Autore: DarkLeviathan.
Titolo: Il gioco dell'Illusionista.
Raccolta da cui è tratta la poesia: Prigioni Aperte.
Tematica: Amore (Platonico, ops).
Metrica: Versi liberi.
Non lo avverti?
La Terra che sembra spengersi,
il suono, il trambusto delle
macchine,
quel baccano e il battito dei
denti,
il brusio delle voci farsi
ovattato, svanire piano. Il
desiderio insano di averti...
Lo senti?
Il petto che mi si stringe,
i polmoni che diventano di
piombo,
il cuore che scivola in basso.
Gli occhi guardano il mondo
diversamente,
mentre affondo nel limbo di un
Inferno così
accogliente,
e la gente scorre lenta,
la mente corre e mente,
illusioni che
si confondono con speranze
certe del loro declino
imminente.
Ma oltre questo infinito
distruttore,
Forse lo vedi che
il mio corpo ti sente,
che la gola mi si chiude e che
forse tremo un po',
che se
sorpassi il visibile
noti che
la mia pancia si riempie di fiori.
Così dolci, amore,
Così velenosi.
Commento/Spazio Autore:
Sono davvero tentato di lasciare questo spazio vuoto.
Ma mi dispiacerebbe lasciare la mia "poesia" azzurra così.
Quindi scrivo, sperando che ne esca qualcosa di buono.
Perché ho scelto questa poesia in particolare? Non lo so. Ci sono affezionato.
È l'unica poesia che abbia mai letto a qualcuno.
E... sicuramente capirete quanto possa essere difficile leggere ad alta voce cose del genere. Soprattutto quando dall'altro capo del telefono ti ascolta chi ami.
E niente, spero di non avervi annoiato, ma tranquilli, tanto non so più che altro dire :')
Adesione al contest mensile: Sì.