𝙻𝙰 𝙻𝙴𝙶𝙶𝙴 𝙳𝙴𝙻𝙻'𝙰𝙼...

By IAMASIANIMRI

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La legge. Un ambito di studio sicuramente eccellente. Nuovi avvocati, magistrati e tutto ciò che quell'univ... More

PROLOGO
Capitolo 1 (Zulema Zahir)
Capitolo 2 (Superficialità)
Capitolo 3 (sexy?)
Capitolo 4 (Zulema va bene)
Capitolo 5 (Processo)
Capitolo 7 (Los Angeles)
Capitolo 8 (Correndo)
Capitolo 9 (Niente)
Capitolo 10 (🦋🦋🦋)
Capitolo 11 (Labbra tra i denti)
Capitolo 12 (Lavoro)
Capitolo 13 (Mia pt.1)
Capitolo 14 (Mia pt.2)
Capitolo 15 (🇮🇹 pt.1)
Capitolo 16 (🇮🇹 pt.2)
Capitolo 17 (🇮🇹 pt.3)
Capitolo 18 (🇮🇹 pt.4)
Capitolo 19 (🇮🇹 Processo)
Capitolo 20 (🇮🇹Venezia pt.1)
Capitolo 21 (🇮🇹Venezia pt.2)
Capitolo 22 (Prediletta?)
Capitolo 23 (Pensaci...)
Capitolo 24 (Non posso)
Capitolo 25 (Non riesco a stare senza di lei)
Capitolo 26 (Sesso?)
Capitolo 27 (Vedremo)
Capitolo 28 (Instagram)
Capitolo 29 (⚠️)
Capitolo 30 (Te lo avrei detto)
✨ANNUNCIO✨
Capitolo 31 (Questione di falsità)
Capitolo 32 (FOGLIO BIANCO)
Capitolo 33 (Dimmelo)
Capitolo 34 (La lettera)
CAPITOLO 35 (Ibiza)
Capitolo 36 (Gelosia)
Capitolo 37 (Convocazioni)
Capitolo 38 (California)
Capitolo 39 (Alcatraz)
Capitolo 40 (Periodo Natalizio)
Capitolo 41 (1 mese prima)
Capitolo 42 (Hai studiato abbastanza)
Capitolo 43 (Capodanno)
Capitolo 44 (Esame)
Capitolo 45 (Lei non avrebbe voluto)
Capitolo 46 (Questione di tranquillità)
Capitolo 47 (Dolore)
Info
Capitolo 48 (Fidati di me)
Capitolo 49 (Cosa mi nascondi?)
Capitolo 50 (28 Gennaio)
Capitolo 51 (disfruta, vive, ama)
Capitolo 52 (Ormai è tutto finito)
Capitolo 53 (Chiavi)
Capitolo 54 (Sono bloccata)
Capitolo 55 (28 luglio)
Capitolo 56 (Quel posto ha spezzato persino me)
Capitolo 57 (Forse hai ragione)
Capitolo 58 (L'ho fatto per te)
Capitolo 59 (L͟E͟G͟A͟L͟I͟T͟Á͟)
Capitolo 60 (𝑃 𝑎 𝑠 𝑠 𝑎 𝑡 𝑜)
EPILOGO
NEW STORY

Capitolo 6 (Controllo)

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By IAMASIANIMRI

(MACA's POV)

