Sequel - Il mio uomo è un lup...

By IoamoHarryeLouis

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Harry, diciannovenne, è innamorato di un lupo. E' innamorato di un Alpha. E' innamorato di Louis, un uomo di... More

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Epilogo

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By IoamoHarryeLouis

« Sei pronto?» gli mormorò Louis vicino l'orecchio, facendo rabbrividire il suo compagno.

« Per rotolarci nel letto, si» borbottò Harry coprendosi con le lenzuola, che Louis gli tirò via immediatamente, ridacchiando.

« No, per allenarci insieme, come ogni mattina. Dovresti esserci abituato ormai»

« Non voglio allenarmi. Ho sonno. E non ne ho voglia! Sono le cinque del mattino, lasciami in pace»

Louis sospirò lasciandogli baci dolci lungo la schiena scoperta. A Harry venne la pelle d'oca.

« Andiamo dolcezza. Allenati con me» gli mormorò lascivo, quando arrivò alle spalle. Harry sbuffò stiracchiandosi. 

« Potremmo allenarci qui, da soli, nel letto, al caldo. Sai che goduria e pace?»

« Non fare l'ingordo. L'abbiamo giá fatto» continuò a mormorare, mordendolo piano nell'incavo della spalla e il collo, scostandogli i ricci.

Harry si stese sulla schiena, allacciando le gambe ai fianchi del suo alfa.

« Che stai insinuando? Sei sazio di me, mio lupo?»

« Mai» rispose serio facendolo sorridere. Gli passó una mano fra i capelli lisci lasciati crescere un pò di piú.

« Sei bellissimo»

« Lo so, e non mi allontanerai dal mio obiettivo strusciando il tuo bellissimo corpo contro il mio. Muovi questo bel culo che madre natura ti ha regalato, e che mi fa girare la testa ogni volta che lo bacio e lo guardo, e andiamo. Gli altri ci stanno già aspettando da un pò» gli disse alzandosi dal suo corpo. Harry ringhiò letteralmente alzandosi dal letto e chiudendosi in bagno, mentre Louis sorrideva senza farsi vedere, ignorando le lamentele del riccio.

**

« Finalmente! Ci avete messo un'infinità!» sbottò Zayn alzandosi da terra. Il luogo in cui si allenava il branco di Louis era un piccolo luogo abbandonato da Dio, ma utilizzato da loro.

« Potevi già incominciare, invece di startene lì con le mani in mano a lamentarti! E per voi è uguale!» disse arrabbiato all'intero branco.

« Ogni giorno cambi allenamento, non abbiamo incominciato solo per questo» gli spiegò Niall, pestando il mozzicone di sigaretta che stava fumando.

« Correte fino alla cascata, direzioni diverse. Quattro di voi a est, gli altri da nord. Poi stretching e cento flessioni, il resto più tardi» istruì, ignorandolo.

Harry lo guardò esterrefatto mentre tutti gli altri incominciavano a correre senza battere ciglio.

Louis lo guardò.

« Guarda che vale anche per te, dolcezza»

« Scherzi, vero?»

Louis alzò un sopracciglio, guardandolo serio. 

« Ti sembra che stia scherzando?»

« Se non te ne fossi reso conto, io non sono un licantropo! Non ho una forza sovraumana. Non ho proprio forza! Morirò prima di sera se faccio tutto quello che hai ordinato. Con chi credi di avere a che fare? La cascata è a tre miglia da qui. Per voi sarà anche una cavolata, ma, ehy!, sono un essere umano»

L'alfa alzò gli occhi al cielo.

« Lo faremo insieme, alla tua velocità. Muoviti» gli ordinò spingendolo verso il sentiero.

**

Harry si lasciò completamente andare sulla riva della cascata, respirando a fatica.

« Non... riesco... a.... parlare»

« Strano, sembra che tu lo stia facendo, invece» disse Monique mentre stava facendo le sue flessioni. Era una ragazza del branco il lotta con Harry per Louis. Anche se lui aveva già scelto Harry da tempo.

Il riccio aprì gli occhi mettendosi a guardare il cielo ormai schiarito e con qualche nuvola qua e là, cercando di ignorare quell'istinto omicida che sentiva in quel momento.

« Perchè non la smetti e vai a fare altro?!» gli disse duro Liam, il migliore amico di Harry, incenerendola con lo sguardo e sedendosi vicino a lui.

« Calma» borbottò Louis allacciandosi le scarpe.

Liam sospirò guardando il migliore amico, e gli passò una bottiglietta d'acqua, che Harry accettò molto volentieri. Poi, dopo essersi dissetato, ritornò a sdraiarsi senza energie.

« Guarda che si sente, la tua voglia di sangue verso Monique» sussurrò Liam. 

« Smettila di leggere le mie emozioni» borbottò non spostando lo sguardo dal cielo.

L'amico ridacchiò stendendosi come lui, tenendosi sollevato su un avambraccio.

« Non sto leggendo niente. Non c'è bisogno di farlo, si sente nell'aria. Però sono contento, ti stai trattenendo. Una volta saresti scattato in piedi, e avresti cercato di ucciderla»

« Sono senza forza, per questo non la sto uccidendo» borbottò guardandolo.

Liam scoppiò a ridere contagiando poi anche Harry, prima che Louis si materializzasse davanti a loro.

