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The Black Rose Game

Ho sempre pensato che Londra fosse una città di merda. Raramente c'è una giornata in cui il sole sia in cielo, e solitamente c'è sempre nuvoloso e fa inesorabilmente freddo. In estate, in compenso, fa fresco, ma resta comunque una città che, a mio parere, fa schifo.

Il karma, la fortuna, la divina provvidenza o con qualunque altro nome venga chiamato o chiamata, ha voluto che io, Christina Bell, ragazza bellissima, sexy, essere superiore e dannatamente perfetta mi trasferissi da Toronto per venire qua. Non che Toronto sia migliore di Londra, solo che i miei ricordi sono tutti legati a quella città, perché, del resto, anche quella è una città di merda.

Ovviamente scherzo quando dico di essere bellissima, sexy, essere superiore e dannatamente perfetta, chiariamoci.

Perché io sono alta un metro e un tovagliolo- sì, lo so, i miei termini di paragone sono i migliori, ma sappiate che io non sono una che si avvale di parole assai complicate per dire qualcosa; mi piace essere chiara e cristallina usando nomi, aggettivi, avverbi, pronomi... insomma, parole semplici e di uso quotidiano- ho dei piedi minuscoli che si possono paragonare tranquillamente a quelli di un bambino (porto il 36 di scarpe e non commento), ho una carnagione talmente chiara che potrebbe far invidia a quella di Edward Cullen e per il resto, posso definirmi carina, più o meno.

Se devo essere sincera, di me stessa, amo il viso e i capelli.

Posso dire che ho dei fantastici e lunghi capelli neri che arrivano fino a metà schiena e, cavoli, li amo tantissimo. Ogni giorno adoro farmi acconciature diverse: dalla comoda coda di cavallo ad una treccia, da una disordinata crocchia ad un elegante chignon.

Poi, nelle giornate in cui il mio tasso di pigrizia arriva al massimo, non li pettino nemmeno e li lascio sciolti.

Cambiando argomento, incentriamoci sul perché amo il mio viso- sono una che deve essere sempre al centro dell'attenzione, lo ammetto- ovviamente sto scherzando; ho dei grandi occhioni color ceruleo, un nasino piccolo e alla francesina e le labbra carnose al punto giusto e a forma di cuoricino.

Sapete la parte migliore? Vi sto prendendo per i fondelli-e va bene, confesso anche di essere una che ama pigliare per il c..., che ama fare gli scherzi-.

In realtà, ho due occhi da cerbiatto (quanto amo quegli animali) color letame fresco, il mio naso è a forma di patatina e le mie labbra sono sottili e non hanno una forma ben precisa. Sono dritte, in pratica.

Però, oltre alle labbra e alla mia statura, sono accettabile, per essere una ragazza di ventitré anni.

Sdraiata sul mio comodo e accogliente giaciglio denominato letto, mi giro verso la sveglia appoggiata sul comodino in legno per vedere che ore sono.

Se non erro oggi è lunedì e ciò significa che mi tocca andare a lavoro.

Che dire, quelle poche persone che mi conoscono sanno quanto io sia lazzarona, eppure, quando lavoro, sembro un'altra. E non sto scherzando.

Se fosse stato sabato, già il semplice fatto di dover muovere il mio corpo per girarmi dalla parte opposta del letto per sapere l'ora, sarebbe stato un processo assai arduo da attuare-non sono stata del tutta onesta, amo poter fare uso di questi termini abbastanza ricercati perché sono convinta che mi facciano apparire una ragazza colta-, ma date le circostanze e il giorno, visto che devo andare a lavorare per guadagnarmi da vivere, quando vedo le lancette segnare le sette in punto, arzilla e vispa, tolgo il piumone e mi alzo.

L'aria fredda che circonda la mia piccola e carina (insulsa) camera mi fa rabbrividire, facendomi venire la pelle d'oca.

Dannata me che non ho acceso il riscaldamento.

The Black Rose game || H.S [IN SOSPESO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora