Love Bites

LoryMMI द्वारा

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{COMPLETA} Katherine è una giovane vampira, ma non una qualunque. Lei è la principessa dei vampiri, figlia pr... अधिक

🎬Booktrailer🎬
🧛🏻‍♀️Protagoniste🐺
Personaggi Secondari
Uno
Due
Tre
Quattro
Cinque
Sei
Sette
Otto
Nove
Dieci
Undici
Dodici
Tredici
Quattordici
Quindici
Sedici
Diciassette
Diciotto
Diciannove
Venti
Ventuno
Ventidue
Ventitré
Ventiquattro
Venticinque
Ventisei
Ventisette
Ventotto
Ventinove
Trenta
Trentuno
Trentadue
Trentatré
Trentaquattro
Trentacinque
Trentasei
Trentasette
Trentotto
Trentanove
Quaranta
Quarantuno
Quarantadue
Quarantatré
Quarantaquattro
Quarantacinque
Quarantasei
Quarantasette
Quarantotto
Quarantanove
Cinquanta
Cinquantuno
Cinquantadue
Cinquantatré
Cinquantaquattro
Cinquantacinque
Cinquantasei
Cinquantasette
Cinquantotto
Cinquantanove
Sessanta
Sessantuno
Sessantadue
Sessantatré
Sessantaquattro
Sessantacinque
Sessantasei
Sessantasette
Sessantotto
Sessantanove
Settanta
Settantuno
Settantadue
Settantaquattro
Settantacinque
Settantasei
Settantasette
Settantotto
Settantanove
Ottanta
Ottantuno
Ottantadue
Ottantatré
Ottantaquattro
Ottantacinque
Ottantasei
Ottantasette
Ottantotto
Ottantanove
Novanta
Epilogo
Avviso e Ringraziamenti
Sequel

Settantatré

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LoryMMI द्वारा

[Allyson's Pov]

"Ehi Allie" mi chiama Jack entrando in camera mia e trovandomi china sul grimorio datomi dalla Von Crowd come sua ultima volontà.

"Ehi, tutto okay?" chiedo alzandomi e vedendo la sua espressione preoccupata.

"Non trovo Wendy. Era uscita perché voleva stare da sola, ma non la trovo più" mi spiega, ma per sua fortuna la cara e diversamente vecchia Allyson ha la risposta.

"Ti sei accorto che manca anche Katherine da diverse ore?" domando e dal suo sguardo stupito, capisco che non ci aveva riflettuto.

"Loro sono-" io annuisco subito, capendo cosa volesse dire.

"Rilassati, Wendy non potrebbe essere in mani migliori"

__________

[Katherine's Pov]

"Vieni, ti voglio far vedere una cosa" dico prendendo Wendy per mano e insieme corriamo attraverso le strade di Los Angeles.

Dopo un paio di minuti, ci fermiamo davanti ad un bar.

"Questo bar è fantastico. Ogni volta che venivo nel mondo umano d'Inverno ero sempre qua" le spiego informandola che il motivo è che qua fanno la cioccolata calda migliore della zona.

Entriamo e vediamo diverse persone ai tavoli che stanno facendo colazione.

"Katherine" mi chiama una voce familiare e quando mi volto verso il bancone vedo chi mi ha chiamata.

"Bridget" saluto la barista che non vedevo da tanto tempo andando verso di lei.

"Che fine avevi fatto? Non ti vedo da questa Estate" mi domanda sorpresa intanto che io e Wendy ci sediamo al bancone.

"Ho avuto da fare" rispondo provocando nella ragazza dai capelli neri con le ciocche verdi una risata.

"La solita misteriosa" commenta dato che, ogni volta che dovevo parlare di qualcosa di sovrannaturale, facevo la vaga per non farle scoprire la verità su di me.

"Bridget, lei è Wendy, la mia fidanzata" affermo presentando la mia lupa e appena mi volto verso di lei, la vedo arrossire, visto che è la prima volta che confesso, a qualcuno fuori dalla nostra cerchia di amici, che lei è la mia ragazza.

"Allora esiste qualcuno in grado di farti battere il cuore" mi dice la barista stringendo la mano di Wendy.

"Già, alla fine ho trovato anch'io la mia persona speciale" rispondo guardando la mia ragazza e non potendo non rimanerne incantata.

Lei non fa nulla per dimostrare che è speciale, che è brava in qualcosa o mette in mostra una parte bella di sé per farsi vedere. Lei è semplicemente sé stessa ed è questo ciò che mi ha fatto perdere la testa.

"Cosa vi porto ragazze?" chiede Bridget facendo saettare lo sguardo da me a Wendy.

"Due cioccolate calde con la panna" rispondo guardando Wendy per chiederle se le sta bene quello che ho ordinato e lei annuisce, perciò la barista va a prepararle.

"Chi è lei?" mi chiede Wendy e se non la conoscessi, non riuscirei a cogliere quella punta di gelosia nella sua domanda.

"È solo un'amica amore. Ci siamo conosciute perché frequentavo spesso questo bar" le spiego sorridendo e lei allora placa la sua gelosia.