"Vuoi del vino?" Chiedo, mentre noto come si guarda intorno, cercando di catturare i dettagli della casa.
"Si"
"Rosso o bianco?" Chiedo aprendo il frigo.
"Quello che vuoi Rubia" opto per il rosso, e lo stappo, per poi prendere due calici e dirigermi verso di lei.
"Sediamoci" mi avvicino alla sala e mi siedo sul divano, seguita da lei.
Appoggio i due calici sul tavolino davanti a noi e verso il vino.
Afferra il suo calice e io il mio, mentre ci guardiamo.
"A cosa brindiamo?" Chiede sorridendo.
"Mh...che ne dici alla tua vittoria schiacciante in tribunale?"
"Vale" facciamo scontrare i nostri calici e poi beviamo entrambe un sorso.
Guardo il mio calice, mentre sento il suo sguardo su di me.
"Posso aiutarti"
"Mh?" Dico guardandola.
"Denuncialo. Ti farò da avvocato" la guardo e scuoto la testa, in segno di negazione.
"No. Non voglio affrontare un processo per lui"
"Macarena potrebbe farti del male"
"Lo so. Ma non voglio un processo"
Mi guarda, sbuffando.
"Almeno chiedi un'ordinanza"
"Restrittiva?"
"Si" ci penso e forse non é una cattiva idea.
Tutto quello che voglio è lasciarmelo alle spalle e andare avanti.
Se non fosse arrivata Zulema non so cosa sarebbe potuto accadere.
Ricordo come le sue mani mi stringevano la gola, e come cercava di toccarmi, scendendo nella mia zona intima.
Mi tocco la gola, quasi come un gesto spontaneo e noto che Zulema si avvicina, sedendosi più vicina sul divano.
"Maca...non pensarci. Ti accompagno se vuoi. Anzi. Ti faccio da avvocato e presenterò l'ordinanza io stessa" la guardo e sorrido, appoggiando il calice sul tavolino.
"Grazie...ci penso okay?" Annuisce, ma so che è contrariata.
So che vuole che io prenda l'ordinanza e ne capisco il motivo.
Il ricordo di me e lei in quel retro, mi ritorna in mente rapidamente, facendomi posare lo sguardo sulle sue labbra.
Mi mordo le mie e dio...quanto vorrei risentire le sue sulle mie.
Alterno il mio sguardo tra i suoi occhi e le sue labbra, cercando di capire se vuole la stessa cosa.
Non so se vuole farlo, ma noto come i suoi occhi mi scrutino il viso.
Mi mordo il labbro inferiore, pensando a cosa fare.
Se farlo o non farlo.
Se baciarla o no.
Siamo molto vicine e non ci vorrebbe niente a toccarle le labbra ancora una volta.
Voglio risentire quella sensazione.
Voglio sentire quella morbidezza che prima mi è stata concessa solo per pochi secondi.
Vorrei poter sentire il suo sapore.
Poi senza pensarci più, mi avvicino, posando le mie labbra sulle sue.

