DEVIANT and SLAVE

By Onixxia

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Era una 17enne come tante, prima che nella sua vita entrasse Ryan. "Gunny" è il suo nuovo nome ed ora...è una... More

Premessa
Capitolo 1 : L'inizio della fine
Capitolo 2 : L'incontro
Capitolo 3 : Sex Line
Capitolo 4 : Notte Buia
Capitolo 4 : Notte buia 2° parte
Capitolo 5 : Conseguenze
Capitolo 6 : Nel suo letto
Capitolo 7 : Prigioniera di una follia
Capitolo 8 : Dove sei ?
Capitolo 10 : Confusione
Capitolo 11 : Equilibrio instabile

Capitolo 9 : Legami spezzati

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By Onixxia

Guardo ancora un attimo il telefono e dopo mille indecisioni, premo " chiama ". Non ho la minima idea di cosa potrei dirli o di come la prenderà, ma devo farlo per la mia migliore amica.

《 Pronto? Sarah? 》

È l'ora della verità, miseria che disastro! Questa volta l'hai fatta grossa, ragazza! Guarda che devo fare ora. 

《 Ciao Mike, si sono io, Sarah...》

《 È strano che mi telefoni ora, hai qualche novità su di lei ? dimmi di si ti prego... 》

Ora come glielo dico? Come li dico che lei è scappata e non vuole piu vederlo?

《 Mike...penso che dovresti stare calmo e uscire un po a divertirti....pensa a qualcos'altro. 》

《 Cosa stai dicendo? Come potrei farlo? La mia ragazza è scomparsa ed io dovrei uscire con gli amici? Come ragioni Sarah? Che razza di amica sei? 》

silenzio.

Che amica ero? Solo una che si preoccupa per lei e la vuole proteggere.

《 Lei sta bene ma tu devi lasciar perdere tutto questo. Ti stai dannando l'anima per nulla. Dammi retta, calmati. Con il tempo tutto si sistemerá. 》

《 Sarah! Tu l'hai vista vero? Dimmelo ti prego. Dimmi cosa sta succedendo. È colpa mia se lei è scappata, non le sono stato abbastanza vicino, non posso perdonarmelo se le capita qualcosa! 》

Ormai stava urlando ma, piu che rabbia era disperazione. Non aveva nessuna colpa eppure si affliggeva così. È tutta colpa tua socia! Tutto questo è colpa tua!

《 Ho parlato con lei Mike ma...lei non vuole vedere te, non ora almeno. Ti prego non dirlo a nessuno e non pensare che sia colpa tua...mi dispiace...》

Riaggancia.

Non so se sia vero, non so se tutto tornerá come prima, probabilmente no e... tutti noi, lei compresa, dovremmo conviverci per sempre.

- 3 GIORNI DOPO, CASA DI RYAN

Com'è tutto così bello - pensai guardando fuori dalla finestra. Ultimamente sorridevo così, senza un vero motivo. Il solo pensare a Ryan mi faceva sorridere.

In questo momento era fuori, era andato a far spesa da solo stavolta, ma gia mi mancava.

Era strano come sentissi continuamente il bisogno di averlo accanto, di vederlo e di toccarlo. Era diventato come una droga ed ogni minuto che passavo in sua assenza, era una tortura.

In quel momento, sento bussare alla porta. Era lui.

Il mio cuore inizia a battere fortissimo, mentre mi avvicino per aprirgli.

Appena apro, mi stampa un bacio sulla bocca e poi entra sorridendo in un modo strano. Ha in mano due borse, una di un supermercato, l'altra è una borsina di plastica più piccola e tutta nera.

Che sia vino? mah....

Apoggia entrambe le borse sul divano poi, dopo essersi tolto il giubotto viene da me, sorridendo ancora in quel modo particolare.

Sembra un gatto che si è pappato il canarino.

《 Ho preso qualcosa per te, mentre ero fuori stamattina 》

mi dice ed io capisco il motivo del suo ritardo.

