only half a blue sky

Par wanderlust069

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Zayn me lo ripeteva sempre "Haz, prima o poi ti caccerai in un guaio davvero grosso e Louis lo scoprirà e io... Plus

capitolo 1
capitolo 2
capitolo 3
capitolo 4
capitolo 5
capitolo 6
capitolo 7
capitolo 8
capitolo 9
capitolo 10

Capitolo 11

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Par wanderlust069

Il mondo che Harry ricordava era sparito, non esiste più niente. Tutto quello che una volta Harry riteneva importante era stato distrutto.
Il tempo era passato così velocemente che ora al solo pensiero di lui e il suo branco, felici, mentre si stendevano ai piedi della quercia, gli creava un vuoto nello stomaco. La stesa quercia che era andata a fuoco, anni prima.
Dove prima c'era la loro quercia, simbolo del branco di Louis, ora c'è un enorme recinto vuoto. Dove prima c'era il campo di addestramento, ora c'è una casa fatta in cemento con una bandiera.
Dove prima c'era la loro casa, quella che lo aveva visto crescere, piangere, ridere e nei loro momenti più intimi, ora c'è un grande capannone grigio, abbandonato.
Harry vedendo quel posto non avrebbe mai detto che era lo stesso posto in cui era cresciuto, in cui aveva passato venti anni della sua vita.

In quel momento dai suoi occhi scese una lacrima che subito asciugò, non poteva farsi vedere così, non da lui in quel modo. Da Max.
Era riuscito in pochi mesi ad attuare il suo piano. Non importava quanti umani e quanti lupi perdessero la vita, lui non si fermava davanti a niente. Era pronto a sacrificare il suo stesso figlio pur di rimanere in vita. Harry non aveva mai conosciuto una persona così viscida, cattiva ed egoista. Aveva sacrificato centinaia di umani che si erano battuti per lui, e centinaia di lupi innocenti.
Nessuno era riuscito a fermare la sua avanzata.
Harry non voleva ricordare quando Max arrivò con tutti quei Pirex. Non voleva ricordare quando nel giro di pochi giorni il suo mondo e il suo branco vennero rasi al suolo e tutto quello che negli anni avevano costruito  sparì, davanti ai suoi occhi.

Harry fece marcia indietro e tornò nel suo appartamento, volevano trattarlo come un animale ma riuscì ad imporsi e a non farsi mettere in gabbia. Il suo branco sarebbe stato fiero di lui.
Già, il suo branco, erano anni che non li sentiva, erano anni che non sapeva dov'erano, cosa facevano e con chi stavano. Si erano divisi nel bosco, prima che Max arrivasse nel loro territorio e si  promisero che si sarebbero rincontrati,   prima o poi.
Eppure lui non sapeva niente di nessuno e questo gli faceva male, molto male.

Arrivò nella sua camera da letto e prese l'unica cosa che non gli avevano levato, il suo diario. L'unica cosa che non lo aveva abbandonato da quando il suo mondo era sparito.
Prese la penna e aprì il diario:

È insopportabile, il mondo è diventato insopportabile.
Sei ovunque, eppure non so dove sei.
Vorrei che fossi qui, ma forse questa è una bugia.
Vorrei soltanto che tu mi amassi ancora, ovunque tu sia.

Prese un respiro profondo e chiuse il diario ancora più malinconico di prima, non riusciva a trovare felicità in niente. Aveva perso tutto ed era questione di tempo prima che arrivasse il suo turno con Max.
Scappare? Impossibile. I Pirex erano ovunque e lui stesso era quello più controllato. Sarebbe come andare in contro alla morte volontariamente e non poteva permetterselo.
L'unico momento in cui non era controllato era il momento del cambio guardia, durava circa sette minuti.
Sette lunghi minuti. Aveva imparato che il tempo era importantissimo e sette erano più che sufficienti per trasformarsi in lupo e correre dritto nel bosco.
Una volta entrato nel bosco tutto sarebbe stato più facile, c'era cresciuto tra quegli alberi e sapeva a memoria tutti i segreti che essa conteneva.

Harry guardò l'orologio, mancavano tre minuti al cambio della guardia.
Si alzò dal letto e iniziò a trasformarsi, non aveva mai dato a retta a Jack quando gli disse che trasformarsi dopo tanto tempo gli avrebbe fatto il doppio del male, ma perché non ascoltava mai nessuno?

Il dolore non era l'unica cosa negativa, l'ultima volta che si era trasformato era stato sei mesi fa e ora i suoi sensi erano ovattati e le zampe un po arrugginite.
Saltò dalla fiinestra, sei minuti.  Corse per tutto il campo, cercando di non farsi vedere da nessuno, quattro minuti. Mancava così poco al bosco che quasi non gli pareva vero, due minuti.
Sentì l'allarme suonare, cazzo lo avevano scoperto. Entrò nel bosco e corse con tutte le poche forse che aveva in corpo. Corse per ore e non si guardò mai indietro.
Aveva superato il suo vecchio territorio e ora non capiva dov'era finito. Si fermò e si guardò intorno, perfetto, si era perso.

Camminò piano e con le orecchie dritte per captare qualsiasi rumore, non sentiva nessun odore, nemmeno quello di altri lupi. Era solo. Di nuovo.



O no, non era solo.

Sentì diversi ringhi avvicinarsi e circondarlo, non riusciva a capire quanti erano ma li sentiva ovunque.
Non poteva ululare o i Pirex lo avrebbero sentito e catturato e non poteva permetterselo ma non era nemmeno in grado di rispondere a qualche attacco, soprattutto a quello di un intero branco.
Max gli aveva sempre dato poco cibo per non fargli avere forze di fare una rivolta e ora non aveva le forze per fare niente.

L'unica cosa sensata che gli venne in mente fu quella di scappare,  e infatti fu quello che fece. Corse via.
Corse più velocemente che poté ma non era abbastanza, era esausto e sentiva il branco avvicinarsi, non sapeva cosa fare, dove andare. Non conosceva quel posto o quei lupi e in tempio di guerra  nessuno guardava in faccia nessuno.

Sentiva i lupi avvicinarsi sempre di più e l'ansia iniziava a mangiarselo dentro, era disperato.
Mentre saltava un albero un grande lupo nero lo placcò  ed entrambi caddero per terra. Harry si alzò subito  e ringhiò ma subito altri tre lupi spuntarono dalla foresta e insieme ringhiarono al povero omega che non poteva niente contro tre beta.

Ma, ad un certo punto, un fortissimo ringhiò squarciò l'aria e un lupo, due volte gli altri, arrivò correndo e si fermò davanti ad Harry.

Ci mancava un alpha  pensò Harry.

Il lupo ringhiò più forte, ma, aspetta. Lui conosceva que ringhio.
Harry alzò piano il capo e guardò i quattro lupi che aveva davanti che gli ringhiarono non approvando quel gesto.  Li guardò negli occhi uno per uno, gli sembravano tutti e quattro famigliari ma non riusciva a capire il perché.

L'alpha si avvicinò all'omega che abbassò le orecchie e di poco la testa, iniziò ad annusarlo e di scatto si allontanò.

Harry













  Harry

Nessuno diceva più niente  tutti si fissavano a vicenda o meglio, fissavano Harry.
Harry che non sapeva che dire, era debole, affamato e pieno di ferite. La fuga gli aveva prosciugato tutte le poche energie che aveva in corpo e  riusciva a reggersi in piedi per miracolo, era solo grazie all' adrenalina che non era ancora caduto per terra privo di sensi.

sei davvero tu disse una  voce come un sussurro. Liam.
Harry si girò verso di lui ma non disse niente non sapeva come sentirsi, erano sempre stati a poche ore da lui e non erano mai venuti a prenderlo, non avevano mai fatto nulla per sapere come stesse. Lui invece aveva fatto i salti mortali per uscire da quell' inferno.

Gli scoppiava la testa, la vista si fece annebbiata e cadde a terra, privo di sensi.

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Harry aprì gli occhi ma subito li ricchiuse, la luce gli dava fastidio, la testa gli scoppiava e tutto il corpo era indolensito.
Non sentiva niente, aveva capito di essere tornato umano e di essere stato vestito ma non riusciva a muoversi o a fare niente.
Una lacrima gli scese lungo la guancia. Non sapeva perché stava piangendo, forse per tutta l'ansia che aveva accumulato, la paura e il vedere il suo vecchio branco l'avevano stremato. 
Si sentiva tradito ma era così stanco di combattere, era stanco di cercare di capire. Non aveva spiegazioni logiche per tutto quanto e più che pensava, più stava male.

"Non puoi entrare, dobbiamo aspettare Louis. Lo sai" sentì una voce fuori quella specie di tenda.

"No, voglio vederlo. È mio amico e sono anni che non lo vedo"  Amico. Quella parola lo fece sorridere. Erano anni che non sentiva quella voce eppure l'avrebbe riconosciuta ovunque. Niall.
Lui si che gli era mancato, gli erano mancati tutti. Persino Jack.

"Lo vedrai quando Louis ti darà il permesso, ora fila via o sarà peggio per te"

Il silenzio tornò e nessuno venne a vedere come stesse o se si fosse svegliato. Non capiva più niente. 
Harry aspettò, passò mezz'ora e qualcuno finalmente entrò.

"Harry, oddio" qualcuno entrò velocemente nella tenda e gli si mise sopra la faccia. Niall. Quel biondino era rimasto lo stesso. Chissà quanto aveva faticato per sparire dal controllo di Zayn.

"Niall" sussurrò piano Harry mentre altre lacrime rigavano i suoi occhi

"No, no non piangere. Sei al sicuro adesso" cercò di rassicurarlo mentre gli accarezzava le guance e gli asciugata le lacrime.
Harry sperava veramente che quelle parole fossero vere "ti abbiamo cercato a lungo ma non potevamo tornare nel nostro vecchio territotio, era stato preso e non potevamo fare niente contro i Pirex. Ci siamo posizionati in questo territorio, abbastanza vicino a quello di Max e abbiamo provato mile volte ad entrare, a metterci in contatto con te ma niente. Niente di niente " gli spiegò Niall mentre gli sorrideva. Era così contento di averlo ritrovato che non gli sembrava vero di avere quello che considerava un fratello tra le sue braccia.  " Devo raccontarti un sacco di cose e anche Jack"

"Jack" sussurrò piano Harry , tossendo poi.

Niall sorrise e una lacrime gli sfuggì "Si Jack. Anche lui era preoccupato per te. Volevo portarlo ma scappare da Zayn è stato difficile e Jack ora è in punizione non potevo peggiorare le cose, mi dispiace" spiegò mentre le lacrime ormai scendevano a fiumi.

"Niall non piangere" Harry alzò piano un braccio e gli accarezzo la guancia, il biondo si appoggiò ad essa. Gli era mancato quel contatto "Zayn ti ucciderà quando saprà quel che hai fatto e Liam non potrà parlarti il culo di nuovo" entrambi risero a quella scena senza sapere che Zayn e Louis stavano origliando la conversazione.

"Tranquillo, ho imparato a controllare Zayn" sorrise Niall fiero, gonfiando il petto mentre Zayn, fuori dalla tenda, sbuffò beccandosi uno scappellotto da Louis. "E anche Louis, lo comando a bacchetta" questa volta fu il turno di Louis di sbuffare indignato

"Prima o poi quel piccolo biondo omega finirà tra i miei denti" sussurrò Louis beccandosi uno scappellotto da Zayn.

Niall alzò di scatto la testa "cosa c'è?" chiese Harry

"Sono in grossi guai" deglutì Niall mentre Zayn e Louis entravano nella stanza.

Zayn alzò un dito e fece segno a Niall di avvicinarsi mentre Louis fissava Harry che non riusciva a non distogliere lo sguardo dalla scena

"Andrà tutto bene, Niall" gli sussurrò Harry mentre l'altro omega si avvicinava  testa bassa verso il suo beta.
Zayn lo prese per i capelli e Niall strillò. Al ricciolino gli si mozzò il fiato.

"Cosa diavolo ti è saltato in mente eh?" gli urlò contro Zayn mentre Niall cercava di fargli allentare la presa.

"Volevo solo vedere come stava" disse piano Niall piangendo, si sentiva umiliato a ricevere quel rimprovero davanti al suo migliore amico e all'alpha del branco.

Louis si girò verso Niall e si abbassò alla sua altezza "E perché non hai aspettato che arrivassi io?" gli chiese con calma.
Niall non avrebbe sopportato di essere rimproverato anche dal suo alpha "mi dispiace tanto, lo giuro. Non volevo fare niente di male" pianse forte Niall a testa bassa

"Ma lo hai fatto" disse Zayn stringendo ancora di più la presa e facendolo strillare

Louis prese Nialla dai fianchi e lo avvicinò a sé facendo in modo che Zayn staccasse la sua presa. Niall smise di respirare, abbassò lo sguardo e iniziò a tremare. "Sappiamo che non avevi cattive intenzioni ma sei scappato da Zayn che era super preoccupato e anche Liam, non hai aspettato il mio ritorno e il mio permesso è volevi pure prendere Jack anche se sapevi che era in punizione" spiegò Louis con calma  facendogli alzare la testa.

Niall annuì e Louis gli fece un mezzo sorriso per poi rimandarlo tra le mani di Zayn "ora parlo un po io con Harry va bene? Poi ti prometto che puoi passarci giorni e notti, mh?" lo rassicurò Louis dandogli un buffetto sulla guancia

"Andiamo Niall" ordinò Zayn indicando la porta della tenda. Niall osservò Harry per l'ultima volta e poi uscì dalla tenda seguito da Zayn

"Ora veniamo a noi"

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