Closer to the love (sequel cl...

By darkshady

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Dopo Closer to me, ritorna il suo sequel Closer to the love, per raccontarvi le nuove avventure di Samantha e... More

Descrizione
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
❤️Avviso ❤️
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Avviso
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 55
🖤AVVISO🖤
Epilogo
BURNING LOVE
AVVISO
Attenzione
Nuova storia

Capitolo 14

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By darkshady

Ero in viaggio di ritorno verso casa.
Fortunatamente Ashley se le era bevuta.. Le avevo detto che ero stata in viaggio per un po di tempo con mio zio ed aiden, e che ero ritornata da poco prima di ripartire ancora.

Tra una settimana lei si sarebbe trasferita a New York, come mi aveva già accennato in passato.
Il fatto che non potessi tornare a scuola e che non potessi vivere la vita normale di una diciassette a fianco di Ashley, un po mi rattristava.

Cercando di distogliermi dai pensieri e prestare attenzione alla guida.

Dopo una decina di minuti, il telefono con linea sicura che mio zio mi aveva prestato, squillò.

Lo afferrai dal seggiolino affianco e accettai la chiamata.

"Pronto?" Risposi guardando la strada e guidando.

"Sam? Tutto bene?" Mi chiese Ryan preoccupato.

Corrugai la fronte sorridendo per la sua costante preoccupazione.

"Certo zio, tra mezz'ora sono a casa e pretendo la pizza." Gli dissi determinata e divertita.

"Si capo. Quando vieni a casa io ed aiden ti spiegheremmo un paio di cose.. Va bene? Sbrigati ad arrivare che sennò mangi pizza fredda." Si raccomandò.

" va bene zio ci vediamo tra un po..." Gli risposi dolcemente prima di riattaccare.

Appoggiai il telefono sul seggiolino affianco e decisi di fare una sosta in un mini market.

Avevo voglia di mangiare del gelato sta sera, dopo la pizza.

Presi il telefono e lo misi in borsa.
Parcheggiai il range rover, in uno dei tanti parcheggi del mini market, e prendendo la mia borsa ed estraendo le chiavi della macchina, scesi e camminai verso il mini market.

Entrai e fui accolta da una folata calda che mi fece sentire un caldo tremendo, con il parka che avevo addosso...

Tirai giù la cerniera della giacca per aprirla e per avere meno caldo.
Camminai tra i reparti andando verso le celle frigorifere.

Mentre guardavo i gelati, mi sentì come se qualcuno mi stesse osservando..
Era insopportabile vivere con questa paranoia. Sopratutto nell'ultimo periodo.

Nel mini market non vi era nessuno a questa ora, era quasi mezzanotte e mi ero trattenuta parecchio da Ashley..

Quando trovai il gelato che mi interessava, vidi dal riflesso del vetro, una persona rivolta verso di me che molto probabilmente mi stava guardando.

Cercai di essere indifferente mentre la mia mente elaborava, feci per prendere il gelato e con aria annoiata chiusi lo sportello e mi girai andando a guardare alcuni reparti, per vedere se il tizio mi seguiva e continuava.

A forza di girare per i reparti per seminarlo ed andarmene, mi scontrai con qualcuno.

Indietreggiai e quando vidi la figura davanti a me recitando e fingendo un aria di scuse invece che di preoccupazione, me ne andai filata verso la cassa.

Mentre pagavo il gelato e pensavo all'aria rigida e la durezza del suo sguardo, misi in borsa il portafoglio e presi la borsina con il gelato dentro.

Camminai velocemente verso la mia auto e sapendo bene che non dovevo voltarmi per vedere se mi stesse seguendo, cercai di resistere e tirando fuori il telefono dalla borsa, sfruttai le luci alle mie spalle per vedere la sagoma del tizio se mi inseguiva o no..

Cazzo..
Appena fui davanti il range rover sbloccai la macchina e quando feci per mettere la borsa e la borsina in macchina, mi sentì ritirare fuori dall'abitacolo.

Se era qualcuno della convenzione sapevo bene che dovevo giocarmi bene le mie mosse, perché i tira piedi che mandavano era gente veramente pericolosa, tra militare ed ex agenti di controspionaggio e cia non c'era mai da scherzare..

La portiera davanti a me si chiuse e con una mossa secca mi spinse bruscamente contro la macchina, provocandomi un dolore atroce alla guancia.

"Samantha Collins.. Che piacere conoscerti." Disse il bastardo mentre mi staccavo dalla macchina e mi voltai a guardarlo con tutto l'odio possibile.

" chi ti manda?" Gli chiesi mentre mi toccai con il dorso della mano, il labbro inferiore che perdeva sangue.

Lui sorrise malignamente e mettendosi le mani in tasca mi diede un foglietto.

Lo lessi e rimasi sbigottita..

"Qui dentro troverai la tua missione.. Sono sicuro che non ci deluderai. " disse indietreggiando e sorridendo divertito.
Quell'uomo avrà avuto l'età di mio padre ed era così inquietante..

Riguardai ancora una volta il foglietto e scossi la testa. Era arrivato il momento.