È semplice inizialmente: un semplice bacio a stampo, che dura qualche secondo, esattamente come il primo.
Ma quando ci stacchiamo, guardandoci negli occhi, noto come anche lei voglia continuare, infatti riprende quel contatto.
Le nostra labbra si muovono, per la prima volta, le une sulle altre, cercando di assaporarsi.
Mi avvicino un po, cercando un po più di comodità, mentre lei posa una mano sul mio viso.
Sento un calore enorme crescermi dentro, e le sue labbra sono veramente buone.
Sento la morbidezza, accompagnata da un leggero sapore di vino.
Nessuna delle due sa come continuare: approfondire ancora di più, o staccarsi.
Ma non posso farne a meno: voglio sentirla, ma voglio che lo faccia lei.
"Zulema..." dico, staccandomi appena, ma lei tira nuovamente il mio viso, mordendomi il labbro inferiore.
Chiudo gli occhi e mi godo questo momento, che mi sta facendo impazzire, sotto ogni punto di vista.
Quando le nostre labbra si muovono ancora, sento quanto voglia approfondire anche lei.
Il bacio comincia a diventare più passionale, ma rimane lento, mentre la sua lingua tocca le mie labbra, cercando un accesso.
Non ci vuole molto prima che glielo conceda, e la sua lingua cerca la mia, trovandola.
Si avvinghiano e la sensazione che sto provando mi sta facendo morire dentro: la mia pelle è coperta da puntini, per i brividi che mi sta provocando; Il mio corpo è percorso da scosse d'eccitazione, che mi fanno sentire cosi bene.
Mai le avevo provate prima.
Quello che ho con Zulema è una chimica pazzesca.
Una chimica che distingue lei da tutti gli altri.
Siamo in sintonia e questo ci fa sentire mille volte meglio quando siamo insieme.
Poso una mano sul suo viso, cercando di tenerla li, ma lei si stacca, prendendomi il viso.
Mi guarda e sorride, dandomi un altro bacio a stampo.
"Devo andare"
"Que?" Dico con ancora il fiato spezzato dal bacio lungo e intenso che ci siamo appena date.
"Non tornano le tue amiche?" Guardo l'orologio appeso alla parete e noto che è l'una.
"No. Torneranno tardissimo. Solitamente arrivano alle 3/4. Se non più tardi"
"CON LA MIA LEZIONE?" dice alzando la voce, e io chiudo gli occhi, maledicendomi da sola.
"Cazzo..." mi guarda, alzando un sopracciglio.
"Que? Ti dimentichi che sono la tua professoressa?"
"Mh..." dico guardandola confusa, per poi continuare.
"Cosa stiamo facendo?" Chiedo poi, forse più a me stessa che a lei.
"Non lo so. Non definiamolo"
"Cosa intendi?" Si avvicina e mette un ciocca di capelli dietro al mio orecchio.
"Mi attrai okay? Se vuoi che abbiamo questo...qualsiasi cosa sia...possiamo continuare, ma non implichiamo sentimenti..." mi fermo un attimo a pensare alle sue parole.
Sentimenti?
Non credo siano implicati, e provo anche io attrazione per lei.
Sento il mio corpo reclamare il suo.
Volerlo.
Come se fosse necessario in questo momento.
Mi avvicino e prendo nuovamente le sue labbra, ma mi stacca, prendendomi il viso.
"Hai capito? Non voglio-"
"Ho capito...anche io sono attratta da te. Niente sentimenti. Ora stai zitta" faccio per prenderle le labbra, ma lei mi ferma, premendo una mano sul mio petto.
"Mi hai zittita?" Rido, e annuisco, per poi avvicinarmi, sfiorandole le labbra.
"Si. Cosa vuoi fare?"
"Macarena..."
"Mh...mi devi anche una ricompensa"
"Non istigarmi..."
"Senno?"
"Sei fortunata che devo andare..." Mi prende il mento, mordendo il mio labbro inferiore.
Sorrido, e poi la bacio, premendo le mie labbra sulle sue.
"Rimani"
"Maca..."
"Solo un po"
"Non posso"
"Perché?"
"Perché domani c'è lezione. È l'1 passata"
Alzo gli occhi al cielo e poi cerco nuovamente le sue labbra.
Sento la sua mano sul mio fianco, che mi tira più vicina, e in questo momento sto perdendo qualsiasi tipo di controllo.
"Mh..." Lascio un piccolo verso, che la fa ridere.
Sento che mi tira ancora di più e provo ad andare oltre.
Salgo sulle sue gambe, mettendomi a cavalcioni, mentre lei mi tiene i fianchi.
Le prendo il viso, continuando a baciarla, mentre cerca nuovamente la mia lingua.
Lascio che la sua si intrecci alla mia e sento le sue mani accarezzarmi i fianchi.
Finalmente la tensione che sentivo con lei, si sta appagando.
Tutto il desiderio che abbiamo provato entrambe in questi giorni, sta venendo soddisfatto.
Sento le sue mani stringere un po la presa, e continuiamo il bacio per minuti che mi sono sembrati interminabili e che avrei voluto durassero per altri cento.
Ci stacchiamo e lei appoggia la testa allo schienale del divano.
"Okay...ora posso andare? O mi tieni in ostaggio ancora?" Rido e annuisco, scendendo da lei.
"Scusami..." arrossisco, abbassando la testa.
Mi mette un dito sotto al mento, alzandolo.
"Sei bella quando arrossisci"
Credo di essere diventata bordeaux il doppio, mentre un sorriso si apre sul suo viso.
"Vale. Vado..." si alza, prendendo la giacca, e io mi guardo in torno, per poi gettare l'occhio all'orologio.
Sono le due meno 15 e sarò sola per come minimo altre 2 ore.
Improvvisamente gli episodi di sta sera, le mani di Antonio su di me, che cercavano di arrivare nella mia zona intima, mi arrivano alla mente.
"Tutto bene?" Mi chiede, guardandomi vicina alla porta.
"Si"
"Sicura?"
"Ehm...si. Tranquilla" continuo a guardare l'orologio e mi stringo nelle braccia.
"Ci vediamo domani" dico poi, guardandola.
"Maca cosa c'è?"
"Niente" cerco di fare un sorriso tirato, ma non deve uscire convincente, perché torna indietro, appoggiando la giacca sul divano.
"Non mi freghi Maca...lavoro con i bugiardi ogni giorno. So riconoscere una bugia quando la vedo"
La guardo, mentre i suoi occhi sono su di me.
"So che è tardi...so che ti sembrerà assurdo e forse non dovrei nemmeno chiedertelo..."
"Maca...parla" dice avvicinandosi lentamente a me e poggiando una mano sul mio braccio.
"Puoi rimanere finché non dormo?"
"Hai paura?"
Faccio per parlare, ma dalla mia bocca non esce nulla.
Non dico niente, e lei sorride, abbracciandomi.
"Non ti farà nulla. Okay? Mi permetti di dare almeno l'ordinanza?" Ci penso qualche secondo e poi annuisco tra le sue braccia.
"Resta"
"Vale" mi accarezza la schiena, e mi sento cosi al sicuro in questo momento.
Cosi protetta.
"Però devi dormire Maca"
"Va bene" dico, accontentandomi del fatto che rimarrà finché non mi addormento.
Le prendo la mano e la porto in camera mia.
Si guarda intorno e sorride, facendomi sorridere di rimando.
"Que?"
"Niente. È bella"
"Grazie" dico ridendo appena. Mi sdraio sul letto e lei si siede accanto a me, appoggiando la schiena alla testiera del letto.
Appoggio la testa sulle sue gambe stese e sento la sua mano nei capelli.
"Grazie"
"Shh..."
Con le sue carezze e la sua presenza accanto, riesco a rilassarmi davvero.
Sento i battiti cardiaci rallentare e il mio respiro con essi.
Poi dopo qualche minuto, mi addormento, vicino ad una persona con cui fino a ieri non avevo alcun tipo di contatto, mentre oggi siamo nello stesso letto, dopo esserci baciate per un ora.
Non so cosa ci sia e ci sarà, ma qualsiasi cosa sia, non la voglio perdere.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

