Sentivo i suoi pensieri scorrere tra i miei.
Molto prima di incontrarci avevamo fatto gli stessi sogni.
Vladimir Nabokow
STELLA
Tutto è bene quel che finisce bene!
Ma è finita davvero?
Per ora sembrerebbe di sì e io ho bisogno di una vacanza.
La mia vita non è mai stata tanto migliore di quella che sto vivendo adesso: sono passati dei mesi, abbiamo sconfitto definitivamente la HTA ed è decisamente strano dirlo ma facendo questo ci siamo liberati dalle catene che ci tengono prigionieri da una vita. Madison ha deciso di passare il ruolo di comandante, amministratrice delegata e cazzi e mazzi vari a Jack che adesso è il proprietario di qualsiasi cosa fosse sua, di suo padre e degli Harrison.
In poche parole, ha colonizzato il paese.
Molti dei nostri ex nemici li abbiamo fatti arrestare, tra cui anche i nostri genitori, i quali piani di gloria sono caduti insieme a William.
Inutile dire che Madison è la persona dell'anno.
Non solo nostre foto, video a Time Square durante le missioni svolte, paparazzi che ci seguono, ma ci sono anche giornalisti e altra gente che non ricordo richiedono interviste e cose varie. Io apprezzo molto questa attenzione e non mi dispiace per niente, sembra che siamo dei supereroi e in ogni caso a me piace stare sotto i riflettori. Madison si sente a disagio e Jack stava per aggredire dei giornalisti che avevano chiesto a Madison se fossero vere le voci di una relazione fra lei e Leonardo di Caprio.
Diciamo che Jack non è proprio il tipo più socievole sulla faccia della Terra. Prima riusciva a trattenersi nelle interviste o quando consolidava affari, adesso qualcuno rischia di essere mangiato vivo.
Madison sta cercando di mantenere tutta la pressione dei media e soprattutto... dei suoi genitori.
Beh, non capita tutti i giorni di avere una figlia che salva il mondo!
A parte gli scherzi, il papà di Madison per poco non ebbe un malore e la madre vuole prendere il primo aereo per venire qui ma la mia sorellina ha chiesto del tempo per cercare di vivere questo periodo traballato insieme a noi, preparandosi ad incontrali.
Ha quasi più paura della loro reazione a tutto questo che di sconfiggere un esercito.
Perché, morale della favola, l'anno all'estero di Madi è quasi finito.
Sinceramente con tutto quello che è successo sembra sia passata una vita infinita e dato che abbiamo sconfitto il male io mi sento disoccupata. Sul serio, sono troppo libera!
Almeno siamo in una quotidianità in cui andiamo a farci lunghe passeggiate, mangiamo il gelato e siamo tutti insieme nel soggiorno di casa nostra a guardarci film strani.
Dovremmo girarlo noi un film su ciò che abbiamo fatto.
Anche perché abbiamo due nuovi membri nella squadra: Athena e Benjamin.
Ovviamente non siamo proprio 'normali' perché andiamo in giro con guardie del corpo ma almeno non dobbiamo più nascondere le armi fra i vestiti. Anche se non sono sicura che Jack sia totalmente d'accordo. Quando mai.
La gente al college ci tratta come divinità e anzi, molti studenti si sono scusati con me e la squadra per averci giudicati per i nostri comportamenti siccome abbiamo lasciato molte interviste sulla verità e ciò che ci facevano i nostri genitori. Tutto materiale che andrà in un processo penale contro le nostre famiglie.
A dirlo così sembrerebbe tutto fantastico, eppure c'è qualcosa che bisogna ancora sistemare. Madi e Jack hanno sviluppato un attaccamento quasi ossessivo l'uno nei confronti dell'altro e non dovrebbe esserci nulla di male siccome hanno rischiato tante volte a dir poco di perdersi a vicenda, il problema è che queste mura di casa nostra non sono anti sonorizzate e rimando sempre questi maledetti lavori.
In ogni caso i miei fratelli stanno bene e così anche io. Ognuno ha ripreso i propri studi e altre attività come partite di pallavolo o da hockey. Io ho ripreso danza e cinema, Madison prepara i suoi esami di lingua e roba di economia insieme a Jack e agli allenamenti di pallavolo.
