I nazisti a Rennes-le-Chateau

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Verso la metà degli anni '30 un giovane ufficiale delle SS, Otto Rahn, venne inviato nella regione dei Pirenei direttamente da Adolf Hitler e da Heinrich Himmler alla ricerca del Sacro Graal e dei tesori perduti di questo territorio. Nel più ampio spettro di ricerche e studi condotti sotto il nazismo per la ricerca di "sacre reliquie". La ricerca del Graal avrebbe condotto Rahn ad avvicinarsi al mistero legato a Rennes-le-Chateau e all'antico castello di Montsegur, ultima roccaforte catara.

  Che Rahn durante le sue missioni abbia capito   e forse anche ottenuto accesso a qualche segreto sembra oggi  abbastanza fuori discussione, ma è  altrettanto certo che si sia reso conto della pericolosità delle proprie  scoperte, come del resto ...

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Che Rahn durante le sue missioni abbia capito e forse anche ottenuto accesso a qualche segreto sembra oggi abbastanza fuori discussione, ma è altrettanto certo che si sia reso conto della pericolosità delle proprie scoperte, come del resto traspare dalla lettura dei suoi libri, e che ciò possa averlo condotto alla morte. I suoi testi, ad una lettura superficiale potrebbero essere paragonati a delle "passeggiate letterarie sullo stile di Stendhal", ricche di riferimenti romantici, storici e di una esaltazione certe volte quasi eccessiva verso gli eroici catari combattenti contro il giogo della chiesa romana, ma soprattutto (e ovviamente) rinveniamo una esaltazione della razza ariana unica depositaria — secondo Rahn — dell'antica saggezza atlantidea.

Secondo Mariano Bizzarri e Francesco Scurria "tutto questo poteva accontentare il lettore tedesco medio, imbevuto di pregiudizi e di antisemitismo, ma non certo i gerarchi nazisti la cui ignoranza era proverbiale. Se invece di bruciare libri, li avessero letti, avrebbero capito ciò che Rahn aveva scoperto". Rahn condusse uno studio attento e minuzioso sulle leggende e i misteri legati a questa terra. La sua ricerca lo portò molto vicino alla scoperta di un "grande segreto",  come egli stesso affermerà in diverse missive indirizzate ad Himmler. Tale segreto sarebbe rimasto però celato dal tempo e inghiottito nuovamente nelle terre del Razés.

Rahn non fu l'unico nazista a recarsi nei Pirenei alla ricerca di sacri manufatti ed antichi segreti. Probabilmente per continuare l'opera iniziata da questo loro primo esploratore le alte gerarchie del partito nazista decisero di inviare in loco Otto Skorzeny,l'importante ufficiale delle SS cui si deve l'audace azione che liberò dalla prigionia del Gran Sasso Benito Mussolini agli arresti dopo il 25 luglio. Dietro questo individuo sono nati numerosi misteri cui ancora oggi non si è riusciti a dare risposta. Nel suo libro "La coppa di smeraldo - L'arca d'oro" lo studioso americano Howard Buechner afferma che Skorzeny probabilmente sarebbe venuto in possesso di uno dei fantomatici tesori nascosti in questa regione, tesoro che sarebbe stato successivamente inviato a Merkers (in Germania) per essere poi recuperato e acquisito dagli americani in ben 32 camion.

Skorzeny e Rahn non furono dei semplici "creduloni' attirati dalle leggende e dai misteri di una regione del sud della Francia. La loro presenza nei Pirenei era motivata non solo da una spasmodica ricerca operata dalle alte gerarchie del partito nazista, ma anche dalla ricerca e dalla consapevolezza che in questi territori potevano essere nascosti non solo tesori ma segreti di inestimabile valore. Queste affermazioni non sono solo il frutto di congetture (certamente opinabili), ma posseggono un retroterra documentario e storiografico prodotto dagli stessi Rahn e Skorzeny, come da altri esploratori o autori. Anche in questo caso non gioca tanto la "voglia del mistero" quanto la consapevolezza che qualcosa di importante era in effetti nascosto nell'antico Razés.

Molte domande rimarranno senza risposta. Perché, per esempio, i servizi segreti di Israele, degli USA e di molti altri paesi si recarono in diverse occasioni in questa zona? Perché il fascino di questo paese e dei suoi misteri, nel caso ci trovassimo davanti ad una mistificazione, non hanno trovato una spiegazione ragionevole dopo oltre un secolo di ricerche?

Nel corso degli anni sono "cadute molte teste" di falsificatori, ma il nocciolo di questo mistero è rimasto quasi inalterato. Sauniere ebbe accesso a qualcosa che modificò per sempre il corso degli eventi della sua vita, qualcosa che lo portò a trasformarsi da semplice prete di campagna in un uomo dalle infinite risorse finanziare e dagli alti appoggi politici. Riusciremo mai a svelare i misteri di questo territorio? Solo il tempo e l'opera di ricercatori seri, magari aiutati da nuove tecnologie, ce lo potranno dire.

L'enigma del codice: tra storia e finzioneWhere stories live. Discover now