"Comunque mi ha fatto un effetto strano sentirti dire in pubblico che sono la tua ragazza. Strano ma piacevole" mi confessa e visto che ormai la nostra relazione non sarà più un segreto, mi avvicino al suo viso e le do un bacio a stampo.

"Non ti preoccupa che ci sia qualcuno che ci conosce che possa vederci?" mi chiede, ma io alzo le spalle in risposta.

"Anche se ci fosse non mi importa. Voglio che tutti vedano quanto ti amo" rispondo dandole un altro bacio.

"Ecco a voi piccioncine" interviene Bridget mettendoci davanti due tazze grandi con dentro la cioccolata calda e sopra una bella spruzzata di panna.

"Grazie. Quanto ti dobbiamo?" chiede Wendy, ma Bridget scuote la testa.

"Offro io" ci dice e allora la ringraziamo entrambe, dopodiché la ragazza va a servire altri clienti.

Ripensando alla domanda di Wendy, mi viene da sorridere per una cosa che realizzo.

"Scusami un attimo. Tu hai chiesto quanto le dovevamo, ma hai i soldi con te?" domando e allora lei realizza la mia stessa cosa, arrossendo per l'imbarazzo.

"Non ci avevo pensato" dice sbattendosi una mano sulla fronte e questo mi fa scoppiare a ridere.

"Eddaiii, non ridere del mio essere svampita" si lamenta in modo dolce dandomi una leggera sberla sulla spalla, così cerco di smettere di ridere, ma la mia mente si immagina Wendy, intenta a pagare, che si mette le mani in tasca e non trova niente.

"Ti avrei comunque salvata io" rispondo estraendo dalla tasca del mio giubbino un portafoglio con dentro soldi normali.

"Ho fatto un salto alla banca della Cittadella e ho preso tutti i soldi che avevo" le spiego, ma la sua fronte si corruga in un'espressione perplessa.

"Tutti i soldi di una principessa stanno in un portafoglio?" domanda facendomi capire il perché sia confusa.

"In contanti ho solo 200 dollari, ma ho anche assegni da incassare per il valore di....troppi milioni per contarli" rispondo vedendo la sua bocca aprirsi per lo stupore e io, come risposta, le metto due dita sotto il mento e gliela chiudo.

"Sono una principessa, ricordi?" chiedo prendendo un cucchiaino e iniziando a mangiare la panna.

"Sì, ma non avevo realizzato che tu fossi così ricca" risponde provocandomi una leggera risata.

"Ora che lo sai puoi inchinarti a me" affermo con finta vanità assumendo un'aria altezzosa e sentendo Wendy farmi una pernacchia, cosa che mi fa ridere ancora.

In seguito ci mettiamo a bere la cioccolata calda a piccoli sorsi, dato che è estremamente bollente e come sempre la trovo deliziosa, mentre la mia ragazza mi da ragione su questo fatto.

"Posso chiederti come mai hai scelto di avere questa giornata tutta per noi?" mi chiede pulendosi i baffi di cioccolato con un tovagliolo prima di voltarsi verso di me.

"Per vari motivi in realtà: volevo farmi perdonare per averti lasciata, volevo recuperare il mesiversario di ieri....e....mi imbarazza un po' dirtelo, ma volevo ringraziarti per avermi amata e sopportata per questi 4 mesi. So di non essere una persona facile da sopportare" le spiego e lei mi mette una mano sulla mia, guardandomi dritta negli occhi.

"No, non lo sei per niente" risponde e questo mi fa alzare gli occhi al cielo con un sorriso, facendo sorridere anche Wendy.

"Ma....mi rendo conto che nemmeno io sono facilmente sopportabile, specialmente quando mi impunto su qualcosa" continua e io annuisco con convinzione, ricordandomi ad esempio di quando voleva giocare a palle di neve, che mi ha svegliata e costretta ad andare con lei, oppure alla Vigilia, quando ha insistito perché andassimo ai mercatini.

"E comunque direi che con questa giornata ti sei fatta perdonare alla grande" aggiunge facendomi sorridere e per questo mi avvicino, dandole un altro bacio.

"Adesso però finiamo la cioccolata, che abbiamo un sacco di cose da fare" dico dopo essermi staccata e così finiamo di bere la bevanda, ma questa volta con dei sorsi un po' più lunghi, visto che si è raffreddata abbastanza da permettercelo.

...

Dopo aver finito la colazione e aver salutato Bridget con un abbraccio, cosa che lei mi ha fatto notare visto che non l'ho mai abbracciata, io e Wendy ci siamo messe a camminare e ora stiamo arrivando in una zona di Los Angeles piena di negozi che sono sicura le piaceranno.

"Un po' di sano shopping di coppia è quello che ci vuole per-" mi blocco appena mi giro per guardare Wendy ma non la vedo, così guardo dietro di me e la trovo ferma davanti alla vetrina di un negozio di gioielli.

"Che stai guardando?" chiedo mettendomi in parte a lei e vedendo diversi gioielli, ma anche un abito brillantinato su un manichino in bella mostra, però Wendy indica qualcosa sulla destra e così capisco cosa stesse guardando.

Una collana dorata, con il ciondolo a forma di cuore, dove all'interno puoi metterci una foto.

"Arrivo subito" senza aspettare una risposta mi allontano da lei ed entro nel negozio, vedendo una ragazza vestita elegante dietro il bancone.

"Salve" mi saluta con un sorriso cordiale.

"Salve, vorrei comprare due di quelle collane con il ciondolo a forma di cuore in vetrina" affermo e la ragazza annuisce subito, andando sul retro del negozio per prendere ciò che ho chiesto.

Intanto che la aspetto, inizio a guardarmi intorno, vedendo sulla mia sinistra, contro la parete, diverse scarpe per gli uomini e dei tacchi per le donne, poi vedo parecchie magliette, giacche e pantaloni appesi di fronte alle scarpe.

Mi giro a destra e da quella parte, sempre contro la parete, ci sono abiti eleganti per le donne e completi giacca e cravatta per gli uomini, poi, davanti a questi, ci sono delle vetrine piene di gioielli, idem per il bancone sul quale sono appoggiata.

"Ecco a lei" esordisce la commessa tornando con due scatolette bianche con sopra il logo dorato del negozio.

"Grazie" dico prima di pagare e intanto la ragazza mi mette le scatolette in una borsina sempre bianca, ma il logo su questa è disegnato in nero.

Una volta pagato, la ringrazio ed esco, vedendo Wendy che mi aspettava di fuori.

"Un piccolo regalo per i nostri 4 mesi insieme. Fingiamo che l'ultimo mese lo abbiamo passato insieme" affermo con del sarcasmo che fa sorridere la mia ragazza e lei accetta. Apro la borsina e tiro fuori una delle due scatolette, per poi aprirla e tirare fuori la collana, vedendo il volto di Wendy illuminarsi per la gioia e una mano che si porta alla bocca per lo stupore del mio gesto.

Lei si gira di spalle, permettendomi di metterle la collana.

"Un gioiello stupendo per il gioiello più bello di tutti" le sussurro da dietro intanto che aggancio la catenina e anche se non la vedo sono sicura che sia arrossita.

Tiro fuori i capelli rimasti sotto la collana e Wendy si volta, guardando prima il ciondolo al suo collo e poi me, saltandomi addosso e dandomi un passionale bacio che ricambio subito.

"Grazie amore" mi dice avvolgendomi il collo con le sue braccia e restando in punta di piedi per raggiungere la mia altezza.

"Grazie a te di esistere baby" rispondo prima di darle un altro bacio e poi ancora un altro e un altro ancora.

Quando ci stacchiamo, lei guarda il sacchetto che ho al braccio a mo di borsa e con lo sguardo capisco già cosa mi voglia chiedere, perciò annuisco e lei mette le sue manine dentro, tirando fuori l'altra scatoletta che apre subito. Mi volto di spalle e in pochi secondi, anche io ho indosso la sua stessa collana.

"Ora manca solo una foto da metterci dentro. Peccato che non abbiamo quei cellucosi degli umani" afferma Wendy facendomi scoppiare a ridere per come ha chiamato i cellulari.

"Cellulari" la correggo cercando di fermare le mie risate.

"Sì lo so, ma suonava meglio cellucosi" mi spiega la lupa intanto che riprendiamo a camminare.

"Come fa a suonare meglio se assomiglia a cellulosa?" domando ancora divertita e dal suo sguardo capisco che ci sta riflettendo anche lei.

"Non hai tutti i torti" afferma e io faccio un profondo respiro rumoroso che la fa ridere.

"Eddai amore, lo sai che sono svampita" mi ricorda mettendosi in posa con un sorriso largo e le dita di entrambe le mani che fanno la V.

"Sto ancora sperando che crescendo lo diventi di meno....ma le mie speranze stanno andando in frantumi" rispondo facendola ridere ancora intanto che camminiamo su un ponte che passa sopra un'autostrada che attraversa la città.

"Dovrai tenermi così per sempre" afferma saltellando davanti a me e facendomi sorridere nel vedere il modo dolce e divertente in cui si comporta, come una bambina, come se avessi 7 anni invece che 17.

Senza preavviso, la fermo mettendole una mano sulla spalla, mi avvicino e le do ancora un bacio, assaporando un'altra volta queste morbide e gustose labbra che ha, come se stessi baciando due lembi di gomma.

Ci stacchiamo e semplicemente nel vederla mi viene da sorridere, perché Wendy mi rende felice e grazie a lei ora mi sento come rinata, come se l'ultimo mese passato lontana da lei fosse stato solamente un sogno, anzi, un incubo.

"Per quanto mi alletti il pensiero di stare qui a baciarci per tutto il giorno, è quasi ora di pranzo e abbiamo tutto il pomeriggio per girare la città" mi fa notare e in effetti, sebbene abbiamo fatto colazione poco meno di un'ora fa, al pensiero del cibo mi viene ancora fame.

Tuttavia, pensando alla fame, i miei canini si allungano, portandomi a dovermi coprire la bocca e vedendo Wendy assumere un'espressione confusa, ma, quando le mostro i miei canini, dopo essermi assicurata che non ci sia nessuno, capisce cosa mi stia succedendo.

Wendy allora mi prende per mano e insieme attraversiamo questo ponte, ma il problema è che non ci sono vicoli in cui infilarci in questa zona e lei lo nota.

"Okay, piano B" decide fermandosi e voltandosi verso di me. Si toglie la sciarpa, scoprendosi il collo e si mette schiena contro il muro, dopodiché mi abbraccia, facendomi trovare il suo collo davanti al viso, perciò, capendo cosa voglia fare, la abbraccio e allo stesso tempo affondo i miei canini dentro di lei, sentendola trattenere il fiato e i suoi muscoli che si irrigidiscono per resistere.

Passa quasi un minuto e appena la mia sete di sangue si placa, mi stacco da lei, ma prima di sciogliere l'abbraccio mi passo la lingua sulle labbra per pulirmi dal sangue e lo stesso faccio con il suo collo, lasciando solamente i due fori causati dai miei canini.

Mi stacco da Wendy e lei subito si rimette la sciarpa.

"Tutto okay?" chiedo con premura e lei annuisce.

"In teoria abbiamo circa 5 litri di sangue nel nostro corpo e non credo che tu riesca a berli tutti in una volta" risponde in modo scherzoso facendomi sorridere.

"È una sfida?" domando guardandola con sguardo provocatorio, ma lei si porta subito le mani sulla sciarpa, guardandomi con gli occhi sgranati.

"NO! STAI LONTANA DAI MIEI GLOBULI ROSSI!" esclama mettendosi a correre e io, volendo stare al suo gioco, inizio ad inseguirla, correndo a velocità normale.

Percorriamo le strade senza una meta precisa, almeno per Wendy che gira a destra, poi a sinistra e poi ancora a destra in maniera del tutto casuale, mentre io la inseguo incurante delle persone che ci guardano come se fossimo pazze.

La mia ragazza si sta divertendo e questo è l'unica cosa che importa, il resto che si fotta.

...

Dopo aver percorso praticamente metà città, Wendy si ferma e lo stesso faccio io, tutte e due con il fiatone, infatti ci appoggiamo sulle gambe per riprendere fiato, ma con il sorriso sul volto di entrambe.

Ci vogliono almeno un paio di minuti per riprenderci e appena ci riusciamo, ci rimettiamo dritte.

"Almeno mi sono tenuta in forma con questa corsa" affermo vedendo Wendy che cerca di vantarsi facendo ondeggiare i suoi capelli, ma le riesce davvero male e questo mi fa ridere.

"Cosa c'è? Solo tu puoi fare la vanitosa?" domanda offesa incrociando le braccia e spostando la testa di lato con un broncio sul viso.

"Non è questo....è che....sembravi....una giraffa con il mal di collo" rispondo tra le risate che mi impediscono di parlare.

"MA!!! NON È VERO!!!" esclama offesa, ma anche divertita e questo mi fa ridere ancora di più, costringendomi a dovermi appoggiare sulle ginocchia.

"Io non la conosco. Mai vista in vita mia" dice ai passanti che mi guardano male e dopo circa un minuto di risate mi rimetto in piedi, asciugandomi anche le lacrime che mi sono uscite.

"Uhhh, guarda" mi dice Wendy all'improvviso guardando qualcosa dietro di me e quando mi giro vedo che sta indicando un negozio dove si fanno tatuaggi e piercing.

"Dato che a causa della nostra guarigione rapida non possiamo avere tatuaggi artificiali, che ne diresti di farci un piercing?" mi propone ricordandomi che alcune specie sovrannaturali, possedendo una guarigione per l'appunto sovrannaturale, non possono avere tatuaggi, poiché questi sono considerati come ferite per il corpo e quindi guariscono dopo qualche secondo, non lasciando neanche una punta d'inchiostro.

L'eccezione si ha nel caso di noi vampiri Oscuri, con la croce capovolta che abbiamo sin dalla nascita e dei licantropi reali, ma quelle sono più voglie che tatuaggi.

"Sai almeno dove vuoi fartelo?" domando guardandola con un sopracciglio alzato, abbastanza scettica che lei abbia mai pensato di farsi un piercing.

"In realtà no, però mi attira l'idea" risponde con gli occhi fissi sulla vetrina dove ci sono le fotografie dei vari piercing che fanno qui.

"Tu non volevi farti quello all'ombelico?" mi domanda e onestamente non ricordavo neanche di averglielo accennato, ma se me l'ha chiesto si vede di sì.

"Sì, ma stavo pensando anche di fare una mezza pazzia" la informo ricordandomi di un pensiero che avevo un anno fa, ma che poi non ho mai realizzato.

Wendy mi guarda confusa e curiosa, perciò, con gli indici delle mani mi indico dove volevo farmi i due piercing.

