Mattew si trovava nella biblioteca del College seduto al suo angolo preferito, panca e tavolino appoggiate alla grande vetrata guardante a sud, cioè all'ingresso principale e al parco.
Stava aspettando Mia e Lisa che chissà per quale motivo erano in ritardo di più di un'ora sull'orario fissato, ma ecco che le due apparvero dirette verso di lui.
"Scusa il ritardo Matt. La riunione al club è durata più del previsto." disse Mia e fece per sedersi di fronte a lui. Anche Lisa si sedette.
"Siete scusate. Nessuno è perfetto, tantomeno per quanto riguarda gli orari fissati per appuntamenti. Cose che accadono."
"Grazie Matt, temevamo che ci avresti tenuto il broncio." Aggiunse Lisa.
"Quindi..." Mattew si mise in attesa della notizia: la conferma che la ragazza abducted avrebbe finalmente rilasciato un'intervista esclusiva alla rivista diretta da Mia.
"Ha accettato. Ad un patto però: niente fotografia e sotto falso nome. Non vuole sciuparsi la reputazione. Sarebbe a dire che non vuole essere scambiata per una visionaria tra i suoi amici, e tra gli studenti del College dove, come saprai, segue alcuni corsi in comune con noi.
"Dov'è adesso?"
"Ci sta aspettando fuori, sotto il porticato. Andiamo."
"No. Chiamala e falla salire. Voglio prima sapere che aspetto ha e poi decideremo dove poter andare. Un posto tranquillo. La taverna dove abbiamo cenato l'ultima volta. Ti andrebbe Lisa? Tu Mia?"
"L'importante è che non ci siano orecchie indiscrete sai com'è." replicò Mia "Sapete c'è addirittura un'agenzia che assicura gli addotti. Voi lo sapevate?"
"Può fare comodo." Ironizzò Mattew.
Poco dopo Sabine Lawrence, si presentò a Mattew.
"Tu sei Matt. Ti conosco perché frequentiamo lo stesso corso qui, ma non sapevo che eri tu quello che mi stava aspettando." Esordì Sabine.
"Tranquilla. Sei tra amici. A noi puoi raccontare fin nei particolari quella tua insolita esperienza." La rassicurò.
"Andiamo adesso." Propose Mia
"Andiamo." Le fecero eco gli altri tre.