Non ci siamo mai sentiti tanto padroni della nostra vita, perché siamo noi e solo noi a scegliere cosa succederà nel nostro futuro e questa è una delle sensazioni di libertà più belle che abbia mai percepito. Anzi, qualcosa di provato per la prima volta in vita mia.
La nostra casa è bella come ricordavo.
Sono ritornate le cene tutti insieme, i film horror e gli scherzi continui. Si respira un'aria di sollievo e felicità, perché stiamo tutti bene. Certo che sul divano siamo leggermente più stretti insieme ad Athena e Benji, ma ci accontentiamo.
Tanto Alex molto spesso, e non voglio sapere perché, finisce appeso al lampadario, forse dopo che ha infastidito Jack. Il mio fratellone non è mai stato il lutto per la morte di suo padre, semmai sorride anche un po' di più con noi. Con Madison quelle fossette ingannevoli non spariscono mai.
Mentre sistemo i miei ultimi acquisti qualcuno bussa alla porta della mia stanza.
"Toc toc, ho una novità".
Mi giro di scatto. "Diventerò zia?"
"Ancora con questa storia!"
"Che c'è? Non hai voglia di comprare le tutine e i capellini? Anzi, io chiamerei un fotografo e gli farei le foto nei cestini con i fiorellini".
Madison sembra pensierosa.
"Ti sei scordata di prendere la pillola per caso?"
Diventa rossa. "Non stavo mica pensando a questo!"
"Vuoi seriamente prendere in giro me?"
"Uhm... devo solo controllare il calendario".
Esce dalla stanza e sgattaiola in cucina. Mi occupo di seguirla.
Cammino piano per non farmi sentire, è in procinto di mangiarsi le unghie sfogliando le varie date e poi ha un sospiro di sollievo. "Sono salva".
Sospiro. "Peccato".
Ridacchia. "Quindi non vuoi saperla la novità?"
"D'accordo, spara".
Si morde il labbro. "Jack mi ha fatto un regalo".
Esito. "E...."
Non sta nella pelle. "Ha parlato con il direttore del college..."
"Oddio, sto per urlare, vuoi dirmi che diavolo di regalo ti ha fatto? Ti ha comprato una laurea?"
Cambia espressione. "No!"
"E allora cosa?" Inizio ad urlare.
"Ha prolungato la mia permanenza qui!"
Tre, due, uno...
"COOOOOSA!"
Madi sorride. "Non so cosa dire! Potremmo passare i prossimi mesi in maniera più... normale".
Le salto addosso, cade all'indietro. "Ma è una notizia fantastica!"
"Ahia!"
"Ops, pardon".
Ci rialziamo un po' doloranti, si sistema la frangetta mossa. "Contenta?"
"Anche se ti avrei seguita a nuoto se te ne fossi andata? Sono contentissima, Madi!"
Le poso un bacio sulle guance paffute, la stringo.
Migliori amiche per sempre.
MADRE DI MADISON
"Non mi interessa! Io prendo un aereo e vado da lei! Abbiamo atteso fin troppo... io non riconosco più mia figlia, non so cosa sia successo, come abbia fatto a.... insomma, è in pericolo! Non mi capacito che la sua faccia sia su tutti i giornali, televisori, la gente mi ferma e non so che diamine pensare. Io devo parlare, devo vederla con i miei occhi perché non ancora sono certa che questa sia la realtà".
"Cara, per favore. Direi che sono teso quanto te, onestamente ho quasi timore a vederla perché, insomma... è una sorta di eroina? Ho le idee talmente confuse al momento che non so neanche io cosa dire".
Mi sdraio sul divano, sventolando una rivista per farmi aria. "E se mia figlia per un periodo fosse diventata una criminale? Mio Dio... ma cosa diamine è successo in quel college? Io lo sapevo che la storia della coinquilina non mi quadrava, avevo dei dubbi fin dall'inizio! Dovevo mandarla a dormire nella sede del college. Anzi, doveva rimanere a casa con sua madre!"
"D'accordo, rimaniamo lucidi, per favore..."
Mi alzo. "Ho già preparato i bagagli, si parte tra una settimana".
"Francesca, ma prima dovremmo..."
"Aspetta..." annuso l'aria. "C'è troppo odore di fumo".
"Fumo? Oh, è vero..."
"Oh, mio Dio! Usciamo immediatamente via da qui!"
Mio marito tossisce. "Non... respiro..."
"Aiuto!"
"Sto... scappa!"