"I capezzoli?" chiede allibita alzando le sopracciglia, mentre io annuisco in risposta.

"Non dirmi che non ti eccita la cosa" affermo con un tono di voce appena più basso, vedendo la mia ragazza arrossire con un sorriso, dopodiché si volta verso la vetrina e il suo sguardo si illumina poco dopo.

"Voglio farmi quello" decide indicando l'immagine e ottenendo la mia approvazione.

"Facciamo questa pazzia" affermo divertita ed eccitata all'idea di ciò che stiamo per fare e Wendy accetta più che volentieri, perciò entrambe entriamo nel negozio.

...

Dopo circa un'ora, passata anche a chiacchiere con la tipa simpatica che lavorava nel negozio, io e Wendy usciamo dal negozio, con qualche piccolo dolore dovuto ai buchi che ci hanno fatto.

Wendy si è fatta il piercing all'ombelico, poi uno al sopracciglio sinistro e infine ha deciso all'ultimo di farsi un helix all'orecchio destro.

Io, invece, che sono quella più pazza della coppia, mi sono fatta quello classico all'ombelico, i due ai capezzoli, che tra parentesi hanno fatto più male degli altri e infine ho scelto anch'io di farmene uno all'ultimo, ovvero il septum al naso.

"È una sensazione strana" dice Wendy tastandosi leggermente quello che si è fatta al sopracciglio.

"Concordo" rispondo facendo lo stesso con quello che ho al naso.

Io ero abituata agli orecchini, ma i piercing ti danno una sensazione abbastanza differente.

"Ora siamo ancora più sexy" afferma mettendosi in posa, mentre io le metto le mani sui fianchi e le do un dolce bacio sulle labbra.

"Con o senza piercing, con o senza trucco, con o senza vestiti, tu rimarrai per sempre il mio diamante più bello e sexy" dico con le nostre labbra che si sfiorano appena, che diventano due sorrisi e che subito dopo si uniscono un'altra volta.

Ci baciamo per qualche altro secondo e quando ci stacchiamo, ci diamo un abbraccio forte.

"Ti amo" mi sussurra all'orecchio.

"Anch'io ti amo baby" le rispondo e poco dopo sciogliamo l'abbraccio, per poi proseguire la nostra giornata insieme come due semplici umane, senza pensare a ciò che ci attenderà quando torneremo nel nostro mondo.

...

"Katherine" mi chiama Wendy uscendo dal camerino di questo negozio di vestiti in cui ci siamo fermate.

"Mi passi il vestito bianco?" mi domanda riferendosi ad un abito bianco con lo spacco laterale che ho sul braccio insieme ad altri vestiti che vuole provarsi.

Lo prendo e glielo passo, lanciando un'occhiata nel camerino per vederla in intimo.

"Poi sono io la ficcanaso" commenta accorgendosi del mio sguardo.

"Ci siamo invertiti i ruoli. Tu sei quella che svaligia un negozio, mentre io quella che ficca il naso ovunque" rispondo e Wendy, quando si accorge di questo cambio di ruoli, si mette a ridere.

"È vero" dice prima di chiudere la tendina e intanto che aspetto che si provi il vestito, io rimango appena fuori dal camerino a pensare cosa potremmo fare dopo.

"Ti va di fare un salto al cinema?" propongo restando poi in attesa di una risposta.

"Va bene, ma a Los Angeles non c'era anche quel molo con le giostre?" chiede riferendosi al molo di Santa Monica.

"Sì, possiamo andare anche lì dopo" rispondo e lei allora accetta il programma che ho scelto per il pomeriggio e sicuramente arriverà anche la sera alla fine.

"Come sto?" mi chiede uscendo e mostrandomi il vestito indosso.

Le mie parole muiono in gola a questa vista paradisiaca, tant'è che rimango a bocca aperta.

"Sei....sei uno schianto" ammetto squadrandola completamente e vedendo un sorriso comparirle sul volto.

"Allora approvo anche questo" afferma rientrando nel camerino per togliersi il vestito e aggiungerlo agli altri che tengo io.

"Di questo passo, è meglio se passiamo dall'IKEA per vedere se hanno un armadio su misura per te" dico dall'altra parte della tenda, sentendo la sua risata.

"Non so cosa sia questa IKEA, ma la frase è suonata divertente" risponde e infatti già sospettavo che non sapesse cosa fosse l'IKEA.

Dopo un paio di minuti, Wendy esce dal camerino intanto che si sistema i capelli con le mani.

"Okay, possiamo andare" dice con aria innocente.

"Certo, tanto io non dovevo comprare nulla" rispondo con ovvio sarcasmo, dato che ho dovuto fare il giro del negozio con lei per starle dietro e tenerle i vestiti che voleva provarsi e di conseguenza non me ne sono provata neanche uno.

"Nooo, scusamiii! Vuoi provarti qualcosa?" domanda guardandomi con gli occhioni tipici di chi si sente in colpa per qualcosa, ma io ridacchio e scuoto la testa.