"Maca sicura di stare bene? Sei strana"
"Sto bene Yoly. Davvero" dico bevendo la spremuta che ho ordinato poco fa.
Siamo nel bar dell'università, sedute al tavolino, mentre noto la Riccia con la mano sulla testa.
"Rizos sei la solita. Non devi bere quando c'è Zulema alla mattina. Se ne accorgerà. Sei messa male davvero" mi guarda con gli occhi stanchi e sorrido, mordendo il mio croissant.

"Macarena! Sei davvero andata in tribunale con Zulema Zahir?" Chiede una ragazza, che credo di aver gia visto al corso, avvicinandosi a me, insieme ad altre tre sue amiche.
"Ehm...si"
"Che fortuna!" Dice una, entusiasta.
"Si...direi di si" dico sorridendo.
"E com'è vederla in azione?!"
"Beh. Come immaginate: stupendo"
"E come-"
"Ahh! Calla! C'è gente che ha mal di testa cazzo. Andatevene"
"Rizos!" Dico ammonendola, mentre le ragazze se ne vanno.
"Tia non dire che non ti ha fatto comodo il mio intervento"
"Vale. Questa storia è assurda. I miei follower dopo ieri sono aumentati a livelli assurdi. Non sono io quella importante, lei lo è"
"È cosi che funziona signorina Ferreiro. Quando si sta con le persone importanti lo si diventa" quasi mi strozzo con il succo dopo aver sentito la voce di Zulema alle mie spalle.
"Non si strozzi" dice quasi come per trattenere una risatina.

