La Tatocrazia

By LordCousland

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Dopo la terribile pandemia Covid, durante la quale l'umanità ha dato il peggio di sé, il mondo sta marciando... More

PERSONAGGI
PROLOGO
CAPITOLO 1: L'ARRIVO DI TATA SONIA
CAPITOLO 2: LA PRIMA PUNIZIONE
CAPITOLO 3: IL CAMBIO DEL PANNOLINO
CAPITOLO 4: PAPPA
CAPITOLO 5: LEZIONI DI IGIENE
CAPITOLO 6: INCONTRO AL PARCO
CAPITOLO 7: LA RAGAZZA
CAPITOLO 8: DALLA PARRUCCHIERA
CAPITOLO 9: CAPRICCI ED INCIDENTI
CAPITOLO 10: RITORNO A CASA
CAPITOLO 11: CAMBIAMENTI
COMUNICAZIONE AI LETTORI
CAPITOLO 12: TEMPO DI RELAX
CAPITOLO 14: BAGNETTO
CAPITOLO 15: LA MESSA A LETTO
CAPITOLO 16: RICCARDO VA ALL'ASILO
CAPITOLO 17: LE MAESTRE
CAPITOLO 18: IL PIANO DI ALICE
CAPITOLO 19: ALICE LE PAGA TUTTE
CAPITOLO 20: TUTTI IN MENSA
CAPITOLO 21: LA MESSAGGERA DEL SOGNO
COMUNICAZIONE AI LETTORI 2
CAPITOLO 22: QUALCHE RISPOSTA
CAPITOLO 23: COLLOQUIO GENITORI-INSEGNANTI
CAPITOLO 24: INCIDENTI DI VARIO TIPO
CAPITOLO 25: VIDEOCHIAMATA
CAPITOLO 26: INIZIA IL PIGIAMA PARTY
CAPITOLO 27: IL CUORE DI RICCARDO
CAPITOLO 28: EDUCAZIONE SPECIFICA
COMUNICAZIONE AI LETTORI 3
CAPITOLO 29: DURO LAVORO E MERITATO RELAX
CAPITOLO 30: L'EPOPEA DEL PARCO GIOCHI
CAPITOLO 31: NAUGHTY DREAMER
CAPITOLO 32: SI TORNA ALL'ASILO
CAPITOLO 33: LA LEZIONE SPECIALE
CAPITOLO 34: LA PUNIZIONE DELLA MAESTRA
CAPITOLO 35: RIVELAZIONI
CAPITOLO 36: ELEONORA HA UN PROBLEMINO
COMUNICAZIONE AI LETTORI 4
CAPITOLO 37: VISITA A SOPRESA
CAPITOLO 38: RICCARDO & FRANCESCA
CAPITOLO 39: REGOLE STRADALI
COMUNICAZIONI AI LETTORI 5
CAPITOLO 40: AL SUPERMERCATO

CAPITOLO 13: POMERIGGIO CON LA TATA

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By LordCousland

Il pranzo fu abbastanza tranquillo: Riccardo, anche se un po' di malavoglia, si lasciò mettere nel seggiolone e cercò di ignorare i commenti infantili di Sonia mentre la donna lo imboccava con l'omogeneizzato. Di nuovo, era una preparazione fatta in casa dalla Tata che aveva poi proceduto a ridurre ad una poltiglia. Esattamente come quello della mattina, aveva un ottimo sapore (la base era carne di pollo e legumi) ma una consistenza veramente terribile.

Una volta che ebbe finito l'omogeneizzato, Sonia mise del latte nel biberon e dopo averlo scaldato con lo strumento apposito gli mise la tettarella di gomma in bocca e con delicatezza lo fece bere. Inutile dire che Riccardo trovò ciò veramente imbarazzante, ma pur sempre meno rispetto ad essere allattato al seno.

Una volta finito, la Tata gli pulì la bocca con il tovagliolo e lo fece uscire dal seggiolone, tenendolo in braccio. Dopo avergli dato dei colpetti sulla schiena per fargli fare un ruttino, cosa che il ragazzo fece senza opporre resistenza, la donna lo mise giù.

"Cosa si fa ora?" chiese, aspettandosi una risposta ben precisa.

Riccardo ci pensò un attimo, poi si strinse nelle spalle, replicando "Un po' di relax?"

Sonia scosse la testa, con un'espressione contrariata in volto "No, tesoro. Cosa si fa dopo ogni pasto? Te l'ho detto stamattina."

Riccardo sbuffò "Se è lavarsi i denti non ne ho proprio voglia."

"L'igiene orale è importante."

"Tata, capisco che una volta a settimana come facevo è poco... ma tre volte al giorno è veramente troppo."