"No amore, ti stavo prendendo in giro. Credo di avere più vestiti che globuli rossi" le dico dandole un leggero pizzicotto sulla guancia e vedendola arricciare le labbra in una smorfia buffa ma molto dolce.

"Non è divertente" afferma riferita alla presa in giro con un broncio dolcissimo, così tanto che mi avvicino a lei e le stampo un bacio, facendole tornare subito il sorriso.

"Ora andiamo, sennò non riusciamo a fare tutto" le faccio notare, perciò ci dirigiamo verso la cassa, dando al commesso tutti i vestiti che si è presa Wendy e vedendo sul piccolo display il prezzo che sale sempre di più, man mano che lui li piega e li mette in una borsa, fino a raggiungere i 121,30 dollari.

Apro il portafoglio, ma realizzo troppo tardi che i 200 dollari che avevo a disposizione sono volati via con le collane e i piercing.

Okay Katherine, piano B.

Alzo la testa e con espressione corrugata guardo dietro il commesso.

"Posso vedere quello?" chiedo indicando alle sue spalle e lui si volta. Appena lo fa, prendo la borsa con i vestiti, Wendy per i fianchi e uso la mia velocità di vampiro per correre il più lontano possibile, uscendo dal centro commerciale e finendo in mezzo al parcheggio.

Guardo la mia ragazza e la vedo con uno sguardo allibito.

"Aspetta, ma tu...." dice guardando prima me e poi il centro commerciale, realizzando ciò che ho fatto e a confermarglielo sono io con una semplice alzata di spalle.

"Katherine! Non si fa!" esclama incredula passandosi una mano sul viso.

"Che dovevo fare scusa? Lasciare i vestiti perché non avevo contanti?" domando ancora divertita per ciò che ho appena fatto fare a Wendy.

"Sì!" risponde lei da grande santa quale è.

"Ma non ci penso proprio, dopo tutto il tempo che hai passato a sceglierli" ribatto e la lupa si passa ancora una mano sul viso per l'incredulità.

"Non posso credere che sono stata coinvolta in un furto con te" afferma mettendosi le mani sui fianchi e facendo un profondo respiro.

"Oh andiamo, come se fosse la prima volta che fai qualcosa di non proprio legale" le ricordo e subito la vedo arrossire, dopodiché le porgo la borsa con i vestiti, che però esita a prendere.

"Eddai, non dirmi che non è stato divertente" insisto e la mia ragazza, senza usare le parole, mi mostra l'indice e il pollice della sua mano di poco separati, dicendomi appunto Un pochino.

Infine si decide e prende la borsa.

"Che non succeda mai più" mi avvisa puntandomi contro un dito.

"Sai benissimo che non sarà mai l'ultima volta" rispondo con un sorriso e dal suo sguardo si nota che lo sa, ma il suo modo di essere buona le impedisce di ammetterlo.

"Andiamo al cinema" decide voltandosi, ma non sapendo da che parte sia il cinema si ferma e si volta verso di me, chiedendomi di guidarla e così faccio, pensando a che film potrei farle guardare.

...

"MAI PIÙ!!!" esclama Wendy terrorizzata uscendo dal cinema stretta al mio braccio.

"Questa è la prima e l'ultima volta che mi faccio convincere da te a guardare un horror" continua senza mollare la presa, mentre io me la rido di gusto per la sua reazione.

"Ma non era neanche così spaventoso. Pensa che mi stavo quasi addormentando" rispondo e Wendy si stacca per mettersi davanti a me con gli occhi sgranati.

"Come puoi dire questo?!? Quando il tipo prende la motosega e taglia a metà quel povero ragazzo, tu stavi dormendo?" domanda incredula gesticolando come una pazza scatenata.

"Ho visto sbudellamenti più disgustosi" rispondo ricordandomi di molte serate horror fatte con i miei ex amici d'infanzia.

"Tu sei una psicopatica psicolabile squilibrata!" afferma continuando a fare gesti random che non fanno altro che farmi ridere, soprattutto con gli aggettivi che mi sta dando.

"Ti amo anch'io amore" rispondo sarcastica intanto che ci incamminiamo verso il molo di Santa Monica, con il cielo sopra di noi che si sta avviando verso il tramonto.

"So già che stanotte non chiuderò occhio....e forse anche domani....e dopodomani....e dopodopodomani" afferma rabbrividendo al pensiero di ciò che ha appena detto.

"Ci sarò io al tuo fianco, mia piccola fifona" la rassicuro mettendole un braccio sulle spalle.

"Già....è proprio questo che mi preoccupa" risponde facendomi scoppiare a ridere un'altra volta e lei, non riuscendo a trattenersi, si mette a ridere insieme a me.

...

Dopo circa 40 minuti di camminata, arriviamo sulla costa di Los Angeles, proprio davanti al molo di Santa Monica, vedendo le attrazioni in fondo ad esso e una marea di persone che va e viene.

Durante il tragitto mi sono dovuta nutrire ancora da Wendy ed è per questo che adesso si sta massaggiando il polso destro.

