That guy with green hair//Mic...

By GiuliaSlen15

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L'estate che doveva essere la mia autodistruzione, ha portato la mia vita ad essere migliore. Solo grazie a L... More

Capitolo 1 "Inizio della fine"
capitolo 2 "Scoperte"
Capitolo 3- "finalmente la felicità, forse."
Capitolo 4 - "si, era felicità"
Capitolo 5 - "Il collezionista"
Capitolo 6 - "The sea"
Capitolo 7 - "Dad"
Capitolo 9 - "Prison"
Capitolo 10 - "Try"
Capitolo 11 - "Stay with me"
Capitolo 12 - "Fear"
Capitolo 13 - "Change"
Capitolo 14 - " Hope"
Capitolo 15 - "What happen"
Capitolo 16 - " We can do this, if we're together"
Capitolo 8 - "Goodbye"
Capitolo 17 - "Her"
Capitolo 18 - "You're one who need to be saved"
capitolo 19 - "I need to talk"
capitolo 20 - "Hug"
Capitolo 21 - "Old friends"
Capitolo 22 - "Good Night"
Capitolo 23 - "Lost"
Capitolo 24 - "In love"
Capitolo 25 - "Luna Park"
Capitolo 26 - "Sad"
Capitolo 27 - "Be Strong"
Capitolo 28 - "I need your help"
Capitolo 29 - "This is perfect to her"
Capitolo 31 - "Green water"
Capitolo 32 - "Would you marry me?"
Capitolo 33 - "The Wedding"
Capitolo 34 - "Us"
Capitolo 35 - "Don't worry, i'll be with you forever"
Capitolo 36 - "France"
Capitolo 37- "Tattoo"
Capitolo 38 - " I'm so proud"
Capitolo 39 - " Don't let your past changes your present and your future"
Capitolo 40 - "Don't judge us"
Capitolo 41 - "Ally"
Capitolo 42 - "Nobody can divide us"

Capitolo 30 - "Let's do this"

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By GiuliaSlen15

La giornata prosegue tra libri, appunti e piccoli spuntini, devo studiare, devo essere sicura di sapere tutto per domani. So che l’ansia si sta velocemente impossessando del mio corpo e della mia mente, papà sa che non deve entrare nella mia stanza, probabilmente gli urlerei contro da quanto sono agitata. 

Sento bussare alla porta, fantastico.

«No! Papà non entrare, sto studiando!» urlo mentre mi passo le dita sule tempie doloranti. La porta si apre. 

«Sorpresa» Michael entra nella mia stanza con due tazze di caffè Starbucks e una scatola gigante di biscotti. 

«Entra, scusa per l’urlo» dico mentre gli faccio spazio tra i libri sparsi su tutto il pavimento. 

«Tuo padre mi ha detto che probabilmente mi avresti cacciato fuori a calci» dice ridendo e appoggiando le cose che ha portato davanti a noi. 

«Ti ho fatto entrare solo perchè avevi i biscotti» dico mentre ne prendo uno al cioccolato.

«Li ho preparati io in pasticceria, dimmi se ti piacciono» mi sorride, è così bello.

«E’ buonissimo Mickey» bofonchio impegnata a masticare il biscotto cercando di evitare di sputare tutto. 

«Hahaha, quanto sei tenera» mi prende tra le sue braccia facendo appoggiare la mia schiena al suo petto, lascio cadere la testa nell’incavo del suo collo riuscendomi a calmare un po’. 

«Stai ancora studiando?» dice prima di bere un sorso di caffè e assaporare il sapore rimasto sulle sue labbra con la lingua. 

«Si, sono davvero in ansia per domani» mi passo una mano davanti alla faccia, sto ripassando da tutta la giornata ed ho un forte mal di testa. 

«Ora basta, ritira tutto, prepara le cose per domani che poi ci mettiamo insieme a letto a farci le coccole» iniziamo a sistemare tutti i libri sulla scrivania, predo il mio zaino nero e ci metto la tesi e le ricerche che ho svolto, è tutto pronto, diventerò un’adulta domani. 

«Forza, pigiama e a letto» mi dice passandomi un paio di pantaloni pesanti della tuta che erano appoggiati alla sedia. 

«Grazie, aspetta, prendi questi» mi avvicino all’armadio e prendo dei pantaloncini corti, so che lui ha sempre caldo quando dorme. 

«Grazie principessa» mi lascia un bacio sulla fronte, rimango immobile a fissarlo, non riesco a credere che tutto quel ben di dio sia solo mio.

«Che c’è?» dice guardandomi divertito.

«Nulla, è solo che sei così perfetto e io..bhe io sono io» dico imbarazzata. 

«Esatto piccola» mi abbraccia facendomi appoggiare la testa sulla sua spalla « tu sei tu e sei la cosa più bella che mi sia capitata nella vita» dice lasciandomi dolci baci sulla nuca. 

«Lo stesso per me Michael» gli bacio la spalla ancora coperta dalla maglietta. Solamente un piccolo strato di tessuto divide le mie labbra dalla sua pelle, la pelle che mi ha scaldato quando avevo freddo, che mi ha protetto quando pensavo di non farcela più, che mi accarezzato nei momenti più romantici e che mi tenuto stretta quando volevo lasciar andare tutto via. 

«Cosa hai detto?» mi chiede. 

«Che per me è lo stesso» dico stranita, che cosa frulla nella mente di questo ragazzo?

Mi fissa per serio per alcuni secondi fino a quando il suo meraviglioso sorriso gli spunta sulle labbra. Si avvicina velocemente a me senza lasciarmi il tempo di divincolarmi, mi prende in braccio ed inizia a camminare verso il letto. 

«Mi hai chiamato Michael, non devi chiamarmi così» mi butta sul letto non molto dolcemente e si butta sopra di me schiacciandomi. 

«Mi dispiace Michael» dico marcando l’ultima parola. Si pesa ancora su di me, inizia a diventare davvero pesante.

«Mickey alzati» dico, esausta. 

«Perchè dovrei?» scherza.

«Mickey davvero mi stai facendo male» si alza subito. 

«Oh merda scusa piccola non volevo farti male, mi dispiace» prende i miei polsi che erano rimasti schiacciati sotto al suo petto. 

«Ehi tranquillo che è tutto ok» gli lascio un bacio a stampo sulle labbra. 

«Cos’era sta roba?» mi chiede. 

«Un bacio?» dico prendendolo in giro.

«Non era per niente un bacio quel coso» mi prende per i fianchi e mi fa stendere sopra di lui. 

Le nostre gambe sono intrecciate, le sue mani sui miei fianchi e le mie tra i suoi capelli. Gli lascio piccoli baci sul collo seguendo la sua forma mentre cerco di sostenermi con le braccia per non fargli troppo male. Continuo con la mia scia fino alla sua mandibola che sembra fremere dopo ogni piccolo contatto. Nel frattempo le sue mani vagano sulla mia schiena accarezzandola, mi fa rilassare, mi fa sentire bene, d’altronde è così con Michael, mi fa stare come se non ci fosse mai una fine.

«Se continui così domani non sarai in grado di presentarti agli esami per i troppi baci che ti do, sappilo» dice mentre gli mordicchio il labbro inferiore. La sua pronuncia viene storpiata dai miei denti e lo fa sembrare ancora più tenero di quanto lo sia già. 

«In questo caso dormiamo, domani deve essere tutto perfetto» un lungo bacio mette fine alla romantica scena, dopo di che, ci addormentiamo stretti, come se avessimo due corpi e una sola anima. 

                                                                     --------------------------------------------------

La sveglia suona improvvisamente interrompendo il mio regolare e tranquillo sonno. Michael è ancora qui con me, sento il suo respiro caldo sul collo ed il suo braccio attorno alla mia vita. Mi giro verso di lui e apro lentamente gli occhi notando che è già sveglio. 

Nonostante io abbia un esame orale fra un’ora, non ho la minima intenzione di dire una parola perciò gli lascio solamente un bacio sul naso e mi accoccolo tra le sue braccia calde, appoggiando la testa sul suo petto. Il movimento regolare del suo respiro mi culla ma so che devo comunque alzarmi e prepararmi per dare il meglio di me. Scosto le coperte senza scoprire Mickey che ha di nuovo chiuso gli occhi. 

Dopo essermi lavata la faccia e i denti prendo i vestiti che avevo preparato: jeans neri, vans bianche e una t-shirt arancione, tutto perfetto. Mi sistemo i capelli in una coda ordinata e, dopo aver preso lo zaino con i libri scendo le scale per dirigermi in cucina. 

«Buongiorno piccolina» papà sta sistemando gli ultimi dettagli di una tavola imbandita, c’è un solo posto. 

«Cos’è tutto questo?» gli chiedo divertita. 

«Una colazione speciale, per la mia bambina speciale che oggi avrà un’esame fantastico e lo passerà con il massimo dei voti. 

«Lo spero papà» gli lascio un bacio sulla guancia mentre vado a sedermi al tavolo, a volte è davvero una goduria avere il papà ed il fidanzato pasticcieri. Prendo una brioches al cioccolato che inzuppo nella grande tazza di latte, la brioches inzuppata ha un gusto fantastico, stupido galateo che proibisce di farlo in pubblico. 

«Vedo che hai fame» papà si siede accanto a me con un sorriso stampato sulla faccia. 

«Sai che adoro inzuppare i cornetti nel latte» dico mentre do un altro morso «ah papà, Michael sta ancora dormendo in camera mia, quando si sveglia digli che sono già andata a scuola d’accordo?» dico ricordandomi del mio amore che avevo lasciato dormire in camera. 

«Non c’è ne bisogno, ti accompagno» mi giro e vedo Mickey appoggiato allo stipite della porta. Ha i suoi jeans neri e le vans nere, però ha una maglietta gialla, è quella di mio padre che avevo nell’armadio, gli sta da dio. 

«Oh fantastico!» dico entusiasta alzandomi dopo aver mangiato l’ultimo boccone del mio cornetto. 

«Tutto pronto?» Mickey mi accoglie tra le sue braccia. 

«Si, voglio spaccare tutto. Comunque bella maglietta» dico prima di appoggiare le labbra contro il suo collo per lasciargli un bacio. 

«L’ho trovata nel tuo armadio, non ti dispiace se la metto oggi?» mi chiede un po’ preoccupato.

«No, tranquillo. Anche se secondo me staresti meglio senza» dico ridacchiando seguita da lui a ruota. 

«Dai andiamo» Mickey si stacca dall’abbraccio, prende il mio zaino, la mia mano e mi trascina fuori dalla porta senza neanche dare il tempo a papà di dire una parola. 

Saliamo in macchina, l’ansia inizia a farsi sentire e la voglia di parlare mi sta passando. Non so se Michael abbia capito la mia situazione o non sta parlando solo perchè è troppo impegnato a guidare, però è meglio così, almeno non mi viene il panico. Arriviamo a scuola, ho il cuore a mille. 

Mickey mi apre la portiera e mi passa il mio zaino, poi mi prende per mano e mi accompagna fino all’aula senza dire una parola, amo questo ragazzo, sa sempre come trattarmi. 

«Dai del tuo meglio» forse non avrei dovuto sentirlo parlare, però gli sorrido e gli do un bacio a stampo, chiamano il mio nome. Che l’avventura abbia inizio. 

Entro nell’aula seguita da Mickey che si accomoda sulle sedie in fondo alla stanza. I professori mi fissano, alcuni sorridenti, alcuni totalmente inespressivi, davanti a me il prof. di italiano mi guarda soddisfatto. Ho sempre seguito con piacere i suoi corsi e ho sempre ottenuto ottimi risultati, so di essere nella sua lista dei preferiti anche se non ho mai approfittato di questo beneficio. 

«Buongiorno» dico appoggiando a terra il mio zaino e sedendomi al banco che avevano messo al centro dell’aula. La tensione nell’aria è palpabile, sono in completa ansia. 

«Bene signorina Baker, mi dica un po’, com’è la sua vita?» chiede il prof di scienze. 

                                  Grazie per la meravigliosa domanda. 

ZALVE PEOPLEEEEE

Come va la vita amatissimi lettori?

La scuola mi sta distruggendo, rendetevi conto che solo dopo due ore di educazione fisica non ho camminato per due giorni, dio. 

COOOOMUUUUNQUEEEEE siamo finalmente al capitolo 30 YEEEEEEEE

Sono davvero felicissima per questa cosa:D

Tra l'altro, in questi giorni sono impegnatissima anche per il costume per il DERP COOOOON quanti di voi parteciperanno?? Sono davvero elettrizzata, cioè vi immaginate due giorni a Los Angeles e dico LOS ANGELES con i 5 seconds of summer e dico I 5 SECONDS OF SUMMER!!!!!!!!

Un grazie particolare al mio daddy (<3) che mi sta aiutanto con il costume, ti amo tanto. 

Comuqnue, spero come sempre che la storia vi piaccia, lasciatemi commentini e stelline che ce piacciono molto parecchiooo (Viva i Crookids)

Un bacione, 

Giulia<3

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