Sonia in tutta risposta tese una mano verso di lui, con il palmo rigido, e la scosse un paio di volte simulando degli schiaffetti all'aria. Il messaggio era ben chiaro.

Riccardo alzò le mani, esclamando "Va bene, va bene! Non mi sculacci!"

La donna si lasciò andare ad una risatina, trovando la sua reazione veramente carina, e lo accompagnò in bagno, dove come dopo colazione gli lavò i denti. La procedura fu un pelo più rapida, dato che la Tata evitò di ripetere la spiegazione per intero ma si limitò ai punti fondamentali. Riccardo, dal canto suo, evitò di lascarsi andare di nuovo a scurrilità, e la sua bocca si limitò così ad assaggiare il dentifricio anziché quello schifo di sapone alieno.

Finita la procedura, Sonia ricondusse Riccardo nel salotto, dicendogli "Puoi rilassarti fino all'ora di cena. Domani ti aspetta un grande giorno."

"Perché? Che accade domani?"

"L'hai dimenticato?" disse Sonia, scompigliandogli dolcemente i capelli "Sarà il tuo primo giorno d'asilo."

"Ma io non ci voglio andare! Non sono un poppante!"

"Niente capricci, su. La socializzazione è importante."

Riccardo continuò però a lamentarsi "Tata, ho già finito gli studi! Non posso andare all'asilo!"

Si pentì immediatamente di quella frase, allorché gli arrivò un possente sculaccione che lo fece sobbalzare.

"Riccardo, ora basta. Domani vai all'asilo. Punto. Ora pensa a rilassarti, e lascia che oggi sia oggi e domani sia domani."

Il ragazzo dovette ammettere che c'era della saggezza in quelle parole. Scrollò le spalle e decise di rimandare la discussione al giorno dopo.

Si sedette dunque accanto alla cesta, ed estrasse il set di mega bloks, con il quale si mise a costruire una fattoria.

Si fece assorbire dalla cosa come precedentemente con le macchinine, ritrovando quella spensieratezza che inevitabilmente aveva perso crescendo. Forse stare con la Tata non era poi così male.

Fu durante il gioco però che sentì un bisogno crescergli dentro. D'istinto si portò la mano al pannolino, esclamando "Tata! Devo andare in bagno!"

Sonia si limitò a stringersi nelle spalle, dicendo "È ancora troppo presto per imparare ad usare il vasino. Usa pure il pannolino."

Riccardo si trattenne dal maledirla, sapendo che ciò lo avrebbe solo messo nei guai, e sospirò. Senza altra scelta, rilassò il corpo e lasciò che la sua pipì fluisse nell'indumento assorbente. L'assetato pannolino assorbì il liquido, espandendosi un po' ed appesantendosi. Subito il fastidioso suono che indicava l'ora del cambio si diffuse per la stanza.

Fu una sensazione strana. Per quanto vero fosse già accaduto in mattinata, allora fu un incidente dovuto alla sua impossibilità di comunicare il bisogno. Farsela addosso di propria sponte era diverso.

Sonia si avvicinò e gli accarezzò dolcemente una guancia, sussurrando "Visto che non ci voleva molto? Dai, andiamo a cambiarci."

La donna condusse Riccardo in bagno e lo adagiò sul fasciatoio, dove procedette con il cambio. Come le volte precedenti fu estremamente professionale in ciò.

Dopo averlo spogliato, avergli rimosso il pannolino bagnato ed averlo ripulito, lo riempì di borotalco e gli mise il pannolino pulito. Il nuovo pannolino che gli mise se possibile era ancora più imbarazzante dei precedenti, essendo decorato con i personaggi dei Muppet.

"Li preferirei bianchi..." bofonchiò.

La Tata gli sorrise, replicando "Ma no, tesoro, così sono più carini. I pannolini sono decisamente meglio dei pannoloni."

Riccardo non commentò. Li limitò a lasciarsi rivestire per finire il prima possibile quell'imbarazzante procedura.

Una volta finita, Sonia ricondusse il ragazzo nuovamente al salotto, dove poté finire la costruzione interrotta a causa dell'emergenza.

Una volta finita la costruzione, Riccardo si mise a guardare nella cesta, per vedere se ci fosse altro di interessante, poi però il suo sguardo fu diverto dalla TV. Il pensiero gli andò immediatamente alle console e ai videogiochi. Certo, la Tata era stata chiara sull'argomento, ma magari poteva guardare qualche serie TV.

Si voltò verso la donna, chiedendo "Tata, posso guardare la TV mentre aspetto l'ora di cena?"

Con un sorriso, Sonia annuì, replicando "Ma certo, vieni."

Lo prese per mano e lo accompagnò alla poltroncina colorata, dove lo fece accomodare. Fatto ciò, accese la TV per lui.

