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By CaffeinaJunkie17

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Selezionata da WattpadStorieDamoreIT - AfterRomance Emma, fan sfegatata di Star Wars, lavora nel locale di su... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
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Capitolo 19
Capitolo 20
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Capitolo 28
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Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Epilogo
Playlist (e ringraziamenti)

Capitolo 35

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By CaffeinaJunkie17

La musica a volume alto mi rimbomba nelle orecchie, dove mi sembra di sentire anche il mio cuore pulsare. 

<<Forza, ora è il momento della salita in piedi>>, urla l'istruttore nel suo microfono sovrastando le note di Highway to Hell. 

E in effetti mi sembra proprio di stare percorrendo un'autostrada verso l'inferno. In bicicletta. Senza mai muovermi. 

<<Io ti ammazzo>>, bofonchio tra i denti lanciando un'occhiataccia a Ross. E' vero, avevo detto di essere in cerca di un hobby e ho detto che mi piacerebbe buttare giù qualche chiletto, ma insomma...non avevo pensato a sottopormi a questa tortura. Lo spinning. 

Sono un bagno di sudore. 

Ross di fianco a me sghignazza beatamente, pur soffrendo per questa andatura in salita. 

<<Così ti distrai e calmi i bollenti spiriti>>, mi dice sorridendo dalla sua bici. 

<<C'è solo un modo per calmare i miei bollenti spiriti>>, urlo di rimando proprio mentre la musica finisce. Le teste dei presenti, di tutte le età, si girano verso di me. 

Pazienza, tanto più rossa di così non posso diventare. 

Quando la lezione finisce, ci facciamo una doccia e, subito dopo esserci vestite, obbligo Ross a farmi una seduta psicologica. Ho Andrew in testa e la situazione si aggrava di giorno in giorno. 

<<Gli piaci, ormai è chiaro>>, mi ripete saccente. 

<<E allora perché non fa niente?>>, le chiedo con un sospiro. 

<<Amica, qua urge un cocktail. Andiamo da me, ti preparo un margarita e passiamo la notte ad analizzare Andrew Choi. Per tua fortuna domani sono di riposo, anche perchè francamente non credo riuscirei ad andare al lavoro dopo la lezione di oggi>>. 

<<Sì ti prego. E togliamo spinning dalla lista! Facciamo qualcosa di più soft>>. 

<<Come suggerito da tua sorella, potresti iscriverti a un corso di lap dance e provare le mosse sul tuo bell'avvocato>>. 

Io scoppio a ridere: <<Il mio bell'avvocato è un po' rigido, potrei spaventarlo>>. 

Arrivate a casa di Ross, mi sdraio sul suo divano, mentre lei prepara i cocktail. Quello che lei chiama margarita è un intruglio inventato da lei. Sì, c'è la tequila, ma per il resto non ho la minima idea di cosa ci sia dentro. 

<<Ok, the doctor is in>>, esclama sedendosi sulla poltroncina mentre sorseggia il suo cocktail, <<Della sera di Gianluca abbiamo parlato, vuoi aggiungere altro?>>. 

Io mi porto una mano sulla fronte e mi torna in mente l'immagine di Andrew romanticamente inginocchiato davanti a me. 

<<No, solo che mi sento a disagio con me stessa. Ho baciato Gianluca, ma ho passato il resto della sera a fantasticare su Andrew. Quando mi ha abbracciata, Ross, mi sono sentita protetta. Sarà perché è più alto di me di un bel po', ma è stato così tenero>>, rispondo con un altro sospiro. 

<<Allora, di Gianluca ce ne freghiamo. A parte che è uno stronzo problematico, ti ricordo che ci sei uscita solo perché lui si è deciso, ma la tua cotta per lui è svanita mesi fa. Anzi, non so nemmeno se sei mai stata cotta di lui. Lo trovavi carino e gentile, ma non ci hai fatto un pensierino finché non te lo abbiamo suggerito>>, mi dice seriamente, <<Mentre per il tuo avvocato, niente da dire. Decisamente romantico!>>. 

<<Vero? Ed è assurdo perché Andrew non mi è mai sembrato un tipo romantico. E' vero che mi piaceva comunque, ma l'avevo proprio inquadrato male. Comunque passiamo all'ultima volta che ci siamo visti. Gli ho portato i pantaloni e lui non stava bene. E ha fatto delle battute e...Non lo so. Mi ha anche accarezzato la guancia!>>, esclamo blaterando il mio monologo. 

<<Em, per me è chiaro che gli interessi!>>. 

Io mi tiro su e mi siedo: <<Come può essere chiaro? Ti ricordi come mi trattava all'inizio? Ha anche detto che non ero niente di che! Ha ferito il mio orgoglio. E non riesco a capire cosa sia scattato in me. Un giorno non lo sopportavo e il giorno dopo ho iniziato a sentire le farfalle nello stomaco. E' stata quella cavolo di serata latina! Ci credi che sono talmente fusa che ieri notte mi sono sparata sei puntate di un drama coreano? Per capire se c'è un fattore culturale che può spiegare il carattere di Andrew>>. 

<<E ne hai ricavato qualcosa?>>, mi chiede sorseggiando il suo cocktail. 

<<Assolutamente no. Solo occhiaie da paura e un'insana passione per i drama>>. 

<<Ok, bevi>>, risponde passandomi il bicchiere, <<ti serve un piano>>. 

<<E quale? Vorrei solo dirgli che mi piace, ma dovrei essere ubriaca per farlo>>, borbotto osservando il mio margarita.

Ross mi guarda come se avesse avuto un'illuminazione divina: <<E se invece  fosse lui ad essere un po' brillo? Ci serve Isa. Dovete organizzare un'altra uscita a quattro>>. 