Mi sono addormentata sulle sue gambe e quando mi sono svegliata, stamattina semplicemente era sparita.
Ma una cosa c'era ancora.
Il suo profumo.
Il profumo del suo shampoo alla lavanda sul cuscino.
Deve essersi appoggiata accanto a me, dopo che mi sono addormentata.
Ho preso quel rettangolo bianco e me lo sono premuta sul viso, annusando quella fragranza che è rimasta lievemente su esso.
Ho sorriso ricordando il modo in cui mi ha tranquillizzata.
Il modo in cui i miei battuti sono rallentati.
Come il mio respiro si calmava, ascoltando il suo.

Mi volto e la guardo, notando un piccolo sorriso sul suo viso.
Improvvisamente i ricordi di ieri sera mi tornano alla mente: le sue labbra morbide, i suoi baci, e le sue mani sul mio corpo.
"Ehm..."
"Ferreiro dopo la lezione le devo parlare"
"Va bene..." dico sorrideno appena, in modo che solo lei potesse notarlo, e poi vedo che fa qualche passo avanti.
"Kabila...arrivi un'altra volta a lezione dopo una sbornia ed è fuori"
"S-Si professoressa Zahir"
"Bene" mi da un ultimo sguardo e poi si dirige verso il bancone, ordinando qualcosa, mentre si siede su uno degli sgabelli per aspettare.
Non riesco a staccarle gli occhi di dosso, e ricordo come le sue mani mi abbiano accarezzato i capelli, per farmi addormentare, per darmi sicurezza.
La dolcezza e la delicatezza che ha usato, portandomi a casa.
Abbiamo stabilito credo una regola fondamentale su quel divano: niente sentimenti.
Non so se in questo momento voglio solo averla, o se davvero non provo nulla.
Credo sia cosi.
Non penso di provare qualcosa verso Zulema, se non tanta stima e attrazione.
"Maca...non lo mangi?"
"Mh?" Dico voltandomi verso Yolanda, che mi guarda accigliata.
"Il croissant, lo mangi?"
"Oh...ehm si" lo prendo e lo finisco, cercando di non guardare la mora, che ora sta uscendo dal bar con in mano un bicchiere di quello che credo sia un cappuccino.
Deglutisco e cerco di evitare che la mia testa finisca a ieri sera.
Cercando di allontanare il pensiero che ho da stamattina, di voler baciare quelle labbra ancora e ancora.

"Volevo informarvi che come molti sapranno, la signorina Ferreiro ha assistito al mio processo ieri" tutte le teste si giro verso di me, e vorrei sprofondare, mentre faccio solo un lieve sorriso.
"Questo perché la reputo la migliore del corso. Ho una graduatoria. La signorina Ferreiro è già dentro, e vi informo che ci sono altri quattro posti.
I cinque di voi che verranno scelti, potranno lavorare sui miei casi.
Ogni esame o compito che vi farò fare, varrà punti, che vi serviranno per la graduatoria. Il primo verrà con me in tribunale. La Ferreiro per ora mi seguirà. È chiaro?"
Tutti dicono 'si', quasi creando un coro, e sorrido, abbassando la testa per mascherarlo.
Poi il pensiero di ieri sera mi influenza la mente: non voglio che lei mi reputi la migliore solo per quello che stiamo avendo.
Voglio seguirla in tribunale, ma deve essere perché me lo merito.
Prometto a me stessa di dirglielo dopo, mentre sento che inizia a spiegare.

"Bene...oggi parleremo del quinto emendamento"
Scrivo il titolo sul mio bloc-notes, per poi guardarla mentre scrive il titolo alla lavagna.
La gonna nera, stretta, le fascia perfettamente i fianchi, mettendo come al solito in risalto le sue forme.
La camicia di raso rossa, mi attrae ancora di più, facendomi venir voglia di scendere e baciarla davanti a tutti.
Porto la penna alle labbra, e comincio a mordicchiarla, mentre la osservo muoversi nella stanza.
Seguo come il suo corpo si muove, come le sue mani gesticolano, e come la sua voce mi arriva alle orecchie, cosi profonda e seducente.
L'attrazione che ho provato sin dal primo giorno per quella donna in fondo all'aula, sembra improvvisamente essersi quadruplicata.
"Scrivete. Avete un ora"
Esco dal mio stato di trans e noto come tutti digitano sul computer, mentre io non so nemmeno di cosa stesse parlando.
I suoi occhi scrociano i miei e aggrotta leggermente le sopracciglia.
Scuoto la testa, guardandomi intorno, poi un sorrido quasi impercettibile si forma sul suo viso.
Gira intorno alla cattedra e noto come prende il cellulare, per un secondo, mentre lo schermo del mio pc si illumina, rivelando la notifica di una mail.
La apro immediatamente quando leggo il nome di Zulema e sorrido appena quando leggo il testo, ringraziando di essere in ultima fila, senza occhi indiscreti alle spalle.