Ci incamminiamo verso le giostre, prendendoci per mano, vedendo anche un bel via vai di macchine dal parcheggio sulla nostra sinistra ed è proprio in questa direzione che svoltiamo, ritrovandoci all'ingresso di questo parco divertimenti e sentendo delle melodie divertenti che non possono non farti sorridere.

"Vuoi dello zucchero filato?" domando vedendo il carretto che vende questo tipo di dolce.

"Con quali soldi?" domanda lei in risposta, ricordandomi che, oltre agli assegni, non ho più un soldo.

Il piano B di Katherine entra in azione.

"Vorrà dire che faremo ancora qualcosa di poco legale" dico guardandomi intorno, alla ricerca della preda perfetta e trovandola quasi subito.

"Okay, allora io vado a fare un giro" mi informa Wendy voltandosi per allontanarsi, ma io la prendo subito per un polso.

"No, tu fai parte del mio piano" dico sentendola piagnucolare.

"Vedi quel tipo al telefono? Quello con i jeans verde militare?" chiedo e lei mi fa un cenno affermativo.

"Distrailo" dico in seguito dandole una leggera spinta in avanti.

"Come?" mi chiede perplessa.

"Come vuoi tu" rispondo e la lupa mi lancia un'occhiataccia, per poi voltarsi e andare dal ragazzo, mentre io faccio il giro lungo per passargli dietro.

"Ehi" sento dire dalla lupa e il ragazzo alza gli occhi dal telefono, puntandoli su di lei.

"Ehi" la saluta con un sorriso.

Vediamo che scusa si inventa Wendy.

"Ecco....io....sì insomma....mi chiedevo...." intanto che balbetta, passo dietro al tipo e con la mia velocità di vampiro gli rubo il portafoglio dalla tasca dove in precedenza l'avevo visto metterselo.

Faccio un cenno a Wendy che ho fatto e perciò lei spara la prima cosa che le viene in mente.

"Hai una sigaretta?" domanda e io veramente mi chiedo da dove le sia spuntata questa richiesta.

"No, mi spiace, non fumo" risponde dispiaciuto.

"Oh, fa niente. Ciao" lo saluta con un sorriso in volto e si avvicina a me, così insieme ci dirigiamo verso il chiosco dello zucchero filato.

"Hai una sigaretta? Sul serio?" domando ancora perplessa dalla domanda che gli ha fatto.

Poteva chiedere qualsiasi cosa e ha scelto una sigaretta.

"Cosa volevi che gli dicessi? Yo fratello, hai da accendere?" domanda imitando un gangster, cosa che mi fa ridere ancora.

Quanto può essere stupida da 1 a Wendy?

"Tu sei tutta svitata" dico scuotendo la testa e nel frattempo arriviamo al chiosco.

"Salve, 2 per favore" la ragazza addetta annuisce alla mia richiesta e inizia a preparare, mentre io guardo nel portafoglio che ho preso al ragazzo e dentro vedo abbastanza soldi per farci un giro anche sulle giostre.

Tiro fuori le banconote, mettendomele in tasca e senza dare nell'occhio lascio cadere il portafoglio.

"Ecco a voi" ci dice la ragazza porgendoci due coni di zucchero filato. Uno lo do a Wendy e l'altro inizio a mangiarlo.

"Mi ero dimenticata quanto fosse buono" ammetto dando un altro morso.

"È una delle cose più dolci che abbia mai mangiato, però è buonissima" mi da ragione la mia ragazza continuando a mangiarlo e intanto camminiamo per le diverse bancarelle, guardando quali divertimenti offrono.

"Comunque, dobbiamo trovare un modo per farci delle foto" mi informa Wendy e quando mi giro la vedo indicarsi la collana che abbiamo entrambe, che ancora è senza foto.

Mi guardo intorno e vedo subito come risolvere il problema.

"Detto fatto. Vieni" le dico e purtroppo non posso prenderla per mano, dato che in una ha lo zucchero filato e nell'altra ha la borsa con i vestiti che abbiamo comprato, per così dire.

Arriviamo davanti ad una cabina per le fototessere e io, essendomi stufata dello zucchero filato, lo butto in un cestino dopo averne mangiato poco più della metà, mentre Wendy lo sta addentando voracemente.

"Stavi morendo di fame?" domando facendole notare la foga con cui sta mangiare il dolce e in risposta annuisce.

"Avevo una fame da lupi" afferma con una delle battute squallide tipiche della famiglia Moon.

"Okay....vado a fare paracadutismo senza paracadute. Ci vediamo" dico in modo ovviamente sarcastico e questo fa scoppiare l'ilarità della mia ragazza.

"Eddai, questa era bella" ribatte finendo lo zucchero filato e buttando via il cono.

"Era bella tanto quanto la sabbia nel costume" rispondo usando una metafora per farle capire quanto fosse orrenda la sua battuta.

Wendy tenta di ribattere, ma io la fermo subito.

"Muoviti che voglio fare questa foto" affermo spingendola dentro la cabina con le sue risate di sottofondo.

