-veramente agente non riesco a capire perché mi stiate portando qui- la voce di mio padre attraversa l'ufficio e mi raggiunge facendomi accelerare il battito; stava accadendo qui e adesso -che sta succedendo?- chiede Carol seguendo l'agente che mi aveva parlato prima e che adesso tiene mio padre ammanettato e lo spinge a camminare verso la stanza dove poco fa ero stata anch'io, mi alzo di scatto quando mi accorgo che sono ormai abbastanza vicini seguita a ruota da tutti gli altri compresa Jasmine che ci aveva raggiunti. Quando lo sguardo di mio padre incrocia il mio il respiro mi si blocca e il corpo si irrigidisce, JJ se ne accorge subito e mi stringe la mano in segno di conforto rivolgendomi un sorriso sincero che riesce a calmarmi almeno un minimo. -Rachel che ci fai qui?- chiede a quel punto Carol sgranando gli occhi -Jasmine?- chiede ancora guardando la figlia dietro di me -che succede? perché sono qui?- chiede a quel punto mio padre che era stato in silenzio fino a quel momento -giuro che se mi arrestano per qualche tua cazzata da adolescente,- si avvicina liberandosi dalla presa dell'agente -te la farò pagare- -signore venga con me- interrompe la donna in uniforme impedendomi di rispondere -da questa parte- continua -vieni anche tu- dice poi rivolgendosi a me, io annuisco e lascio la mano di JJ rassicurandolo con lo sguardo e avviandomi verso la stanza di prima.-adesso mi dite perché sono qui?- chiede mio padre che è seduto di fronte a me, dall'altra parte del tavolo, mentre al mio fianco c'è Melissa -signore lei si trova qui perché è stato denunciato- -e chi mi avrebbe denunciato? per che cosa?- chiede Robert -sono stata io- rispondo ricevendo uno sguardo carico di odio da parte sua come risposta -per violenza domestica e abuso su minore- mio padre trattiene una risatina -queste sono tutte buffonante, è solo una messa in scena,- continua diventando sempre più serio sapendo che l'accusa è vera e che se si trova qui è perché qualcuno mi ha ascoltata -non avete nessuna prova- conclude -ed è qui che si sbaglia signor Hill- risponde Melissa avviando la registrazione e ammutolendo mio padre una volta per tutte -voglio il mio avvocato- risponde quindi l'uomo che aveva adesso uno sguardo misto di paura e rabbia -lo avrà,- risponde l'agente alzandosi e raccogliendo le sue cartelline -ma non potrà fare molto per tirarla fuori dai guai stavolta- conclude poi facendo un cenno ad un atro agente fuori dalla porta per venire a prendere mio padre. Appena uscita dalla stanza sono tutti lungo il corridoio ad aspettarmi e appena esco corrono da me per sapere com'è andata -meglio di quanto sperassi rispondo- a quel punto mio padre viene fatto uscire dalla stanza dall'agente alto e di mezza età che lo tiene per le braccia e incrocia ancora una volta il mio sguardo, ma questa volta non si trattiene -come hai potuto farlo? sono tuo padre!- urla facendo girare mezzo commissariato -come ho potuto?!- ripeto io ironica -sono state le tue violenze fisiche e psicologiche che per anni mi hanno fatta stare di merda ad incoraggiarmi!- continuo ad urlare sentendo tutti i miei amici avvicinarsi per darmi supporto -non ho fatto niente di tutto ciò che dici- continua lui provando a negare l'evidente -non hai fatto niente? allora come spieghi la registrazione, eh? prova a chiedere a Maggie se non hai fatto niente!- urlo ancora con le lacrime che ormai mi scendono copiose dagli occhi; ho pianto così tanto in questi giorni che ho paura di morire per disidratazione -me la pagherai cara Rachel- urla di nuovo allontanandosi trascinato dall'agente -va all'inferno stronzo!- rispondo alzando le dita medie -va all'inferno!- urla anche Kie da dietro le mie spalle replicando il mio gesto seguita a ruota da JJ, John B, Pope, Sarah e persino Jasmine.