« Allora! Voi due! In piedi, fate stretching invece di parlottare!» sbottò avvicinandosi ai due. Harry sospirò mentre Liam lo aiutava a rimettersi in piedi. Operazione non tanto facile visto che le gambe di Harry non volevano saperne di stare dritte invece di tremare per la fatica.

"Maledetto acido lattico" pensò Harry facendo una smorfia per il leggero bruciore.

Poi voltò il suo sguardo in quello di Louis, che non prometteva niente di buono. Harry lo guardò perplesso avvicinandosi. Sembrava infuriato.

« Che hai?»

« Fai. Stretching, ora! Non voglio sentirti lamentare stasera  per il fatto che non riesci a muoverti quando non fai un minimo di rilassamento dei muscoli.» borbottò guardandolo fisso negli occhi. Harry lo guardò esterefatto, come se non avesse capito bene.

Il suo tono era così severo.

« Scusami?! Non ho capito bene, Louis»

« Hai capito benissimo invece» gli disse a denti stretti, mentre i suoi occhi mutavano dal colore azzurro a quello rosso sangue.

Harry lo sapeva che la luna sarebbe stata piena da lì a poche ore, e che Louis aveva una forza straordinariamente grande, ma  che ci sarebbe voluto poco per fargli uccidere chiunque.

Però non aveva paura di lui. Nè di lui, nè del suo lupo, nè dei suoi occhi rosso sangue. E neanche dei suoi artigli, perchè anche nel peggiore delle situazioni, anche quando Louis era trasformato, sapeva che non gli avrebbe fatto mai niente di male. Non aveva paura di lui, ma in quel momento, lo stava "rimproverando" davanti a tutti. E questo non era un buon segno.

Tutti si erano ammutoliti, temendo il peggio. Harry lo guardò dritto negli occhi assottigliando lo sguardo.

« Ma che diavolo ti prende, lupo?»

« Non chiamarmi lupo! E fai quello che ti dico una buona volta!»

« Io faccio sempre quello che dici!»

Louis si girò verso il suo branco.

« Tornate alla base, farete lì gli altri esercizi»

Tutti annuirono incominciando a correre nelle direzioni dalle quali erano arrivati, mentre Louis  si girò nuovamente verso Harry.

« Harry» lo richiamò, vedendolo girato di spalle.

Lui lo mandò a quel paese, incominciando a spogliarsi.

« Cosa stai facendo?!» sbottò  contro di lui.

« Vattene dal tuo branco, lasciami qui, visto che ti do tanto fastidio. Non mi lamenterò stasera, stai traquillo» gli disse solamente a bassa voce, ma consapevole che l'avrebbe sentito.

Rimasto solo in boxer, entrò nell'acqua e si tuffò.

Louis non se ne andò da lì fin quando Harry non riemerse dall'acqua.

Quando Harry si tuffava, riusciva a stare per molto tempo sott'acqua, e Louis non lo perdeva di vista  neanche un secondo.

E poi Harry era bellissimo. Aveva un corpo alto, bello, muscoloso, ma quanto bastava, tatuato e pieno di luce.

Louis contrasse la mascella prima di andarsene, correndo nel bosco. Cercando di liberarsi della rabbia che sentiva in quel momento.

**

Louis e il suo branco se n'erano andati da circa venti minuti ed Harry aveva smaltito in parte la sua rabbia e umiliazione.  Nuotando, guardando il cielo sul filo dell'acqua. Amava quella cascata. Ci era stato molte volte con Louis. Si erano conosciuti proprio lì. Era la loro cascata.

Ma a volte il comportamento di Louis lasciava Harry disorientato. Stava ridendo e scherzando con Liam. E poi Louis era diventato nero dalla rabbia. Aveva tirato fuori gli artigli, la voce minacciosa, gli occhi rossi. Andiamo, che aveva fatto di male?!

Uscì dall'acqua e si asciugò con la sua maglietta. Indossò i pantaloncini e le scarpe. Si mise la maglia su una spalla e s'incamminò tranquillamente verso casa. Il bosco per lui era come una seconda casa.

Sorrise ricordando la prima volta che aveva incontrato Louis, alla cascata. La prima volta che aveva fatto l'amore con lui era stato proprio lì.

Da quel momento divennero solo loro due. Si cercavano sempre. Stavano male quando non erano insieme. Non si perdevano mai di vista ed erano gelosi l'uno dell'altro. Si amavano.

Quando Harry disse alla famiglia di essere gay, loro lo accettarono. Quando Harry disse alla famiglia di Louis, da allora, il riccio non parlò più con loro. Persino sua sorella, non gli parlava più. In realtà voleva parlare con lui, ma i genitori di Harry glielo impedivano, e lui lo sapeva. Lo sapevano tutti in città. Per questo decise di andare in città il meno possibile. Il bosco era la sua nuova casa, insieme a Louis. Loro non lo accettavano? Allora Harry non avrebbe accettato loro.

Soffriva? Si. Harry aveva sempre amato la sua famiglia, con suo padre non era mai andato troppo daccordo, ma era comunque la sua famiglia. Gli mancava da pazzi sua sorella. Gli mancavano gli abbracci di sua madre e le rare pacche sulle spalle di suo padre. Gli mancavano tantissimo, ma se loro non accettavano Louis, lui non avrebbe accettato loro.

Louis era la sua nuova famiglia. Litigavano come tutte le coppie, ma poi facevano la pace.

Si amavano.

Anche se adesso Harry era leggermente incazzato con il suo licantropo preferito.



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