"Fammi dare un'occhiata di cosa c'è al momento... ecco, trovato. Cosa preferisci guardare?" chiese "Il piccolo regno di Ben e Holly, Peppa Pig, Sofia la Principessa, PAW Patrol – La squadra dei cuccioli, Dottoressa Peluche o Manny Tuttofare?"

Riccardo sgranò gli occhi, ed esclamò "Tata! Sono cartoni da bambini!"

"E allora?"

Non si aspettava certo che la donna gli lasciasse vedere Il Trono di Spade o Breaking Bad, ma quello era troppo.

"Non ho niente contro i cartoni." ammise "Ma ce ne sono vari che si possono apprezzare a varie età."

"I cartoni per adulti tipo i Simpson te li puoi scordare. E lo stesso vale per quelli che chiamate anime, sono troppo violenti."

"No, parlo di cartoni per bambini, ma che non sono esclusivamente non per marmocchi."

La Tata sembrò colpita da ciò, e lo esortò a continuare "Puoi farmi qualche esempio?"

"Beh, la serie di Rapunzel, per esempio, oppure... sa, c'era un vecchio cartone che guardavo da piccolo chiamato Capitan Planet e i Planeteers, quello lo riguarderei volentieri."

Sonia lo ascoltò parlare e quando ebbe finito annuì, dicendo "Controllerò se li trovo. Ammetto che non mi aspettavo queste proposte da parte tua. Per adesso, però, questo offre la casa."

Il ragazzo strinse le spalle, e sbuffando disse "Per adesso allora vada per PAW Patrol, dovrebbe essere il meno peggio."

La Tata gli sorrise e con il telecomando selezionò il programma. Subito partì la sigla e Riccardo si preparò ad annoiarsi. Con suo stupore, però, la puntata finì per interessarlo e una volta finita chiese di poterne vedere ancora. La donna acconsentì volentieri e gliele lasciò guardare un'altra. Dopo averla vista, Riccardo chiese di poterne vedere anche una terza.

Sonia annuì, ma disse "Va bene, ma solo un'altra, poi basta. Non voglio sentire capricci, ok?"

Riccardo si limitò ad annuire, e si preparò a guardare la puntata. Non riusciva a capacitarsi di come un prodotto per bambini lo stesse intrattenendo così tanto, forse perché non era più abituato.

Quando anche la terza puntata fu terminata, il ragazzo chiese di vederne una quarta.

"Cosa ti ho detto?" fece la Tata, severamente.

"La prego, solo un'altra."

La donna spense la TV e incrociò le braccia, guardando Riccardo con cipiglio austero.

"No vuol dire no, Riccardo. Sai che i capricci non mi piacciono. E sai anche che quando fai qualcosa che non mi piace ti faccio tot sul culetto."

La solita minaccia, ma efficace come sempre. Riccardo fece un sorriso nervoso, replicando "Non c'è bisogno, Tata, grazie. La ringrazio per avermene fatti vedere tre."

Sonia gli sorrise, contenta che avesse capito l'errore senza doverle prendere, ma mentre il ragazzo si alzava dalla poltroncina un fragoroso peto fu emesso dal suo didietro, seguito da una fitta alla pancia.

Riccardo istintivamente si abbracciò lo stomaco, esclamando "Tata, devo usare il bagno!"

Sonia, senza scomporsi, chiese "Devi andare di numero 2?"

Il ragazzo annuì, cominciando a sudare.

"Il pannolino regge anche quella, stai tranquillo."

Capendo che non sarebbe riuscito a convincerla, Riccardo si rassegnò. Imbarazzato come non mai, si piegò sulle gambe in squat, e cominciò a spingere. Quando la corposa massa si fu depositata nel retro del pannolino, appesantendolo considerevolmente, cominciò ad ansimare per lo sforzo compiuto.

Tutto parve rallentare, il tempo si dilatò, mentre Riccardo stava in quella posizione dopo aver evacuato. Fu bruscamente riportato alla realtà allorché il pannolino si mise a suonare, un suono più forte e fastidioso del solito. Evidentemente era programmato per eseguire un suono diverso in caso di masse solide anziché liquide.

"Fatta tutta?" chiese Sonia.

Riccardo annuì, abbassando tristemente lo sguardo. Non aveva nemmeno la forza di rimettersi in piedi. Non poteva credere di essersi appena cagato addosso, era una sensazione veramente strana e surreale.

"Hai avuto un tempismo eccezionale per fare la popò." disse la Tata, prendendolo per mano e aiutandolo a rimettersi in posizione eretta "Stavo proprio per portarti a fare il bagnetto."

Il ragazzo, con gli occhi inumiditi, si limitò ad annuire ancora, e si lasciò condurre verso il bagno per liberarsi il prima possibile del fardello che stava portando, metaforicamente e fisicamente.

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