Cap. 17 "Irripetibile."

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"Gli errori più brevi sono sempre i migliori"

(Molière)

Elly

Lui ricambiò il bacio come se non aspettasse altro,  prima mi baciò con passione le labbra, poi cominciò a cercare la mia lingua, che subito si unì alla sua. Ero esterrefatta da quanto la sua lingua fosse delicata ma anche insistente.  Con la mano sinistra risalì dal mio ginocchio alla mia coscia, con un tocco magico che mi fece ricoprire di brividi. Il mio corpo era caldo, mi sentivo andare a fuoco.  Allargò leggermente la mie gambe e vi si posizionò al centro. Si staccò dalla mia bocca e cominciò a baciarmi il collo, mentre muoveva il suo bacino contro il mio, cominciai a bagnarmi al contatto con la sua erezione. La sua mano salì sempre di più. Si insinuò nel mio interno coscia, toccandomi con leggerezza. Mi sfuggì un gemito. Lui di rimando mi baciò.  Con l'altra mano entrò sotto al mio top, accarezzandomi il seno. Non potevo staccarmi dalla sua bocca, lo volevo da troppo tempo. E ora volevo di più. Mi tornarono in mente le mani di quella tragica notte che mi toccavano, le scacciai concentrandomi su Nick.

Infilò una mano tra i miei slip, poi salì e li tolse.  Il mio cuore batteva all'impazzata, ero continuamente percorsa dai brividi. Mi staccai dalla sua bocca e cominciai a baciare il suo collo, gli tolsi la maglietta. Lo guardai, aveva un corpo perfetto.

"Sei perfetto" dissi con poca voce.

Lui mi guardò sorrise e poi mi baciò, come se fossi la sua aria, la sua fonte di vita. Con le dita percorsi la sua pelle nuda dal collo fino al bacino. Sentendo i suoi addominali contrarsi per il piacere.  Le sue dita si insinuarono  dentro di me, entrò prima con un dito solo. Ero tesa e tremavo per le sensazioni che provavo,  era anche la mia prima volta.  Si mosse con abilità, non potei trattenermi così mi lasciai andare.  Il respiro si fece più pesante quando entrò con un altro dito. Cominciai a muovere il mio bacino contro la sua  mano. Ero completamente trasportata. Provavo piacere, mi sentivo felice.   Con l'altra mano tracciava dei piccoli cerchi sui miei capezzoli. Ero in estasi. Volevo che anche lui provasse piacere, così lo baciai con più forza, gli morsi il labbro. Infilai una mano tra i suoi capelli e con l'altra percorsi la sua schiena. Sentivo che li piaceva da come mi baciava. Cominciai a sentire crescere il piacere nel basso ventre, lui lo capì e cominciò a muoversi più velocemente.  Il mio corpo venne percosso da spasmi, affondai le unghie nelle sue braccia. Lui si stacco dalla mia bocca e affondò il viso tra i miei capelli.

"Di il mio nome Elly" sussurrò mentre io ero all'apice del piacere.

Obbedì e venni pronunciando quel nome che tanto amavo.

Mi accarezzò i capelli mentre il mio corpo tremante si rilassava.

"Non ho mai.." dissi con un filo di voce, ma lui mi interruppe.

"Sshh lo so Elly." Disse stampandomi un bacio.

Mi sentivo bene ma allo stesso tempo non avevo fatto nulla a lui che potesse dargli piacere tanto quanto lui ne aveva dato a me. Nel silenzio più totale mi rivestì.  Uscimmo dalla sua stanza.

"Devo andare a prendere il pass." Dissi guardandolo.

"Oh Elly sempre tu lo dimentichi." Disse circondando il mio collo con un braccio. "Ti accompagno." Concluse.

Entrammo in camera mia cercai il mio pass. E poi lo guardai, era divino.  Ero lontana dalla sua bocca da pochi minuti ma mi mancava. Così come presa da uno spirito animale andai verso di lui lo spinsi contro alla porta e cominciai a baciarlo. Lui ricambiò alla perfezione.

"Arriveremo tardi" disse.