***
"Cosa cazzo ti è successo?" Mi domando aiden mentre mi afferrava il viso.

Sussultai quando il suo pollice mi sfiorò lo zigomo..

Mio zio era alle sue spalle, mentre era al telefono e mi guardava con una strana espressione..

"Credo di non essere mai stata così a stretto contatto con una portiera della macchina.." Gli dissi muovendo un po la mandibola e sorridendo lievemente scostandomi da lui.

Aiden mi guardò confuso e corrugando la fronte aspettò una mia risposta.

Non gli risposi facendo prevalere il mio mutismo e tirandomi via la giacca, la misi sull'attaccapanni.

Salì le scale mentre aiden mi seguiva e mi tempestava di domande.

Il foglietto che avevo nella tasca dei jeans iniziava a pesare e a sembrare quasi ingombrante.

"Samantha ti fermi e mi rispondi?" Alzò la voce afferrandomi per il polso.

Lo scostai dalla sua presa e lanciandogli un'occhiataccia risposi " voglio stare un'attimo da sola va bene? Dopo ti spiego tutto."

Lui mi guardò diffidente e sospirando annuì.

Mi diede le spalle e scese le scale, io lo guardavo afflitta mentre le salivo per andare in camera.

Mi cambiai e quando fui in bagno mi disinfettai il taglio sul labbro.

Appoggiai i palmi della mia mano sul lavandino mentre cercavo di liberare là mente.

Uscì dal bagno e andai verso il letto dove vi erano i miei jeans, tirai fuori la chiavetta e il foglietto.

Scesi velocemente le scale e andando verso la cucina, trovai aiden e Ryan che parlottavano con sguardo serio.

"Uno tirapiedi della convenzione mi ha avvicinato al mini market mentre prendevo del gelato.. Molto probabilmente mi seguiva da tempo con la macchina ma non ci avevo fatto caso evidentemente.." Spiegai frustata mentre prendevo un pezzo di pizza calda e la mettevo nel mio piatto, sotto lo sguardo curioso e sospetto di loro.

"Ti ha detto cosa voleva la convenzione?" Domando aiden duramente.

Afferrai una birra e camminando verso uno dei cassetti della cucina, lo aprì e presi un'apri bottiglie.

"Vogliono che faccia una missione per conto loro. Credo sia una prova per mettermi in campo perché vogliono vedere se sono pronta." Dissi indifferente mentre pensavo al foglietto.

" ma quindi tuo padre doveva saperlo.. Quel bastardo non mi ha detto nulla, neanche un avvertimento.." Disse Ryan dando un pugno sul tavolo ed esclamando con tono arrabbiato.

" probabile.. Non ti avrà detto nulla perché di sicuro ha visto fascicolo in cui chiedevo il suo trasferimento da mio supervisione, richiedendo il tuo invece. A quest'ora starà già chiedendo un rinvio e il permesso al direttore per annullare il mio trasferimento dalla sua supervisione." Dissi guardando l'orologio appeso sul muro, e sorseggiando la birra stappata.

" come fai ed essere così tranquilla? A meno che tu non sapessi già come comportarti e come fare.. " disse Ryan seccato mentre mi scrutava.

"Non conoscerò bene mio padre ma so quanto sa essere stronzo ed ostile, è per questo che ho chiesto un'incontro con il direttore prima di mandargli il fascicolo di trasferimento, ed è anche perché domani ci sarà di sicuro in assemblea straordinaria con i diversi dirigenti delle divisioni della CIA che vedranno il mio fascicolo e le mie dichiarazioni su tutto ciò. " risposi sedendomi sulla sedia e a tavola.

"Capisco il perché non l'abbia detto a te, in modo che tu non te l'aspettassi e che il tira piedi non sospettasse che te e tuo padre complottate contro la convezione.. Ma cazzo poteva riferirmelo a me." Parlò Ryan mentre fissava un punto indefinito del tavolo.

"Che missione ti ha dato la convenzione?" Domandò sempre con la stessa espressione seria e severa.

Estrassi il foglietto e la chiavetta dalla tasca della tuta e l'appoggiai sul tavolo mentre davo un morso alla pizza.

Potevo sembrare indifferente come se nulla mi riguardasse o mi preoccupasse, ma più facevo qualcosa e più avevo modo per non sostenere i loro sguardi.

Mi facevano sentire in colpa, come se mi dicessero "ma in cosa cazzo ti sei cacciata.."

"Cosa? Sono degli schizzati..." Disse aiden buttando il foglietto sul tavolo.

"Malach Rabi, è uno degli agenti più temuti dei servizi segreti israeliani del mossad.
Come possano pensare che tu riesca a raggirarlo e riesca a prendere l'amuleto che possiede, e che alla cui ha dentro il chip che interessa alla convenzione? Non è uno stupido.. Ha anni e anni di esperienza quell'uomo." Disse aiden sicuro.

Perché mi doveva sempre sottovalutare e dirmi che non potevo mai farcela per qualunque cosa? Che stronzo..

"Se fossi in te non ne sarei così sicuro.. " risposi guardandolo male e decisa.

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