Visto che sei troppo impegnata a perderti nel mio corpo, Rubia...devi scrivermi una breve relazione sul quinto emendamento.
Hai un ora, quindi muoviti.
E concentrati su quello, non su di me

La guardo, vedendo che ha già lo sguardo su di me e annuisco leggermente, per poi cominciare a svolgere il compito, con un sorrisetto sul viso.
Poco a poco la mia mente riesce a lasciare per un attimo fuori Zulema e concentrarsi sull'argomento, decisamente non troppo facile.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
"Okay...tempo scaduto. Consegnate"
Scrivo l'ultima parola, giusto in tempo e chiudo il file, salvandolo.
Apro l'app per inviare la mail e glielo invio, cosi come tutti gli altri.
La guardo e lei mi fa cenno di rimanere, come già mi aveva anticipato prima.
"Di cosa ti deve parlare?"
Sussurra Yolanda, facendomi alzare le spalle.
"Non ne ho idea"

Non ho raccontato ancora niente alle altre di tutto ciò che è successo ieri sera.
Niente di quello che mi stava per fare Antonio e nemmno cio che abbiamo fatto io e Zulema in casa.
Qualsiasi cosa ci sia tra noi, potrebbe rovinare in modo profondo la carriera di Zulema e non voglio sia cosi.
Non voglio che questa attrazione si trasformi in qualcosa di dannoso.
Sia per me, che per lei.
Di Hierro racconterò loro tutto, ma non dei baci dopo.
Non delle carezze che mi ha dato, e nemmeno del fatto che mi sento attratta infinitamente tanto da quella donna.
"Auguri" dice Rizor ridendo, mentre getta l'occhio alla mora, che sta riordinando i fogli.
"Grazie" dico, per poi dirigermi verso di lei, dopo che tutti hanno lasciato l'aula.
"Andiamo nel mio ufficio non qui"
"Vuoi andare alla compagnia?"
"Si" si alza, andando verso l'uscita con le sue cose e mi aspetta.
"Vale...lo dico alle altre" prendo fuori il telefono e scrivo un messaggio nel gruppo che abbiamo su whatsapp.
"Maca...ho una riunione tra due ore. Muoviti" mi affretto e la raggiungo, seguendola fuori dall'università, per poi entrare in macchina con lei, sotto lo sguardo di tutti.