<<E gli dirò che mi interessa>>.

Il giorno dopo ne parlo con Isa e lei non esita nemmeno un istante prima di organizzare l'uscita per venerdì sera.
Fortunatamente ho il turno di mattina così da non dover chiedere un favore agli altri colleghi.
<<Miki>>, chiedo entrando timidamente nella sua stanza, <<potresti consigliarmi sulla tenuta da combattimento giusta per avere qualche speranza con Andrew?>>.
Lei è entusiasta e mi convince ad indossare un vestito blu stretto in vita e dallo scollo a cuore.
Mi trucco accuratamente e sono fiera del risultato. Mi sento carica e so che ce la posso fare.
Lorenzo ci passa a prendere con Andrew e, non appena incrocio i suoi occhi, il mio cuore riprende ad agitarsi. Il locale scelto è lo stesso della serata latina e, seppure consapevole del rischio di trovare Francesco con la sua futura mogliettina Ginevra, non mi importa niente.
Isa e Lorenzo si dileguano in un batter d'occhio lasciandoci soli a sorseggiare i nostri cocktail.
<<Credo che tu mi debba un ballo>>, mi dice guardandomi negli occhi.
<<Vuoi sfidarmi nuovamente? Sai che non mi tiro indietro>>, rispondo con un sorriso, <<Ma prima facciamoci uno shottino per scioglierci>>. E spero che l'alcool faccia veramente questo effetto.
<<Non credevo fossi una da shot>>, mi dice sollevando il suo sopracciglio perfetto, <<Sicura che sia tutto ok?>>.
<<Sicura!>>, esclamo bevendo il mio shottino in un sorso solo. Lo vedo benissimo che è perplesso, ma mi segue in questa follia.
La verità è che non reggo l'alcool e di solito mi limito ad un cocktail proprio per questo. L'ultima volta che ho sforato il mio limite, sono stata malissimo e ho calpestato un escremento.
<<Pronta?>>, mi domanda indicando la pista da ballo.
<<Ovviamente>>, ribatto afferrando la sua mano, <<Ma devo dirtelo, Emma Jlo Nachos Lopez è un portento>>.
Andrew scoppia a ridere stringendomi la mano a sua volta: <<Nachos? Ok, voglio proprio vedere>>.
Si posiziona davanti a me e mi avvicina a sé appoggiando una mano sulla mia schiena.
Lui coglie subito il mio sguardo confuso: <<È una bachata>>.
Ok. Forse è il momento di ammettere che so sculettare come JLo, ma non ho seguito nessun corso di bachata.
<<Miss Lopez, la vedo confusa. Segua me>>, esclama iniziando a muoversi e stringendomi ancora di più a sé. Oddio, sto andando in iperventilazione.
<<Mister Choi, forse è lei a confondermi>>, borbotto probabilmente già rintronata dall'alcool.
Lui si limita a sorridere.
Si muove così bene che quasi mi dimentico di non saper ballare questa cosa: <<Dove hai imparato a ballare così?>>.
<<Talento?>>, risponde ironicamente.
<<Sì, come no>>.
<<Ok, qualche anno fa ho seguito dei corsi con un'amica. Non sapeva con chi andare e mi ha costretto. E, dato che imparo facilmente, eccoci qua>>.
<<Ma possibile che tu sia bravo in tutto?>>, gli chiedo interessata.
Per tutta risposta lui ride di gusto, mentre mi fa fare una giravolta: <<Non in tutto. Ad esempio, come ti ho già svelato, non ho il talento che hanno alcuni nel socializzare. Non sono una persona solare come te>>.
<<Ma che dici? Io sono una persona timidissima>>, borbotto imbarazzata quando la musica finisce, <<Ti dispiace se andiamo a bere qualcosa?Ballare mi ha messo sete>>.

Lontani dalla pista e dal caos, Andrew è appoggiato al muro, mentre io respiro profondamente per alleviare il capogiro.
<<Forse il terzo cocktail potevo evitarlo. Mi sento un po' rintronata>>, bofonchio sorridendo.
<<Se non ti senti bene, ti posso accompagnare a casa. Chiamo un taxi se serve>>.
Io mi limito a scuotere la testa. Dalla sala arrivano le parole di una canzone che esprime perfettamente quello che sto pensando e, senza riuscire a fermarmi, lo rivelo anche a lui: <<In questo momento, mi sento così>>.
Il coreano continua a sorseggiare il suo gin tonic, ha gli occhi lucidi e credo che l'alcool abbia inebriato anche lui. Mi afferra la mano e mi avvicina a sé: <<Solo quiero darte un beso?>>. Le parole della canzone sussurrate da lui hanno il potere di far impazzire le farfalle nel mio stomaco. Quando sento il suo respiro sul mio viso, anche il mio cuore si unisce al delirio.
Inaspettatamente, le sue labbra morbidissime si avvicinano alle mie. Andrew fa scorrere una sua mano sul mio fianco, mentre io mi appoggio al suo petto. Quei pochi millimetri che ci separano mi sembrano uno spazio infinito e, con slancio, elimino completamente la distanza. Quello che inizia come un bacio castissimo si trasforma immediatamente in qualcosa di più passionale. Senza nemmeno accorgermene, mi ritrovo a mordicchiargli il labbro inferiore, mentre lui emette un verso gutturale. Un brivido mi percorre la schiena, confondendo completamente il mio cervello.
In modo inaspettato, la sensazione che ho in fondo allo stomaco si trasforma in qualcos'altro e sono costretta ad allontanarmi da lui. Lo spingo via, mentre la nausea e il giramento di testa si fanno sempre più intensi. Lui mi sorregge preoccupato.
Dannazione. Avrei decisamente dovuto evitare il terzo cocktail.

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