-c'è l'hai fatta!- urla Pope non appena usciamo dal commissariato -c'è l'abbiamo fatta,- lo correggo -grazie ragazzi, senza di voi non ci sarei mai riuscita e soprattutto grazie Jasmine di essere stata così ficcanaso- rido -non c'è di che, sapevo che prima o poi questa qualità mi sarebbe tornata utile- ride a sua volta -beh congratulazioni- dice Sarah avvicinandosi con John B per salutarmi prima di tornare allo chateau -sei stata grande Hill- continua Pope salutandomi con un abbraccio e un bacio sulla guancia -a domani ragazzi- saluto tutti rimanendo davanti alla caserma con JJ e Jasmine. -beh ragazzi vado anch'io, di sicuro mia madre starà sclerando- dice alzando gli occhi al cielo, JJ la saluta con un cenno veloce e lei si gira per allontanarsi quando la richiamo -Jasmine!- esclamo -se ti va domani puoi venire con noi- propongo -davvero?- chiede lei con un sorriso a trentadue denti -certo!- rispondo -siamo amiche no?- continuo ricevendo un 'grazie' in risposta e un sorriso; -sembra che tu abbia fatto una nuova amicizia- parla il biondo avvicinandosi e abbracciandomi da dietro -già- rispondo io girandomi verso di lui -che ti va di fare per festeggiare questo giorno così importante?- chiede -niente,- rispondo ricevendo uno sguardo deluso e confuso da parte sua -mi basta stare con te- concludo facendolo tornare a sorridere -allora so cosa fare- dice prendendomi la mano e iniziando a correre verso una meta ancora sconosciuta.
Il tramonto riflesso sul mare mosso dalle onde è come sempre bellissimo; sono seduta sulla spiaggia e sto aspettando che JJ torni dopo che è scomparso con la scusa di avere una sorpresa per me. Mi perdo a pensare; non vedo l'ora di dare la bella notizia a Maggie, nonostante sia molto piccola so quanto odio prova nei confronti di papà per quello che ha fatto a lei e a me perciò sono sicura sarà felice della novità. Quanto vorrei che mamma fosse ancora qui per festeggiare questo giorno con lei, per essere libere con lei e riuscire a goderci la nostra vita senza il costante peso di papà a trascinarci a fondo ma, purtroppo, non posso. -eccoti!- urla JJ mettendomi le mani sulle spalle facendomi spaventare e cacciare un urletto -JJ!- grido ridendo -mi hai fatto prendere un infarto- dico guardandolo sorto ma senza riuscire a trattenere un sorriso -allora,- dice interrompendosi per baciarmi -spero che con questo mi farò perdonare- dice spostandosi per lasciar comparire alle sue spalle una tavola da surf uguale a quella di mia madre; mi alzo e mi avvicino per guardarla meglio, sembra proprio la sua, è bellissima. -JJ, io,- dico con gli occhi lucidi portandomi una mano alla bocca -shh- dice mettendomi l'indice sulle labbra -non dire niente- dice poggiando un bacio dolce e delicato sulle mie labbra che mi affretto a ricambiare staccandomi dopo pochi secondi -come hai fatto a trovarla uguale a quella di mia mamma?- chiedo continuando a spostare lo sguardo dalla tavola al mio splendido ragazzo -perché è quella di tua mamma- risponde facendomi emozionare ancora di più -com'è possibile?- chiedo incredula, avevamo venduto la tavola di mia mamma poco prima della sua morte per riuscire a pagare le sue medicine e non credevo potessi mai più ritrovarla, era un pezzo molto raro che le era stato regalato da sua madre, nonché mia nonna -ho i miei segreti- risponde alzando le spalle e baciandomi di nuovo. - ti va di provarla?- chiede riferendosi alla tavola con un sorriso stampato in faccia -adesso?- chiedo -si, adesso- risponde -ma non ho il costume- continuo -e allora?- ride lui prendendo la tavola sotto braccio e afferrando la mia mano dirigendosi verso l'oceano: il mio, o meglio nostro, posto felice.
Proprio adesso, in questo momento, mentre mi trovo in mezzo alle onde del mare realizzo quanto lo ami, e quanto lui ami me e mi sento fortunata ad averlo capito in tempo e di non essermelo lasciato scappare. JJ mi ha migliorato la vita in tutti i modi possibili; mi ha aiutata a superare la morte di mia mamma, mi è stato vicino quando ho saputo del trasferimento e mi ha supportato quando era stata ora di incastrare mio padre; mi ha salvato la vita, letteralmente, ed io non potrei essere più felice di aver avuto lui al mio fianco.
Non desidero nessun altro se non lui.
-ciao ragazz* come state? spero tutto bene; scusate per il ritardo ma wattpad non mi lasciava pubblicare. Spero che questa settimana sia passata nel migliore dei modi per voi e vi auguro una buona settimana, spero anche che il capitolo vi sia piaciuto e se è così ricordatevi di lasciare un commento e una stellina. Noi ci vediamo domenica con un nuovo capitolo, a presto! <3.-

STAI LEGGENDO
A single soul// Outer Banks
Short StoryRachel torna negli Outer Banks dopo essere stata per più di tre anni a Los Angeles con il padre per lavoro, prima di partire viveva con i Pogues e faceva parte del gruppo di amici composto da John B, Kiara, Pope e JJ. Al suo ritorno però le cose son...