La guardo mentre controlla il suo telefono, e sorrido, per poi abbassare la testa, mentre la macchina va verso la sua compagnia.
"Non voglio che mi tieni in alto solo per questa cosa...qualsiasi cosa sia" dico tutto ad un tratto, guardandola.
Stacca gli occhi dal telefono e li punta su di me, alternando lo sguardo da un occhio all'altro.
Poi sorride, bloccando il suo schermo e mettendo il telefono nella borsa.
"Non lo farei..."
"No?" Chiedo per assicurarmene.
"No. Sono davvero convinta che tu sia la migliore. Non l'ho detto per quello che è successo ieri. So tenere separati il mio lavoro e la mia vita personale"
Annuisco, sentendomi meglio.
"Vale. Volevo solo esserne sicura. Niente vantaggi"
"Assolutamente no" dice lei, e io sorrido, abbassando un po la testa.
Un dito si posa sotto al mio mento e lo rialza.
"Sei bella oggi" arrossisco immediatamente, mentre mi mordo il labbro inferiore.
"Anche tu" dico guardando soprattutto le sue gambe, lasciate scoperte dalla gonna.
Sorride e toglie il dito, notando l'arrivo alla compagnia.
Scendiamo e salgo con lei all'ultimo piano di questo palazzo stupendo.
È incredibile quanto Zulema sia importante.
La seguo nel suo ufficio, e poso il mio zaino sul divanetto.
Mi tolgo la giacca e la appendo nell'attaccapanni come ha fatto lei, per poi guardarla.
"Perché siamo qui?"
"Perché sono il tuo avvocato" aggrotto le sopracciglia e la seguo alla sua scrivania.
Mi siedo nella sedia di fronte a lei e la guardo.
"Que?"
"Per Hierro"
"Oh...ehm si" abbasso la testa, e il mio sorriso svanisce subito.
"Denuncialo"
"No"
"Macarena..."
"Zulema l'ordinanza restrittiva è più che sufficiente"
Mi guarda e scuote la testa.
"Come tuo avvocato ti consiglio di fare una denuncia"
"Ho detto di no. Come tua cliente ti sto dicendo che non ho alcuna intenzione di arrivare ad un processo"
Mi guarda ancora e poi annuisce, nonostante sia visibilmente contrariata.
Digita sulla tastiera del suo pc e la guardo mentre lo fa.
"Sicura?"
"Zulema ti prego"
"Okay okay..." stampa il foglio e lo prende, per poi alzarsi e fare il giro intorno alla scrivania.
Si appoggia accanto a me, proprio come aveva fatto ieri, e mi passa il foglio.
"Devi firmarlo" prendo una penna dal portapenne e annuisco.
Senza pensarci troppo il mio nome firmato è sulla carta bianca, mentre Zulema tiene lo sguardo basso.
"Bene" mi toglie la penna dalle mani e la poggia sulla scrivania.
Mi guarda e poi poggia le mani sui braccioli della sedia, avvicinandosi al mio viso.
"Ho circa un ora e mezza...cosa vuoi fare?" Un sorriso malizioso si apre sul suo viso, e io fingo di pensare, alzandomi dalla sedia.
"Mh...non lo so" mi metto davanti a lei, cercando di trattenere un sorriso il più possibile.
Socchiude gli occhi, guardandomi attentamente, mentre mi avvicino a lei, sfiorando le sue labbra.
"Tu cosa vuoi fare?"
Mi allontano di nuovo e lei sbuffa una risatina.
"Sei tu che mi mangiavi con gli occhi in classe"
"Non è vero" alza un sopracciglio e sbuffo, girando gli occhi al cielo.
"Okay...ma tu ti vesti cosi"
"Cosi come?" Si stacca e comincia ad avanzare, mentre io indietreggio, ridendo.
"Sexy..." sussurro, per poi sbattere contro al muro dietro di me.
Sussulto e in un secondo il suo viso è molto vicino al mio.
"Disse lei" dice squadrandomi, e sento un brivido di eccitazione attraversarmi il corpo.
Fa per avvicinarsi, ma la fermo, prendendole il viso.
"Niente sentimenti. Niente favoreggiamenti"
"Vale" posa le mani sui miei fianchi e mi tira a se, mentre le sue labbra trovano le mie.
Metto le braccia dietro al suo collo, tenendola vicina, mentre sento il suo sapore invadermi.
È tutta mattina che penso a queste dannate labbra, a questo sapore, a questa sensazione.
Sento che tutto il mio corpo la desidera.
Mi fa indietreggiare, per poi staccarmi una volta arrivate al divano.
Si siede e mi tira da un polso, facendomi sedere su di lei.
