Love Bites

By LoryMMI

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{COMPLETA} Katherine è una giovane vampira, ma non una qualunque. Lei è la principessa dei vampiri, figlia pr... More

🎬Booktrailer🎬
🧛🏻‍♀️Protagoniste🐺
Personaggi Secondari
Uno
Due
Tre
Quattro
Cinque
Sei
Sette
Otto
Nove
Dieci
Undici
Dodici
Tredici
Quattordici
Quindici
Sedici
Diciassette
Diciotto
Diciannove
Venti
Ventuno
Ventidue
Ventitré
Ventiquattro
Venticinque
Ventisei
Ventisette
Ventotto
Ventinove
Trenta
Trentuno
Trentadue
Trentatré
Trentaquattro
Trentacinque
Trentasei
Trentasette
Trentotto
Trentanove
Quaranta
Quarantuno
Quarantadue
Quarantatré
Quarantaquattro
Quarantacinque
Quarantasei
Quarantasette
Quarantotto
Quarantanove
Cinquanta
Cinquantuno
Cinquantadue
Cinquantatré
Cinquantaquattro
Cinquantacinque
Cinquantasei
Cinquantasette
Cinquantotto
Sessanta
Sessantuno
Sessantadue
Sessantatré
Sessantaquattro
Sessantacinque
Sessantasei
Sessantasette
Sessantotto
Sessantanove
Settanta
Settantuno
Settantadue
Settantatré
Settantaquattro
Settantacinque
Settantasei
Settantasette
Settantotto
Settantanove
Ottanta
Ottantuno
Ottantadue
Ottantatré
Ottantaquattro
Ottantacinque
Ottantasei
Ottantasette
Ottantotto
Ottantanove
Novanta
Epilogo
Avviso e Ringraziamenti
Sequel

Cinquantanove

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By LoryMMI

[Katherine's Pov]

Il Giorno Dopo

Apro gli occhi e in un primo momento mi sento spaesata, non vedendo le pareti della mia camera, ma poi, appena riconosco la mia stanza al castello, ricordo di essere stata sospesa dalla Moonlight e di essere tornata a casa alla Cittadella.

La cosa positiva è che, a quanto mi ha detto Daisy, che tra parentesi credevo mi strangolasse di tanto che mi ha stretta forte, i miei genitori sono fuori città per un incontro diplomatico con dei nobili vampiri e dovrebbero tornare oggi, quindi mi devo preparare psicologicamente.

Mi tolgo le coperte di dosso e sentendo il mio stomaco brontolare ricordo anche che ho cenato con solo una sacca di sangue, perciò mi alzo, mi vesto in maniera molto comoda con dei leggings bianchi e una felpa nera, indosso un paio di scarpe bianche e mi passo le mani sul viso per darmi una svegliata, per poi guardarmi allo specchio e mettermi un filo di trucco per non sembrare uno zombie.

Esco dalla stanza e vedo Daisy intenta a pulire una finestra sulla mia sinistra.

"Principessa, ben svegliata. Le devo portare la colazione?" mi chiede fermandosi dalla pulizia.

"No no, continua a fare ciò che stavi facendo" rispondo e lei allora riprende a pulire.

Scendo le scale fino a giungere al pianoterra, nella sala del trono, poi vado verso la sala da pranzo, notando che in 3 mesi di assenza non è cambiato nulla in questo castello, tranne forse qualche volto nuovo tra la servitù.

Entro nella sala da pranzo e vedo un paio di persone sedute: un uomo che riconosco e un ragazzo che non avevo mai visto prima.

Questi due mi notano e l'uomo si alza sorpreso.

"Principessa Katherine, non avevo idea che fosse tornata" mi saluta Markos, un membro del Consiglio dei Vampiri.

"Sono tornata ieri sera" rispondo solamente andando a prendermi da sola il mangiare, invece di aspettare che me lo porti la servitù.

Dopo 3 mesi alla Moonlight passati a fare da sola, ormai è diventata un'abitudine farlo invece che farmi servire.