Chiudo la tendina e tiro fuori i soldi necessari per fare le foto, per poi inserirli e sedermi in parte a Wendy, che ha messo la borsa con i vestiti in terra.

"Pronta?" domando e lei annuisce, ma, prima che la macchina possa scattare la foto, si mette davanti all'obiettivo e tira fuori la lingua.

"Ma no! Ma sarai stupida!" dico ridendo per ciò che ha fatto, ma, volendola imitare, la sposto e mi metto davanti all'obiettivo, tirando fuori la lingua e incrociando gli occhi, cosa che fa scoppiare a ridere Wendy e subito dopo me, mentre la macchina scatta la terza foto.

"Amore! Dobbiamo fare....una foto decente" mi fa notare la mia ragazza, ma stiamo ridendo entrambe come due sceme e perciò anche la quarta foto viene così.

"Okay....aspetta" dico facendo dei profondi respiri per calmare le risate, sentendo gli occhi lucidi per le lacrime che quasi stavano arrivando.

Me li asciugo e faccio un cenno a Wendy per chiederle se sia pronta. Lei mi risponde di sì, perciò metto dentro degli altri soldi e mi giro verso la mia ragazza, che si avvicina a me, permettendomi di darle un lungo, caldo e dolce bacio.

La macchina scatta tutte e 4 le foto mentre ci baciamo e una volta finita ci stacchiamo, sentendo però gli ormoni che spingono.

"Non sai che voglia ho di scoparti stanotte" le sussurro sulle labbra e guardandola negli occhi

"Sarò tutta tua baby" mi risponde allo stesso modo eccitato con cui ho parlato io.

Alla fine, dopo averle rubato un bacio, usciamo dalla cabina e vediamo le due serie di 4 foto che abbiamo fatto.

Nella prima serie vedo le facce da psicopatiche che abbiamo fatto nelle prime due e nelle due restanti ci siamo io e lei che ridiamo a crepapelle.

Nell'altra invece, sono tutte foto in cui ci baciamo.

"Queste due sono le più belle" mi dice indicando la seconda e la terza e in effetti anch'io concordo con lei.

Cercando di non fare disastri come mio solito, strappo delicatamente le 4 foto l'una dall'altra consegnando la seconda a Wendy su sua scelta e tenendo la terza per me.

Apriamo i nostri ciondoli e inseriamo la foto, notando che è della grandezza giusta e la forma a cuore del ciondolo lascia visibile solo me e Wendy che ci baciamo.

"È bellissima" ammetto guardando la foto.

"La foto è bella, ma la realtà lo è ancora di più" risponde la lupa e appena realizzo cosa abbia detto, sento le mie guance scaldarsi. Mi volto verso di lei e la vedo sorridermi, così non perdo tempo e la bacio.

"Voglio farti vedere una cosa" senza esitare la prendo per mano e insieme corriamo verso la ruota panoramica, pagando due biglietti e salendo.

"Ci sei mai stata?" chiedo intanto che ci sediamo nella nostra cabina.

"No, sarà l'ennesima prima volta con te" risponde con voce sognante guardando il panorama intanto che la ruota inizia a girare, portandoci sempre più in alto e nel frattempo io guardo Wendy, i suoi lineamenti perfetti ai miei occhi, la carnagione leggermente più scura, i capelli scuri e lisci, le sue labbra morbide e saporite, persino le sue ciglia e il modo in cui sbatte le palpebre mi attraggono, le sue piccole mani che hanno toccato ogni parte del mio corpo e potrei stare qui delle ore a parlare delle parti del suo corpo che mi fanno impazzire di più, ma posso riassumere il mio amore per lei con una sola parola: Unico.

Nessuno potrà mai amare una persona come io amo Wendy, lo so per certo.

"Quanto vorrei rimanere qui per sempre, passare tutte le giornate così con te" ammette Wendy con un tono che diventa triste e il mio istinto da fidanzata protettiva mi porta a stringerle la mano che ha appoggiata a dove siamo sedute.

"Ti prometto che ce ne saranno altre. Non so quando, ma ti prometto che questa non sarà l'ultima" le sussurro vedendola ringraziarmi con un sorriso sincero.

"Questo è uno dei tanti motivi per cui ti amo: riesci sempre a sollevarmi il morale" mi dice con gli occhi lucidi per l'emozione e così decido di non risponderle a parole, mi avvicino e la bacio dolcemente.

Dopo la giornata che abbiamo passato, un bacio in cima alla ruota panoramica era il miglior modo per concluderla, infatti, dopo questa, torneremo a casa, visto che siamo entrambe stanche.

Ci separiamo e ci stringiamo in un forte abbraccio.

"Io ti prometto che, anche quando sarò una vecchia raggrinzita di 80 anni, il mio cuore non smetterà neanche per un secondo di gridare il tuo nome" mi sussurra all'orecchio e questo mi provoca sia gioia per ciò che ha detto che tristezza al pensiero che lei un giorno se ne andrà per sempre, però ora voglio solo pensare ad amarla come merita.

"E io ti prometto che ti amerò ogni secondo della mia eterna esistenza"

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