Sono a cavalcioni sulle sue gambe, le sue mani sui miei fianchi e le mie sulle sue spalle.
La bacio ancora, prendendo le sue labbra in modo quasi necessario.
Il bacio comincia ad approfondirsi e la sua lingua si avvinghia alla mia.
Lascio un mugolio di piacere, mentre le sue mani scorrono sulla mia schiena bassa.
"Ah..." dice, staccandosi appena.
"Que?" Chiedo, per poi ribaciarla, facendola ridere.
"Niente contatti dentro l'università"
"Vale" la bacio, ma lei mi stacca ancora, prendendomi il viso, e facendomi alzare gli occhi al cielo.
"Maca non puoi dirlo a nessuno. Nemmeno alle tue amiche"
"Lo so. Non ho detto niente"
"Okay...ora che abbiamo stabilito questo..." rimette le sue mani sulla mia zona lombare e le mie finiscono sul suo viso.
La bacio con trasporto, mentre sento il suo buonissimo profumo.
"Grazie per essere rimasta" dico tra un bacio e l'altro.
"È okay..." la sua lingua cerca con insistenza la mia, facendomi sentire l'intensità del momento.
"Zulema..."
"Dimmi"
"Posso chiederti una cosa sul compito?"
"Adesso?"
"Si"
"No" riprende le mie labbra e io rido, facendo scontrare i miei denti contro le sue labbra.
"Dai Zule. Credo di aver sbagliato tutto"
"Succede questo quando mi pensi troppo" alzo gli occhi al cielo, mentre lei mi guarda, per poi sorridere.
"Que?"
"Niente" continua a sorridere, mentre mi sposta i capelli indietro.
"Dai. Cosa c'è?"
"Mi hai chiama 'Zule'. Tutto qua"
"Non va bene?" Chiedo, sentendomi improvvisamente agitata.
L'ho fatto senza accorgermene e spero non l'abbia fatta irrigidire.
"No va bene. Solo che solo Saray mi chiama cosi"
"Posso cambiare"
"No. Va bene" mi sorride e poi mi morde un po il labbro, facendomi sorridere.
"Sicura?"
"Mh mh" dice annuendo, mentre noto i suoi occhi guardare il mio collo.
Sposta i capelli, e abbassa il mio collo alto.
I lividi sono veramente molto evidenti: stamattina erano di un brutto colore violaceo, che sono riuscita ad attenuare con il fondotinta.
Le sue dita passano su essi, facendomi rabbrividire.
"Merita più di una denuncia"
"Zulema non ricominciare"
Mi guarda un po, poi noto come scruta il mio collo.
Si avvicina un po, spostando i capelli di lato.
"Posso?"
La guardo un po, e non so bene cosa voglia fare, ma annuisco, aspettando di sentirla.
Le sue labbra calde si posano sul mio collo, lasciandoci dei baci delicati.
Una mano tiene il mio fianco, mentre l'altra tiene abbassato il colletto.
Percorre tutti i lividi, cercando probabilmente di darmi una sorta di sollievo dal dolore.
"Fa male?" Chiede soffiandomi aria sul collo, che mi fa rabbrividire.
"Solo se fai pressione" dico, mentre il mio respiro è eccitato e spezzato dalle sue labbra su di me.
La mia mano finisce sulla sua testa, spingendola sulla mia pelle, e sento che sbuffa una risata.
Continua quello che stava facendo, mentre la sua mano scende sulla mia coscia, lasciata scoperta dalla gonna.

"Zulema..." nonostante l'eccitazione, sento che sta andando troppo veloce tutto questo.
La situazione sta prendendo una piega veramente senza controllo.
"Scusa" stacca la mano, e la mette sul mio viso, mentre le sue labbra tornano sulle mie, lasciandomi un bacio a stampo.
"Forse stiamo un po perdendo il controllo"
"Un po" dico, sorridendo.
"Vale. Con calma. Okay?"
Annuisco e lei fa lo stesso. Mi accarezza il viso e poi abbassa la testa.
"Prendi il mio pc. Fammi vedere cosa cazzo hai fatto"
Sorrido e annuisco, per poi alzarmi e dirigermi verso la scrivania.
Si alza anche lei e prende due bicchieri, insieme ad una bottiglia.
"Rum?"
"Si" ci sediamo sul divano, una accanto all'altra e con i bicchieri in mano.
Appoggia il computer sulle sue gambe e apre la mia mail, per poi cominciare a leggere il testo.

_____________________________
Niente sentimenti...Zulema mia...q persona mas falsa🦋🤡
P.s CHI GUARDA LA DIRETTA STA SERA?🙋🏻‍♀️🦋

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