Prendo una brioche al cioccolato e mi verso una tazza di caffelatte, prendo una sacca di sangue e mi siedo a tavola davanti ai due vampiri.

"Lui è mio figlio Kyle. Oggi compie 17 anni e volevo festeggiare portandolo al palazzo per la prima volta" mi informa presentandomi il ragazzo, che dal suo sguardo capisco che vorrebbe essere ovunque tranne che qua.

"Immagino che non mi servano presentazioni" dico visto il mio titolo nobiliare e la fama che ho a corte.

Kyle mi accenna un sorriso che ricambio e in seguito inizio a mangiare la brioche, alternandola con qualche sorso di caffelatte.

"Come è stato il suo periodo alla Moonlight?" mi domanda Markos sorseggiando il tè al sangue.

"Molto meglio del previsto, tranne l'arrivo di Rebecca Rost che ha complicato le cose" ammetto prima di addentare la brioche e vedendo lo sguardo perplesso del vampiro.

"Rebecca Rost? La figlia di Travis Rost?" domanda e io annuisco.

"Proprio lei" dico passando alla sacca di sangue per cambiare gusto.

"Spero che non l'abbia importunata" afferma Markos, ma io alzo le spalle.

"Nulla che non possa risolvere" rispondo senza aggiungere il fatto che sia stata sospesa a causa di un suo scherzo.

In seguito la colazione procede in silenzio fino a quando tutti e tre non finiamo.

Mi pulisco la bocca con il tovagliolo e successivamente Markos si alza.

"Vieni Kyle, voglio mostrarti il palazzo" afferma l'uomo, ma il ragazzo si vede chiaramente che non vuole.

"Devo proprio?" domanda dando ragione ai miei pensieri e questo provoca un'occhiataccia di ammonimento da parte del padre, forse dovuta alla mia presenza.

"Markos, perché non lasci che sia io a mostrargli il palazzo? Tanto ho tutto il giorno libero" propongo e lo sguardo di entrambi si tramuta in sorpreso.

"Ne è sicura? Non vorrei disturbarla" chiede l'uomo dai capelli quasi grigi, ma io annuisco tranquilla.

"O-Okay, allora ci vediamo a pranzo" afferma facendo un veloce inchino a me e in seguito se ne va.

...

Insieme a Kyle esco sul retro, vedendo da questo grande porticato il giardino sul retro del palazzo, composto da un grande lago sulla destra e un piccolo bosco oltre un prato di grandi dimensioni.

"Principessa, non la prenda sul personale, ma onestamente non mi interessa affatto vedere questo palazzo" afferma guardando dietro di sé, ma come risposta gli sorrido.

"E credi che non l'abbia capito? Quello che ho detto a tuo padre è stato per trascinarti via da lui" gli rivelo lasciandolo di stucco.

"Ho vissuto qua per 17 anni, quindi fidati quando ti dico che non c'è assolutamente nulla di interessante da vedere" aggiungo e in seguito gli chiedo con un cenno se vuole andare in giardino e lui accetta, così insieme scendiamo le scale di marmo che curvano a destra.

"La immaginavo diversa ad essere sincero" ammette facendomi sorridere, intanto che metto le mani nella tasca centrale della mia felpa.

"E come mi immaginavi?" domando curiosa mentre scendiamo gli ultimi gradini.

"Come una ragazza snob e viziata che si fa servire e riverire dalla mattina alla sera" risponde provocandomi una risata.

"No tranquillo. Viziata non lo sono mai stata e tantomeno snob, un po' mi sono fatta servire in passato, ma nulla di eccessivo. Saprei cavarmela benissimo anche da sola....credo" rispondo e nel frattempo arriviamo nel giardino.

Qua deve aver nevicato poco o nulla, visto che la presenza di neve è quasi inesistente.

"Dove è stata nell'ultimo periodo? Non l'ho vista in giro" mi chiede provocandomi una leggera fitta al cuore a pensare di dover trascorrere 2 settimane senza la mia Wendy.

Potrei andare da Ulrich, ma non avrebbe senso, visto che non ci sarebbe lei e poi sono arrivata ieri, quindi voglio almeno prendermi qualche giorno di riposo e se proprio non riuscirò a stare con i miei allora me ne andrò.

"Sono stata alla Moonlight" gli spiego mentre passeggiamo in riva al lago.

"La scuola dei licantropi?!? Deve essere stato brutto" afferma con un tono stupito e anche dispiaciuto per me.

"In verità è stato più bello che stare qua" rivelo fermandomi e voltandomi verso di lui, che mi rivolge uno sguardo stupito, per poi voltarsi verso il lago, permettendomi di guardarlo meglio.

Sarà alto almeno 1 metro e 85, fisico atletico, capelli neri arruffati e a quanto ho visto ha un paio di occhi scuri.

È un bel ragazzo e non ha niente da invidiare agli altri, ma il mio cuore appartiene a Wendy e apparterrà per sempre a lei.

Kyle torna a guardarmi e mi accenna un sorriso.

"È veramente una principessa che non si vede tutti i giorni" mi fa notare e non posso non dargli ragione.

Successivamente riprendiamo la passeggiata per il giardino, addentrandoci anche tra gli alberi e la cosa bella è che il castello è in una posizione che ti ripara abbastanza dal freddo. Non fa caldo, ma neanche così tanto freddo da dover indossare 10 paia di maglioni.

"Mi chiedevo anche se fosse libera" aggiunge facendomi fermare sul posto, dopodiché mi giro verso di lui, vedendolo accennarmi un altro sorriso.

"Mi spiace, ma il mio cuore è già di qualcuno" rispondo non dando troppi dettagli per ovvi motivi e questa risposta vedo che fa star male Kyle.

"Oh....peccato. Fortunato lui" afferma risollevandosi subito di morale.

È una lei in realtà, però lasciamo stare.

"Non credo che comunque farai fatica a trovare una compagna" rispondo vedendolo sorridermi.

"Allora le piaccio" deduce in modo scherzoso mettendosi le mani nelle tasche dei jeans e facendomi sorridere.

"Non ho detto che sei brutto, ho detto solo che il mio cuore è impegnato" rispondo chiarendo il mio punto di vista.

"E dov'è il rapinatore del suo cuore?" domanda avvicinandosi a me di un passo, mettendosi proprio davanti.

"È rimasta alla Moonlight" rispondo con un sospiro triste e Kyle corruga la fronte.

"Rimasta?" domanda perplesso e così realizzo dell'errore che ho commesso.

"Rimasto, scusami. È mattina e sono mezza svampita" mi correggo fingendo di essermi sbagliata e Kyle ci casca, mettendosi a ridere.

"Tranquilla. Certe mattine non so nemmeno da che parte sia girato" risponde facendomi ridere.

"Ti capisco" dico dopo qualche secondo passato a ridere e in seguito Kyle rimane in silenzio, intento a fissarmi e purtroppo temo di sapere il perché mi stia fissando.

"Sicura di non volere nulla? Occhio non vede, cuore non duole, no?" domanda retorico con un modo di dire usato per farmi cedere alla tentazione.

Kyle si avvicina di un altro passo, arrivando a pochi centimetri da me, che sono con la schiena contro un albero e senza aspettare avvicina il viso al mio nel tentativo di baciarmi.

Tuttavia, prima che lo possa fare, gli mollo un ceffone in piena faccia, facendogli girare la testa di lato e questo lo fa allontanare di un paio di passi.

"Ti ho detto che sono fidanzata" ripeto infastidita dal suo tentativo di farmi tradire Wendy.

Se lei fosse stata qua, credo che gli avrebbe dato più di un ceffone.

"Okay okay, chiedo scusa" dice massaggiandosi la guancia con un sorriso sorpreso. Forse non si aspettava che avessi una forza del genere.

Sto per aprire bocca per insaccarlo di parole, quando dei passi attirano la mia attenzione. Mi giro a sinistra e vedo Daisy avvicinarsi.

"Principessa, volevo informarla che la carrozza reale ha appena varcato le porte della città" mi avvisa e questo significa che tra una decina di minuti incontrerò di nuovo i miei e significa anche che devo andare a cambiarmi, dato che vorrei evitare che le loro prime parole siano Come accidenti sei vestita?.

Per loro questi comuni vestiti sono per i poveri, quindi lascio Kyle senza neanche salutarlo e mi dirigo al palazzo con Daisy al mio seguito.

È così che va con i vampiri: tu fai la gentile con loro e loro ne approffitano per i propri interessi.

17 anni passati così e ancora non riesco a farci l'abitudine.

Rientro nel palazzo e mi dirigo subito in camera mia, salendo le scale e arrivandoci nel giro di un paio di minuti.

"Le devo preparare qualcosa?" mi chiede Daisy gentilmente, ma io le faccio un cenno con la mano di lasciar stare.

"Mi arrangio da sola" rispondo e in seguito mi chiudo nella stanza.

...

Dopo circa un quarto d'ora esco dalla mia stanza con un vestito bianco con le spalline che mi arriva a metà coscia, un paio di stivaletti con il tacco dello stesso colore e infine un paio di orecchini con un po' di trucco a concludere il tutto.

Dato che non voglio sprecare questo outfit solo per farmi vedere dai miei, dopo il fatidico incontro uscirò a fare un giro, forse passerò da mia zia Margaret.

Scendo le scale, con il rumore dei tacchi in sottofondo e intanto che lo faccio inizio a sentire le voci dei miei genitori che parlano.

Non so se sono psicologicamente pronta ad incontrare mio padre dopo ciò che mi ha fatto, ma so per certo che non gli darò mai la soddisfazione di vedermi ferita e vulnerabile.

Arrivo in fondo alle scale e li vedo proprio davanti a me, davanti ai loro rispettivi troni e sentendo il rumore dei miei tacchi si voltano.

Mia madre assume un'espressione sorpresa, mentre mio padre sembra quasi disgustato nel vedermi.

"Katherine....che ci fai qua?" domanda mia madre mentre mi avvicino a loro, vedendoli in due abiti molto eleganti.

"Ho avuto un'accesa discussione con Rebecca Rost che è sfociata in una rissa e sono stata sospesa per un paio di settimane" riassumo e mia madre continua a guardarmi sorpresa.

"Rebecca Rost? Perchè è alla Moonlight?" chiede stupita, sicuramente dal fatto che Rebecca è una viziata che vuole solo le cose migliori per sé e la Moonlight non è di certo la cosa migliore per una vampira.

Questo mi fa venire in mente una possibile ipotesi.

"Me lo chiedo anch'io" rispondo lanciando un'occhiata a mio padre.

Sarebbe coerente con il suo comportamento aver dato qualcosa a Rebecca per farla venire alla Moonlight per ostacolare la mia vita.

"Elinor, puoi lasciarci? Devo scambiare due parole con Katherine" afferma mio padre e mia madre accetta senza pensarci troppo, così se ne va al piano di sopra per andare in camera.

Dopo qualche secondo di silenzio, in cui entrambi usiamo l'udito per sentire se ci siano persone intorno a noi e dopo non aver sentito nessuno, ci guardiamo negli occhi.

"Non ti vergogni neanche un po' per quello che hai fatto?" domando arrabbiata a bassa voce.

"Ho fatto molte cose, dovresti essere più specifica" risponde con tono di superiorità ed è questo che mi fa ribollire il sangue.

"Parlo del mio stupro" affermo a denti stretti, ma mio padre non batte ciglio.

"Non so proprio di cosa tu stia parlando" risponde tranquillamente e senza alcun segno di pentimento.

"Lo sai benissimo invece. Ho visto il video di te ed Erik. Aveva registrato l'incontro" lo informo, ma anche adesso non si scompone minimamente.

"Se hai visto il video dell'incontro, allora avrai anche sentito che io non accenno ad alcun tipo di stupro nei tuoi confronti. Ho semplicemente detto che ti avrebbe dovuta spezzare. Il resto lo ha deciso Erik" risponde e purtroppo, per quanto odi ammetterlo, mio padre ha ragione.

Nel video non dice di violentarmi, è stato Erik a farlo di sua iniziativa e questo scagiona parzialmente mio padre.

"E Rebecca? L'hai mandata tu?" domando incrociando le braccia, ma mio padre si limita ad alzare le spalle.

"Forse sì, forse no" risponde in modo vago facendomi innervosire ancora di più, perciò muovo un passo verso di lui e gli arrivo proprio di fronte.

"Goditi la corona finché puoi, perché il karma gira e quando verrà da te a riscuotere, ti prometto che sarò in prima fila a godermelo" lo avviso vedendo il suo volto incupirsi per pochi istanti, ma subito dopo gli compare ancora quel ghigno fastidioso.

"Attenta con le minacce Katherine. Non sono io ad avere a cuore una lupa mortale" risponde fermando per un istante il mio cuore nel sentire questa minaccia di uccidere Wendy.

Tuttavia, dopo questo spavento, si fa largo il mio istinto protettivo nei confronti della mia ragazza.

"Non....provare più....a minacciarla" gli ringhio contro, con i miei occhi che diventano neri e rossi e io che gli arrivo ad un palmo dal naso.

Questo però non fa svanire il sorriso da quella faccia da schiaffi che si ritrova mio padre.

"Sei solo una patetica ragazzina. Forse potrai spaventare i tuoi coetanei, ma di sicuro non spaventi me" quasi subito si avvicina a me, mettendosi di lato per sussurrarmi qualcosa all'orecchio.

"Consiglio a te e alla tua cagna di guardarvi le spalle" sussurra in una minaccia che mi fa scorrere dei brividi lungo la schiena.

Mio padre si allontana da me e senza aggiungere altro si volta e se ne va, mentre il mio viso torna normale e me ne vado anch'io.

Il problema è che le sue parole mi continuano a ronzare in testa e non posso fare a meno di essere preoccupata per la mia Wendy.

...

Arrivo davanti alla casa di mia zia Margaret e busso un paio di volte.

Da dentro sento dei passi avvicinarsi e dopo pochi secondi la porta si apre, mostrandomi una persona che non vedevo da un po'.

"Isabel" la saluto sorpresa e lei mi guarda con lo stesso stupore.

"Cuginetta! Da quanto tempo!" esclama contenta spostandosi per farmi entrare, così varco l'ingresso e noto che non è cambiato nulla dall'ultima volta che sono stata qui.

Appena entri ti trovi davanti sulla sinistra la cucina e la tavola da pranzo, poi a destra si trova il salotto e oltre questi due spazi ci sono un paio di gradini da salire e si trova una zona occupata solo da un grande tavolo usato per quando ci sono molti ospiti.

A destra di questo si trova la porta del bagno, mentre più in là rispetto al tavolo c'è un piccolo corridoio che porta alle altre stanze: quella di mia zia, di Isabel, Owen e quella degli ospiti che ho sempre usato io quando venivo qua.

Il pavimento è in parquet e sempre di legno sono fatti i tavoli, mentre le mura sono di cemento e di colore bianco.

"Che ci fai da queste parti?" mi chiede dopo aver chiuso la porta e così mi riscuoto dalla mia analisi della casa.

"Ho avuto dei problemi alla Moonlight e mi hanno sospesa. Sono tornata a casa, ma ho incontrato i miei, perciò eccomi qua, nell'unico posto bello di tutta la Cittadella" rispondo e Isabel si mette a ridacchiare per il finale.

"Accomodati. Stavo facendo del tè al sangue, vuoi?" mi chiede e io accetto, nonostante abbia fatto colazione da neanche un'ora, ma si sa che mangio come un bovino.

"La zia e Owen?" domando non vedendoli, mentre Isabel si mette ai fornelli, dove vedo una teiera già sopra.

"Mia mamma è al lavoro, mentre l'idiota è con i suoi amici" risponde e dal modo con cui ha chiamato Owen, capisco che abbia litigato di recente.

"Cosa ha combinato?" domando con un sorriso che mi spunta inevitabilmente al ricordo delle litigate tra i due gemelli.

Isabel si gira, appoggiandosi al piano cucina e puntando i suoi occhi azzurri su di me.

"Mi sto frequentando con un ragazzo" mi rivela lasciandomi stupita dal fatto che Isabel sia in una relazione, dato che è sempre stata come me: divertimento e niente coinvolgimento.

"Da quando?" domando felice per lei.

"Da circa 3 mesi" risponde incrociando le braccia, mentre io sorrido per la coincidenza delle nostre due relazioni.

"E cosa c'entra la tua relazione con Owen?" domando cercando di capire il nesso tra suo fratello e la sua relazione.

Prima che mi possa rispondere, la teiera inizia a fischiare, così si gira e spegne il fuoco, prendendo due tazzine di porcellana dallo scompartimento sopra e versa il tè in entrambe.

In seguito prende due piattini e li posa sul tavolo, mettendoci sopra le tazzine e infine la teiera in mezzo.

"Vuoi dei biscotti?" mi chiede e annuisco, così prende il sacchetto dalla dispensa.

"Tornando a mio fratello, non so che problemi abbia. È come se stesse facendo di tutto per farmi rompere con Isaac" mi spiega dicendomi anche il nome del suo ragazzo.

"L'altro giorno, ad esempio, mi ha detto una frase molto dolce e quando Owen mi ha sentita dirla a nostra madre, se n'è uscito con Lo ha detto solo per farti contenta, come se Isaac mi avesse detto quella frase solo per portarmi a letto, capisci?" mi chiede spiegandomi la situazione, mentre io inizio a pensare ad un'ipotesi.

"Il primo litigio che ho fatto con lui è stato a causa di Owen, che ha detto di aver visto Isaac in giro con una ragazza e mi ha messo in testa la preoccupazione che si stesse vedendo con un'altra, allora gli ho chiesto chiarimenti e mi ha detto che era fuori con sua cugina e in più Isaac si è arrabbiato perché non mi sono fidata abbastanza di lui" mi spiega e questo forse da una conferma alla mia ipotesi.

"Non è che Owen è geloso?" ipotizzo e Isabel mi guarda con la fronte corrugata.

"Geloso? È mio fratello" mi ricorda come se lo avessi dimenticato.

"Gemello" aggiungo al posto suo e dall'espressione che assume, forse sta giungendo alla mia stessa conclusione.

"Avete passato tutta la vita assieme, sin da quando eravate nella pancia di vostra madre e tu stessa dicevi che quando lui era via era come se mancasse una parte di te. Forse Owen ha paura che tu lo possa sostituire con Isaac" concludo spiegandole la mia ipotesi e in attesa che Isabel metabolizzi ciò che le ho detto, prendo un biscotto al cioccolato, lo immergo parzialmente nel tè e poi lo mangio.

"Ma perché non dirmelo direttamente?" domanda perplessa e io la guardo con un sopracciglio alzato.

"È un maschio. Sai benissimo che i maschi non sono dei fenomeni ad esprimere i loro sentimenti" rispondo e lei mi da ragione.

"Gli parlerò e cercherò di chiarire" afferma e così si chiude l'argomento, cosa che permette ad Isabel di aprire quello sulla mia bontà e sul fatto che ora sappia ascoltare e aiutare una persona con i propri problemi.

Come risposta, le ho detto che sono cambiate molte cose da quando sono andata alla Moonlight, ma senza aggiungere che il merito è di quella lupa svampita, dolce e bellissima di nome Wendy.

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