Era stato fuori 4 ore, mi sembrava strano ci stesse mettendo tanto a far spesa.

Improvvisamente si avvicina ancora di più e prendendomi il viso tra le mani, mi dice :

《 Adesso fai la brava...chiudi gli occhi 》

io li chiudo immediatamente, chiedendomi se si trattasse di un regalo.

Sento i suoi passi allontanarsi e andare verso il divano. Sento che sta aprendo una borsa di plastica ma, non so quale. Vorrei spiarlo ma non posso. Devo fare la brava e tenere gli occhi chiusi.

Lo sento tornare verso di me e strigermi qualcosa intorno alla testa. Ah, una benda sugli occhi, questa l'ho indovinata.

《 Ora apri pure gli occhi Gunny...sei bendata...》

mi fa impazzire, la fantasia che ha e questo suo modo di tenermi sulle spine. Riesce sempre ad inventarsi qualcosa di nuovo, lo adoro.

Evidentemente rimane immobile per un attimo a fissarmi perché, sento il suo respiro ma, non sento passi ne movimenti. All'improvviso sento le sue mani che mi toccano ma, non per accarezzarmi. Sta cercando qualcosa.

Trova i lacci del vestito e li apre, lo stesso fa con il reggiseno, poi mi sfila entrambi dalla testa ordinandomi d'alzare le braccia. Non mi sogno nemmeno lontanamente di disubbidere dopo che, mi ricorda che lui " punisce " le cattive ragazze.

Il pensiero mi fa sorridere.

《 Adesso mettiti in ginocchio, piccola troia... 》

Troia? È la prima volta che mi chiama così, eppure sentirmelo dire da lui, mi eccita.

Io m'inginocchio, so gia cosa vuole che faccia, ma aspetto che sia lui ad ordinarmelo, come sempre.

《 Apri la bocca ora e avvicinati... 》

Lo sento armeggiare con la cintura mentre impaziente come una bambina aspetto di poterlo succhiare.

Sento le sue dita che mi afferrano i capelli, tirandomi la testa fin contro le sue gambe. Mi prende le mani e aprendomele, le appoggia sulla sua erezione.

È già così eccitato...

Inizio a baciarlo li, muovendo la lingua su tutta la lunghezza. Non so se lo sto facendo bene ma, farò del mio meglio.

《 Non farmi aspettare.... 》

lo sento ansimare mentre stringe ancora di più i miei capelli. Apro la bocca per accontentarlo e ad occhi chiusi, la stringo intorno al suo membro.

Lo prendo poco per volta e lentamente scendo sempre più giu. Lo sento scendere in gola e anche se mi diverte, inizio a sentire un po di fastidio.

Mugolo, ma lui m'ignora.

Mi affera ora saldamente i capelli e inizia a tirarli in modo da muovermi la testa.

Questo gioco, mi sta uccidendo. Anche se sono io a dar piacere a lui, una parte di me gode del potere che ho in questo momento su di lui.

Potrei chiederli qualsiasi cosa, potrei fare qualsiasi cosa ora e andrebbe bene.

È proprio vero che, gli uomini, diventano stupidi per il sesso - sorrido nella mente

Sposto la lingua da una parte all'altra mentre ancora lo stringo in bocca e sembra apprezzare. Continuo a muovermi su e giu, accompagnando ogni movimento anche con la lingua.

《 Non ce la faccio Gunny.... 》

lo sento implorarmi. So che lo sto torturando così e so che non puo resistere ancora molto quindi, decido di soddisfarlo. Muovo la bocca ancora più velocemente e piu infondo, sperando di non soffocare. Il ritmo diventa sempre piu intenso, lo sento gemere sempre più forte, finché non lo sento come "pulsare " tra le labbra.

Mi tira i capelli ancora due volte, poi si stacca improvvisamente da me e viene.

Rimango li ferma in ginocchio e bendata.

Ora tocca a lui, sorrido.

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