"Non importa" risposi cominciando a sfregare il mio bacino contro il suo. Sentì aumentare di consistenza i suoi pantaloni.  Presi coraggio. Gli slacciai il bottone dei pantaloni e con una mano entrai nei suoi boxer.

"Guidami" sussurrai sulla sua bocca.

E cosi fece, muoveva il suo corpo contro la mia mano. Mentre io lo stringevo e mi muovevo avanti e indietro, ogni tanto tracciavo dei cerchi in punta. A lui piaceva. Respirava forte e gemeva silenziosamente. Mi baciò con trasporto.  Venne, infine, pronunciando il mio nome. Ora mi sentivo completa. Avevo dato a lui quello che aveva dato a me.

Con ben un'ora di ritardo arrivammo alla festa. In quel momento ci rendemmo conto che non esistevamo solo noi due al mondo. Vidi Luke parlare con una ragazza. Guardai Nick che osservava la tipa accanto a Luke. Ebbene si era la sua fidanzata.

"È stato un errore Elly. Mi dispiace, ma in questo mondo esistono cose più grandi di noi due. La mia vita è un casino, non posso trascinarti a fondo con me. Devi essere felice, va da lui e dimenticami. Quello che è successo e stato fantastico, unico. Mai provato nulla del genere. Ma è irripetibile. Non potrai mai perdonarmi lo so, ma ti chiedo scusa."  Lo guardai senza dire nulla.

Si voltò e andò dalla ragazza, lei si fiondò sulla sua bocca, dove poco prima c'ero stata io. Venni sovrastata dalla gelosia. Mi sentivo frantumata, un'altra volta.... mi ero fatta ingannare, che idiota avevo dimenticato che aveva una ragazza, avevo scordato che mi aveva rispedita a casa come un pacco  postale. Che credevo? Che fosse cambiato? Nick Morgan non cambierà mai. E io mi sentivo sporca per essermi quasi  concessa a lui.

Luke si avvicinò a me e tentò di baciarmi ma io mi rifiutai. Non ero come Nick, io provavo amore mentre ero con lui... mi limitai ad abbracciarlo, mentre osservavo Morgan entrare nella grande casa piena di alcool e musica, abbracciato alla sua ragazza.

Mi sentì piccola e stupida.

"Beviamo qualcosa? Ne ho bisogno!" dissi a Luke.

"Certo piccola, ma come mai arrivi solo ora?" domandò.

"Ho avuto un contrattempo, scusami. Ora beviamo ti prego." Dissi infine.

Volevo distruggermi, ubriacarmi, dimenticarmi per sempre di lui. Ma forse non era così stronzo. Nel momento in cui mi aveva scartata nei suoi occhi c'era dolore e tristezza. Ma io no capivo un tubo.

Bevvi di tutto come una spugna. E in poco tempo persi la capacità di ragionare. Venni trasportata dal caos.

"Balliamo piccola?" chiese Luke.

"Certo!" risposi allegra.

Ci buttammo in pista, Luke si attacco a me, e si muoveva cercando di provocarmi. Io ero impassibile. Mi dava fastidio. Cominciò a baciarmi con foga, entrando di forza nella mia bocca. Poi improvvisamente fece scivolare le sue mani sotto la mia gonna, strinse i miei glutei.  Io rimasi scioccata. Che stava facendo?

"Dio sei così sexy Elly!" disse mentre con una mano stringeva il mio seno come un'antistress. Il mio corpo non resistette, lo spinsi via. Mi aveva dato fastidio, aveva violato la mia intimità.

Mi seguì e mi abbracciò da dietro, facendomi sentire di proposito la sua erezione.

"Lasciami!" gridai cercando di divincolarmi.

"Ti voglio!" disse. Infilando le mani sotto la mia maglia. Cominciai a gridare più forte, le lacrime rigarono il mio volto ricordai quella notte.

 "Lasciami!" "Lasciami!" gridai ripetutamente.

Poi...

*****

ok scusate è un capitolo un pò hard ma dovevo metterlo. spero vi sia piaciuto. commentate vi prego! sono così contenta di quanto sia cresciuta questa storia! grazie a tutti voi!

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