affermo, liberandomi dalla sua presa, che fortunatamente non è salda.

<<Buonanotte>> aggiungo, alzandomi dal letto, per allontanarmi il più possibile da lui.

<<Sei arrabbiata?>> domanda un po' titubante, come se solo adesso stesse realizzando, ciò che ha appena detto.

<<Voglio solo dei chiarimenti.>> ribatto, evitando il suo sguardo, che adesso mi implora di rimanere con lui.

<<Ne parleremo domani>> concludo, mostrandogli un finto sorriso.

<<Dormi con me. Domani avrai tutte le risposte che cerchi.>> mi implora, mi limito ad annuire, assecondando la sua richiesta.

Mi sdraio accanto a lui, poggiando la testa sul suo petto, con la speranza che il sonno possa arrivare. Anche se sono sicura che ciò non accadrà, non smetterò di pensare a questa storia fin quando non otterrò delle risposte.

🌸🌸🌸

Sono incazzata nera.

Quel bastardo è scappato, lasciandomi sola, con mille domande.

Ha colto l'occasione.

È scappato mentre io dormivo.

Ed ora non risponde nemmeno alle mie chiamate.

Sbuffo piuttosto infastidita dal suo gesto, provando nuovamente a concentrarmi sullo schermo del computer.

Avrei mille cose da dire, mille cose che vorrei capire, ma non voglio chiedere ad Omar, perché se è realmente lui l'artefice di tutto questo, potrebbe mentirmi di nuovo.

Ed io non voglio ascoltare altre menzogne, ho bisogno di sentire la verità.

Scuoto la testa non appena mi accorgo che qualcuno ha appena bussato alla porta del mio ufficio.

Mi limito a dire "avanti" continuando a torturare la mia testa che è stracolma di pensieri.

Tanto che non faccio caso dell'ingresso di Brian, che si è seduto proprio davanti a me.

In questo momento mi sento una spettatrice della mia vita.

Forse lo sono stata per anni.

Senza che io me ne accorgessi, qualcuno a diretto la mia vita.

<<Tutto bene?>> batto le palpebre, tentando di tornare alla realtà, e di porre più attenzione al mio interlocutore, che sembra preoccupato.

<<No>> ammetto, massaggiandomi la tempia, per placare il dolore alla testa.

Mi sta scoppiando!

<<Che succede?>> domanda allentando il nodo alla cravatta.

<<Non lo so. Non so di chi fidarmi.>> mi sfogo alzandomi di colpo dal mio posto.

<<Il tuo ragazzo, ti ha già deluso?>> inarca un sopracciglio, arricciando le labbra in un sorriso.

<<Non lo so. Ieri mi ha detto delle cose, strane.>> cerco di trattenere le lacrime causate dal nervoso, mandando giù il groppo in gola.

<< Conosce il mio ex. Lui sostiene che Francesco sia sua figlio>> affermo, sedendomi nuovamente sul mio posto, non appena mi rendo conto che le mie gambe non rispondono al mio comando.

<<Tu conoscevi Andrea?>> domanda, quasi stupito dalle mie stesse parole.

<<No, l'ho conosciuto da poco>> ribatto quasi urlando, alzando le braccia al cielo.

<<È questo il punto io non mi ricordo di lui>> ammetto, sistemando una ciocca ribelle dietro l'orecchio.

<<Tranquilla>> si avvicina, fino ad inginocchiarsi davanti a me, le sue mani stringono le mie.

Cerco di tranquillizzarmi anche se le lacrime sono ormai scese, insieme ai singhiozzi che echeggiano nella stanza.

<<Non ci riesco. Mi sento una stupida, mi hanno preso in giro. Hanno giocato con me e mio figlio. Mi hanno fatto credere altro. Adesso non so nemmeno chi sono>> sibilo, inaspettatamente Brian mi abbraccia, regalandomi quella tranquillità che mi serviva.

<<Ti aiuterò io, ok?>> sussurra al mio orecchio, accarezzandomi dolcemente i capelli.

<<Devi solo spiegarmi bene la situazione>> annuisco alle sue parole, affondando il viso nell'incavo del suo collo.

<<Grazie>> sibilo, tra un singhiozzo all'altro.

<<Non mi devi ringraziare. Meriti la verità, ed io ti aiuterò a scoprirla>> afferma stringendomi di più tra le sue braccia.

<<Credo che tutto sia iniziato, quando mi sono risvegliata dal coma. Ho avuto un incidente>> affermo, non staccandomi da questo abbraccio che mi sta facendo tremendamente bene.

Non mi sarei mai aspettata una cosa del genere.

Di raccontare la mia vita ad un uomo che mi ha solo fatta arrabbiare.

<<Soffri di amnesia?>> chiede, interrompendo l'abbraccio. Mi guarda intensamente, con il pollice, asciuga le lacrime che sono scese.

<<Si. Non ricordo nulla del mio passato. Ho ricostruito la mia vita, grazie ai racconti di Omar>> ammetto, chiudendo gli occhi, non appena le sue labbra baciano la mia fronte.

<<Perfetto, dimmi il cognome del tuo coinquilino>>

<<Martín>> affermo, Brian si limita ad annuire, abbracciandomi nuovamente.

<<Dammi solo qualche giorno di tempo. Ti dirò tutto quello che vuoi sapere>> sussurra, alzandosi di colpo, non prima di schioccarmi un altro bacio sulla fronte.

<<Dopo, passerò a prenderti. Hai bisogno di un po' di svago. Aspettami qui, passeremo a prendere tuo figlio, e poi starai con me.>> afferma uscendo dal mio ufficio.

Scoprirò la verità.

Ho fatto la scelta giusta? Ho fatto bene a parlarne con Brian?

Ciao a tutte❤️

Vi è piaciuto questo capitolo?
Vi aspettavate questo atteggiamento da parte del nostro amatissimo e odiatissimo Brian?

Chissà cosa succederà
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Un bacio 💋
Buon weekend ❤️😘

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